Non saranno i tempi splendidi dell'era pre-Covid, ma una cosa è certa: all'Hotel Tyrol di Selva Val Gardena, storico albergo aperto nel 1966, si può sorridere. I suoi proprietari, Bibiana Dirler e Maurizio Micheli, sono ottimisti sull'esito della stagione invernale, che ormai si può definire “salva” e che fortunatamente non bisserà il crollo dell’inverno 2020, quando gli impianti sulla neve restarono chiusi per decreto ministeriale.
«Ce la stiamo mettendo tutta, stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità tra sanificazioni, controlli e vaccinazioni. Noi come tutti i dipendenti - spiegano i due albergatori - I nostri ospiti ci hanno confermato che qui si sentono al sicuro e questo a noi basta. Le cose non vanno male anche se, com'è chiaro, non siamo ai numeri pre-Covid. Fra disdette e prenotazioni last minute riusciamo a raggiungere anche il 70% delle camere prenotate durante il weekend. Il meteo poi ci sta dando una mano fortunatamente, possiamo dire che stiamo ritrovando anche tanti clienti storici che negli ultimi anni avevano provato, evidentemente, altre esperienze».
Hotel Tyrol
In Val Gardena in questo inverno 2021 si stanno vedendo anche tanti turisti stranieri: «In questi ultimi giorni abbiamo soprattutto inglesi e olandesi, ma anche qualche americano. L'italiano preferisce il weekend - sottolinea Dirler - Non se ne stanno vedendo tantissimi dopo le festività natalizie, speriamo tornino nella seconda parte della stagione». Ma nel frattempo l’Hotel Tyrol rilancia le sue proposte turistiche puntando forte sulla cucina, che da alcuni anni è diventata una delle offerte più interessanti dell'hotel. Inq iesto logica il bistellato Antonio Guida (del Seta di Milano, Mandarin hotel) e l'executive chef Alessandro Martellini, a capo del team di cucina del rinomato ristorante Suinsom, ospittao nell'hotel in un'antica stube, realizzata con legni di circa 200 anni fa, propongono per domenica 20 febbraio una cena unica a quattro mani dedicata esclusivamente alla cacciagione.
Bibiana Dirler e Maurizio Micheli
L’Hotel Tyrol ha salvato la stagione puntando anche sul rigoroso rispetto delle normative antiCovid
L’Hotel Tyrol ha saputo salvare la sua stagione invernale cercando anche di puntare sulla qualità dei suoi servizi e sul rigoroso rispetto delle normative antiCovid. «Green pass e gestione dell'emergenza? Secondo noi l'Italia ha preso la strada giusta per riaprire in regola - commentano in coro i gestori dell'hotel - Vediamo che tutti i clienti, anche quelli stranieri, rispettano le regole imposte dal Governo. Questo per noi è prezioso perché ogni norma che dobbiamo far rispettare sappiamo che è pensata per la libertà di tutti». Regole che vengono fatte rispettare in modo scrupoloso anche nell'ampissima area Spa: «Che rappresenta uno dei nostri punti di forza: abbiamo una piscina interna e una esterna, tre jacuzzi, tre saune, due bagni turchi... Ce n'è davvero per tutti i gusti».
Un punto forte dell’Hotel Tyrol è da sempre la ristorazione
Al Tyrol non si punta solo su ospitalità e relax: l'hotel di Bolzano negli ultimi anni ha investito tanto sulla cucina per poter offrire proposte che non fossero solo speck, canederli, polenta, cervo e strudel. «Puntiamo molto sulla ristorazione, crediamo molto sulla qualità del cibo e delle nostre proposte - spiega Micheli - Dalla prima colazione, dove tutto è fatto in casa, passando per il bistrot che propone hambuger di altissima qualità, fino ad arrivare al Suinsom, il nostro ristorante che propone una cucina gourmet». «Il bistrot è aperto tutto il pomeriggio: abbiamo pensato a un orario flessibile per andare incontro a tutti i nostri ospiti. In pratica è possibile consumare un pranzo fino alle 18: chi vuole può mangiarsi un piatto di spaghetti alle 17. E stanno funzionando benissimo anche gli aperitivi: vediamo gruppo di amici ritrovarsi per bere e stuzzicare qualcosa prima di cena». «Questo hotel rispecchia la personalità mia e di mio marito: due persone che amano mangiare e bene bere, che amano la coccola – sottolinea Bibiana Dirler - Questo lo riserviamo anche a tutti i nostri clienti. Chi viene al Tyrol deve amare la tradizione di questa terra. E quando apro il libro degli ospiti e leggo frasi di ringraziamento piene d'affetto, mi commuovo sempre. Lì capisco che quello che volevo raggiungere l'ho raggiunto. Del resto, abbiamo bisogno di stare bene dopo due anni tanto difficili per tutti».
Al Suinsom si punta alla stella
Una scelta che non nasconde l'ambizione di puntare ad una stella Michelin. Un obiettivo più che giustificato vista l'offerta di grande livello che Alessandro Martellini è in grado di mettere in campo. E il menu del Suinsom, con un'attenzione altissima a prodotti di qualità indiscussa, offre davvero una scelta di alta cucina, così come l'accurata selezione della carta dei vini. Si punta su menu degustazioni in cui il nome del piatto è l'ingrediente principale. Una scelta stilistica di essenzialità che punta ad evitare equivoci o dubbi su cosa si troverà in preparazioni peraltro molto accurate e di grande ricercatezza. Lascianmdo peraltro una cursiotà che viene semrpe ampiamente soddisfatta dall'assaggio. Ecco ad esempio Orata (con sashimi agli agrumi, puntarelle e caviale), Astice (blu, zabaianoe kla marsala e te macha), Carciofo (tartare di magno, bagnacauda e castelmagno), Spaghetto (canocchie, acciughe e cavolo nero), Ravioli del Plin (farciti al piccione, zucca e acqua di nocciole), Lingua (di vitello, cavolo rosso fermentato e jus di funghi), Manzo (tarassaco, jsu di capperi con midollo affumicato), Merluzzo (radicchio, salsa verde all'acetosella e ostriche), Winter (cocco, cioccolato bianco e yogurt e Parfait alla liquerizia (foglie di tabacco caramellate e salsa al caffè).
La proposta suggestiva: un menu di cacciagione realizzato a quattro mani
Lo chef stellato Antonio Guida (che già a giugno del 2021 aveva partecipato a una cena sinergica nel ristorante altoatesino) e il collega Alessandro Martinelli, a capo della brigata di cucina del ristorante Suinsom (termine ladino che significa in cima) hanno deciso di stupire i palati più curiosi e sopraffini programmando un menu a quattro mani. Hanno organizzato per domenica 20 febbraio una cena dedicata esclusivamente alla cacciagione. Un modo per consolidare un rapporto che viene da lontano visto che per molti anni i due cuochi avevano lavorato insieme instaurando un'amicizia che dura nel tempo e che ha contribuito alla crescita professionale del resident chef, che vanta esperienze anche con altri chef del calibro di Stefano Baiocco ( 2 stelle) ed Enrico Crippa (3 stelle).
Alessandro Martinelli e Antonio Guida
La cena in programma si aprirà con un petto di pernice proposto con spuma di patate, spinaci e tartufo nero pregiato. A seguire, colombaccio, tartare, ostriche, ginepro e nuovamente tartufo pregiato; entrambe queste ricette sono dello chef Martellini. A seguire le portate del collega Antonio Guida con la Terrina di germano e fagiano al Vadouvan, salsa périgord e il cannellone di farina e castagne, coniglio selvatico, scorzanera, tartufo nero pregiato e salsa pepe verde. In un menu che esalta la selvaggini, non può mancare il germano servito rosa, beurre blanc, sconcigli e cime di rapa. Il percorso gastronomico giunge poi al termine con il tortino di capriolo, fegato grasso, verdure invernali. Infine, un dolce dal sapore forte: torta di castagne, gelato alla zucca, burrata e tartufo nero pregiato. Alle portate la sommelier Marika Rossi propone questi vini Dom Pérignon (2012), Piantonaia, Podere Poggio Scalette (2015), Luce, Frescobaldi (2014), Messorio, Le Macchiole (2012), Guardiavigna, Podere Forte (2011), Petrucci, Podere Forte (2008), Tenuta Greppo Brunello di Montalcino, Biondi Santi (2006), Sauternes, Chateau de Fargues (2009).
Attenzione all'enogastronomia in tutto l'hotel
Il cuoco, toscano di Orbetello, è un eccellente interprete della gastronomia e delle tradizioni locali, con un accento originale. A parte il pesce, che arriva freschissimo dal mare toscano e dal mar Adriatico, i prodotti sono per lo più locali. La passione di Alessandro Martellini è la natura: «Il mio impegno è realizzare delle pietanze eccezionali e interpretare la cultura e lo stile ladino a tavola”. Dai piatti di Alessandro Martellini sboccia la creatività e l’abilità di chi alla tecnica unisce anche la passione. L’esplorazione di nuovi abbinamenti e la ricerca della qualità da presentare in tavola, rendono il lavoro dello chef Alessandro Martellini e del suo team un importante impegno quotidiano, per stupire gli ospiti.
La cura per i dettagli, per le intolleranze alimentari, per la scelta e la ricerca della filiera dei prodotti svolge un ruolo importante, che fa parte della quotidianità del lavoro in cucina. Ogni settimana ci sono appuntamenti culinari golosi: dal buffet di dolci e dessert alla tipica merenda ladina in un luogo molto unico, la baita del Tyrol. La piccola, intima baita sull’Alpe Juac, dove i profumi dei formaggi e degli affettati si mescolano a quelli della natura che circonda questo angolo di pace alpina.
La lunga storia dell’Hotel Tyrol
Inaugurata nel 1966 dalla coppia gardenese Karl Malloyer e Frida Kasslatter , la struttura, venne più volte ampliata e ristrutturata, sempre con amore e con dedizione. Nel 1974 venne acquistata la villa della sciatrice Pia Riva, adiacente all’hotel, e iniziarono subito i lavori di ampliamento per dare ancora più valore all’anima dell’Hotel Tyrol: nuovi ambienti, piscina coperta e una Spa, che per l’epoca era una vera e propria rarità. L’intraprendente coppia Frida e Karl, grazie ai numerosi viaggi intorno al mondo, seppero portare nel loro locale elementi e concetti innovativi. Durante gli anni successivi la nipote Bibiana Dirler rimase accanto agli zii aiutandoli nell’arte dell’accoglienza, la sua crescita professionale l’ha trasformata in una perfetta padrona di casa, unendo le tradizioni del passato alla moderna accoglienza.
L’hotel diventa un libro di storia, che vive quotidianamente attraverso i suoi protagonisti: gli ospiti insieme ai padroni di casa e allo staff. Ora l’hotel è diretto da Bibiana Dirler e dal marito Maurizio Micheli, toscano originario della Val d’Orcia: l’hotel Tyrol ha accolto l’invito a indossare, in qualche momento speciale, un tocco di “toscanità”, come durante la cena di ogni mercoledì, quando viene proposto un doppio menu, dove i piatti gardenesi e quelli toscani vengono presentati in uno scherzoso e delizioso duello di sapori e di immagini che costituiscono una competizione giocosa: un menu degustazione in pieno stile gardenese – orciano, dove il cervo sfida il cinghiale e tra i vini il Lagrein si confronta col Brunello. Inutile dirlo: non ci sono vincitori né vinti, ma solo un armonioso mix di sapori e di allure alpino-toscano.
50 camere in stile tirolese e una grande Spa
Le 50 ampie camere sono arredate in stile tirolese, arricchite da tessuti e biancheria di qualità. Per preservare la qualità dei tessuti, la famiglia ha optato per avere la lavanderia in casa: i pizzi e i preziosi bordi, i ricami e i dettagli pregiati sono l’highlight di una biancheria di classe, nel segno della tradizione della Valgardena. Il legno e gli arredi tradizionali accolgono l’ospite introducendolo da subito nell’atmosfera alpina e raffinata del luogo. Alcuni elementi, come le porte d’ingresso, vantano elementi antichi: le decorazioni sono autentiche, dipinte a mano dagli artigiani, proprio come una volta.
La Spa
La piscina all’aperto e la grande area spa (con piscina al coperto) regalano momenti di grande relax. La vasca all’aperto, circondata da un grande giardino, è il luogo ideale per rilassarsi al sole. Anche all’interno della struttura si può nuotare e rilassarsi in acqua: la piscina coperta ha un elegante design, con il pavimento in lastre di marmo ed è circondata da pannelli e soffitti di stucco e roccia solcati da travature di antico legno massiccio. Le grandi vetrate regalano luminosità naturale a tutto l’ambiente. Un dialogo con la luce: d’estate il sole che filtra e d’inverno il riverbero della neve, che illumina il grande spazio. Per rilassarsi in acqua ci sono due idromassaggi: uno interno, accogliente e confortevole, e uno esterno, particolarmente suggestivo durante le nevicate della stagione invernale. Accanto all’idromassaggio, in giardino, c’è la “sauna in baita”: il segreto? Dopo la sauna, una doccia fresca, un giro in giardino, per raffreddare il corpo e un tuffo di relax nell’idromassaggio. Nell’area benessere diverse saune e tanti trattamenti invitano a rilassarsi.
Hotel Tyrol
Strada Puez 12 - 39048 Selva di Val Gardena (Bz)
Tel 0471 774100
www.tyrolhotel.it
info@tyrolhotel.it