Se la storia ci aiuta a degustare meglio presente e futuro, ecco servito un menu molto insolito che accende il valore di un territorio. Siamo in Oltrepò Pavese, dove affonda antiche radici il vino e non solo. Dove la terra è stata passaggio, conquista, guerra, costruzione di identità, tante identità. E si capisce anche a tavola, degustando. Se la storia ci aiuta ad allenare i sensi ecco che una cena al Selvatico, antica Locanda dell’Oltrepò, ci delizia e ci sorprende. Ed è la storia di un menu degustazione proposto dal Ristorante (del Buon Ricordo) datato 1912, a Rivanazzano Terme, che in collaborazione con l’Università di Pavia (Archeologia Classica, progetto ArcheoStaffora), ha proposto una cena dai sapori dell’antica Roma abbinati ai vini di oggi, per raccontare ricette rinvenute e studiate dagli storici.
Il menu degustazione del Ristorante Selvatico
Il menu della serata
La ricerca si è spinta indietro nel tempo: così i piatti sono stati ispirati dagli scritti di Catone, Marziale, Orazio, Apicio. Piatti come il Moretum (tortino con formaggio di capra ed erbe), il Libum (focaccina), l’Acetaria (insalata con uovo e tonno), il Puls (polenta di farro condita con legumi), il Laganum (pasticcio di sfoglie farcite con verdure e salsiccia) e poi l’Insice (polpette), il Pullos Farcitis (pollo disossato e farcito), l’Hollus Molle (purè di erbeggi). Ed infine anche l’Oxigarum Digestibile (salsa acida per la digestione) e l’Aliter Duclia (semolino dolce).
Piatti le cui ricette provengono dagli scritti degli antichi Romani
Obiettivo: valorizzare il patrimonio storico-culturale del territorio
Un racconto che propone
valore e rispetto per la storia e la tradizione, una cena che contribuisce alla ricerca: i fondi sono utilizzati per la pubblicazione degli atti dello studio coordinato dal professor
Stefano Maggi, dell’Università di Pavia, per fare in modo che un menu-racconto di Archeologia Classica riesca a produrre cultura e testimonianza per il futuro anche enogastronomico di un territorio. “Archeostaffora” è un progetto non solo di ricerca universitaria, ma anche di divulgazione storica e di
sensibilizzazione per la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale. Un progetto anche di ricostruzione del paesaggio storico fatto non solo di opere dell’uomo ma anche della natura, e in questo caso realizzato in collaborazione con i ricercatori di geologia per lo studio dei paleosuoli e delle divagazioni del torrente Staffora.
Mario MaffiUn racconto da servire in un menu molto speciale. La
“Cena Romana” studiata e realizzata dalla cuoca
Piera Spalla del Selvatico è di per sé documentazione di fonti romane. «La signora Piera ha preso spunto dalle informazioni della storia per la realizzazione di alcune ricette che compongono
un menu interamente “alla romana”. Dall’antipasto al dolce, usando ingredienti che hanno una… storia romana. La ricostruzione enologica è stata invece affidata all’enologo
Mario Maffi, un’autorità in materia, grande esperto dell’Oltrepò del vino», spiega il professor Maggi.
Un menu interamente alla romanaEd aggiunge: «Vogliamo risvegliare la gente che abita qui e fare capire l’enorme patrimonio storico disponibile, abbiamo attivato
un polo didattico a Rivanazzano Terme che coinvolge comuni per
promuovere seminari e laboratori sull’archeologia, un percorso iniziato due anni fa e che ha coinvolto anche 150 bambini. Quest’anno abbiamo lavorato con gli studenti del Liceo di Vigevano grazie alla formula di alternanza studio lavoro e siamo entusiasti del risultato. Lavoriamo per la scienza e sul piano sociale la gente devo capire dove vive e le potenzialità di questo luogo che è infinito».
Un'occasione per valorizzare a tavola il nostro patrimonio storico-culturaleFra le scoperte valorizzate dalla cena romana i recipienti / coppette per bere, fatti per contenere liquidi anche preziosi, di terra sigillata con frammenti di coppe di vetro, testimonianze di commercio e scambi dalla Valle del Reno (da cui il Riesling renano), una documentazione che parla del cuore commerciale dell’Oltrepò Pavese, terra di commercio di vino e di grano.
Per informazioni:
www.albergoselvatico.com