Un viaggio alla scoperta dei sapori, della cultura e della natura della Lomellina, terra piatta di risaie, capace di regalare sorprendenti peculiarità. Il Gal Risorsa Lomellina - importante realtà che dal 2018 a oggi ha gestito una dotazione di oltre 6 milioni di euro innescando, attraverso i bandi destinati ad enti pubblici, associazioni e aziende, interventi per un totale di circa 13 milioni di euro - ha promosso 3 interessanti educational tour riservati a giornalisti di settore con l’intento di promuovere il territorio su larga scala.
Alla scoperta della Lomellina
Il progetto Orizzonti Rurali, per richiamare i cittadini nella "loro" campagna
È stato presentato il progetto “
Orizzonti Rurali”: un programma internazionale di cooperazione pensato allo scopo di incentivare gli abitanti delle grandi città alla
riscoperta di zone a vocazione agricola vicine a loro, a livello geografico e soprattutto culturale. Il nome stesso dell’iniziativa fa riferimento agli “orizzonti” che chi vive nelle
metropoli ha idealmente davanti a se´ rivolgendo lo sguardo verso la
campagna. Si propone di promuovere la conoscenza dei
territori coinvolti attraverso una
campagna promozionale e migliorando i
collegamenti tra citta` e aree rurali, mediante la diffusione di forme di mobilita` smart e
green.
Un luogo dove natura, cultura e gastronomia meritano una tappa
La gastronomia della Lomellina parte dall'oca (in particolare il salame cotto)
È in questo contesto che è andato in scena il primo press tour che ha visto come obiettivo il mondo della
gastronomia lomellina. I partecipanti hanno scoperto le diverse sfaccettature dell’
oca, il palmipede considerato il “re” delle cascine. È stato l’allevatore
Davide Gallina dell’Azienda Agricola L’Oca di Sant’Albino a spiegare le tecniche di
allevamento e di trasformazione della carne. Con particolare riferimento all’importanza economica che ha per la città di
Mortara e il suo territorio, dove viene prodotto il
Salame d’oca cotto Igp. Dall’allevamento ai fornelli: sulle tavole dell’azienda La Liberata di Mortara della famiglia Sedino, lo chef
Edoardo Rossi ha proposto un menu della tradizione dedicato completamente all’oca, dagli antipasti (
salumi in particolare) ai primi.
L'oca, da cui deriva il salame cotto della zona, certificato Igp
Il riso Carnaroli di Cascina Alberona
Tappa obbligata a
Cascina Alberona di Mortara dove l’agricoltore e patron
Luigi Ferraris ha spiegato la coltivazione del riso e del
Carnaroli in particolare. La sua realtà è da sempre considerata tra le più attive nella promozione del riso
made in Italy, il suo è un prodotto di estrema qualità per l’alta gastronomia. Su una superficie di 130 ettari produce, oltre al riso, anche il mais. «A noi piace definirci “artisti del riso” proprio per questo: un buon
risotto nasce in campagna, nelle risaie, e finisce nei nostri piatti per una cucina di alta qualità che sia soprattutto genuina», ha detto Ferraris.
Riso Carnaroli
Tappa a Breme, casa della Cipolla Rossa
Qualche chilometro e il tour ha fatto tappa a Breme, capitale della
Cipolla Rossa, definita la dolcissima. «È un prodotto che nasce esclusivamente sulle nostre terre alluvionali del
Po – ha detto il sindaco
Francesco Berzero – Qui acquista, grazie ai terreni, la sua peculiarità: ovvero una cipolla dolce, equilibrata nel gusto, non invadente. È ideale per insalate fredde, frittate, zuppe e anche per dolci».
Risotti, tra panzi, cene e masterclass
Tra masterclass e degustazioni
Di grande suggestività la tappa successiva: sulla torre ghibellina di
Rosasco, tra le risaie lomelline, è andata in scena una gustosissima “
masterclass del riso” a cura dello chef
Riccardo Carnevali (segretario dell’
Unione Cuochi Regione Lombardia), nel corso della quale sono stati presentati i risi delle aziende agricole
Marta Sempio di Valeggio (riso rosso),
Cascina Languria di Mede (riso nero Ebano),
Santa Maria Dei Cieli di Mede (riso Lomello),
Cascina Bosco Fornasara di Nicorvo (riso Rosa Marchetti) e
Cascina Alberona (riso Carnaroli) nonché lo “
Zafferano della Lomellina” prodotto a Dorno.
I partecipanti hanno poi cenato all’
Agriturismo Molino Miradolo di Robbio, dove il sommelier Ais
Carlo Aguzzi ha curato una degustazione guidata del
Vino dei Celti, prima di pernottare all’
Antica Dimora San Michele di Lomello.
Il vigneto del Vino dei Celti
Lumache e asparago bianche chiudono la gastronomia tipica del luogo
Il giorno successivo il tour è proseguito a Cilavegna con la visita all’allevamento di
lumache dell’Azienda Agricola “2 M” e alle coltivazioni del pregiato
Asparago bianco, per poi concludersi con il pranzo alla
Tenuta Molino Taverna e il rientro a Milano con transfer.
lumache dell’Azienda Agricola 2 M
Un progetto di promozione territoriale ad ampio spettro
«Il fatto che i giornalisti, prima di congedarsi, abbiano voluto i contatti delle aziende partner per concordare interviste e servizi dedicati – commenta
Luca Sormani – è probabilmente la miglior dimostrazione della bontà dell’iniziativa. Il nostro è un territorio che ha molto da dare e da raccontare: ne abbiamo avuto la conferma dagli stessi partecipanti all’educational. Questo
progetto vuole gettare le basi di un percorso di
comunicazione strettamente legato al
turismo di prossimità, trend che oggi va sempre più consolidandosi. Per attrarre chi vive a
Milano o nelle altre grandi città dell’Italia settentrionale abbiamo bisogno di far conoscere a quante più persone possibili i nostri punti di forza, siano essi gastronomici, culturali o naturalistici».
L'asparago biancoL’occasione del tour per la stampa specializzata è servita per presentare il progetto “Orizzonti Rurali” che prevede un’azione comune e una serie di azioni locali declinate sui singoli territori. Fa da fil rouge alle iniziative che saranno poste in essere la volontà di aprirsi ai contesti metropolitani per offrire opportunità di turismo di prossimità, lento e
sostenibile, anche attraverso l’organizzazione di
eventi ad hoc che mettano in vetrina le rispettive risorse culturali, artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche.
Scopo dell’azione comune è quello di rappresentare i territori di campagna come un continuum rispetto alle grandi realtà urbane (Milano, nel caso dei Gruppi di Azione Locale lombardi), pur valorizzandone gli aspetti distintivi: un concetto che può essere reso metaforicamente con l’immagine del “
giardino di casa”.
Per informazioni:
www.galrisorsalomellina.it