Quanto mi è mancata, in questi lunghi mesi di pandemia, la Marca trevigiana, "gioiosa et amorosa" (e consentitemi di aggiungere "peccaminosa") come ben la descriveva il Boccaccio nel Decamerone. L'ho ritrovata dopo tanto tempo (in epoca pre-covid la frequentavo con cadenze settimanali) con l'emozione di chi ama le cose belle e buone della vita. Mi si è aperto il cuore quando, lasciata Feltre e superato il Piave al Ponte di Fener, davanti a me si è presentato lo spettacolo bucolico dei vigneti di Valdobbiadene e, poco dopo, le dolci colline di Colbertaldo, Col San Martino e Farra di Soligo. Poesia allo stato puro.
Villa Soligo
Villa Soligo, un passato da centro dietetico e fisioterapico
L'occasione di rivedere i miei luoghi preferiti è stato l'invito di un amico, l'editore Maurizio Potocnik, in occasione della
presentazione del nuovo ristorante gourmet di Tino Vettorello nella barchessa di Villa Soligo. Un wellness e charming hotel 4 stelle superior con Wine Resort, antica residenza dei conti Brandolini
che nel 1982 Messeguè trasformò in centro dietetico e fisioterapico. Molti i personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema e della politica che in passato si ritemprarono in quest'oasi di pace incastonata proprio nel cuore delle colline del Prosecco consacrate dall'Unesco patrimonio dell'Umanità: da Mastroianni a Catherine Spak, da Lino Banfi d Alberto Sordi, da Silvio Berlusconi a Ugo Tognazzi, da Carla Fracci a Riccardo Muti. E a proposito di personaggi si racconta che molti degli ospiti del centro benessere la sera, stanchi di tisane, yogurt e piatti dietetici, erano soliti sgattaiolare e attraverso un'apertura segreta della siepe recarsi nel dirimpettaio Ristorante "Da Lino", tempio della buona tavola trevigiana nonché cenacolo del Premio Toti Dal Monte.
La sala interna del nuovo ristorante di Tino Vettorello a Villa Soligo
Dal 2020, albergo affiliato a Small Luxury Hotel of The World
Nel 2020 l'incantevole Villa Soligo, di stile palladiano,
è stata acquistata da Renco Spa ed è affiliata al brand Small Luxury Hotel of The World, simbolo di prestigio e raffinatezza. Completamente ristrutturata e restaurata, meta del turismo mondiale d'elite, continua a regalare emozioni agli ospiti nazionali internazionali che la scelgono per eventi, matrimoni, centro benessere o come oasi di pace per una vacanza all'insegna della storia, della cultura, della tradizione e dei sapori del territorio. Sapori che
Tino Vettorello, chef e vulcanico imprenditore veneto da 13 anni protagonista con i suoi piatti della Mostra internazionale d'Arte cinematografica di Venezia, interpreta con maestria come s'addice a questo nuovo tempio dell'
haute cuisine.
Lo chef Tino Vettorello
Tino Vettorello: «La nostra cucina come volano per il rilancio del territorio»
«Con la nostra squadra - ha dichiarato Tino Vettorello -
vogliamo essere partecipi del rilancio dell'economia del territorio. Un territorio che gioca le sue carte per valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale e soprattutto l'ospitalità che trova la sua
massima espressione nello star bene a tavola». Vettorello sovrintende una brigata di cucina e una squadra di sala che vantano esperienze nazionali e internazionali di prim'ordine, ingredienti indispensabili per sviluppare un turismo enogastronomico che può spaziare dalla cucina tradizionale del territorio (di carne e di pesce) alla cucina innovativa.
«
La mia cucina - ha precisato Vettorello - si baserà sull'esperienza di questo gruppo di lavoro, unita alla mia conoscenza del mondo internazionale che nel mio percorso professionale all'estero mi ha permesso di scoprire culture, tradizioni e pietanze diverse. Alla base della mia cucina vi sarà
sempre la rigorosa ricerca della materia prima legata al territorio e alle primizie stagionali, la scelta del
colore nel piatto e tanta
innovazione legata alla storia del Prosecco, alla coltivazione degli orti di casa, al nostro radicchio, agli asparagi, alle castagne, ai funghi, alla cucina naturale di questo territorio e naturalmente alla mia amata cucina veneziana di laguna tra pesce dell'Alto Adriatico, erbe spontanee delle barene, ortaggi dell'entroterra».
Il ristorante Villa Soligo sarà inoltre punto d'incontro nel territorio della Marca trevigiana per wine lover e appassionati di cucina gourmet. «Noi affronteremo in piena sicurezza questa stagione estiva sulla nostra terrazza all'interno del parco e nelle nostre eleganti sale interne.
Sono sicuro che avremo ottimi riscontri, ma allo stesso tempo sono certo che regaleremo un pizzico di novità, che non guasta mai in cucina, e tante emozioni ai nostri ospiti», ha affermato Vettorello.
Uno dei piatti di Tino Vettorello
I piatti da provare
Emozioni che ho provato personalmente assaggiando alcuni piatti proposti in occasione del "vernissage" alla stampa.
Da standing ovation gli amuse bouche della casa e così pure il mosaico di tonno: salsa coniglio, sedano croccante e quinoa.
Valeva il viaggio anche il raviolo di branzino con burro affumicato al fieno, limone candito e olive. E così pure la ricciola con patate alla brace, salsa di ortiche, salsa curcuma e Champagne.
Diversamente tradizionale, ma squisito anche questo, il tiramisù che Tino Vettorello propone nella versione "Tinomisù". Il tutto accompagnato dal Prosecco Rosè millesimato e dal Prosecco Superiore Docg di Casa San Nicolò. In alto i calici.