Proviamo a generare parallelo tra l’attuale momento delle pizzerie, momento evidentemente cagionato dalla pandemia, con l’annualità di una sorgente di vita che poi nelle pizzerie è elemento indispensabile: il grano. Le pizzerie avvedute, le pizzerie che compiono disanima razionale e non meramente piagnucolosa della fase tragica che tutti stiamo vivendo, nel suddetto parallelo con le fasi di lavorazione del grano, dove si allocano? Siamo al dissodamento? Oppure siamo all’aratura? E sennò alla semina? Chi osa dire, speriamo nessuno, che siamo in una delle fasi successive, ovvero sarchiatura, mietitura, trebbiatura, conservazione?
Il sigillo di garanzia per il trasporto
Seminare il presente per raccogliere il futuro
Siamo alla semina. Si tratta di fecondare la terra (il mercato prossimo venturo) a ché poi, secondo ciclo naturale (organizzazione, vision, relazioni) si addivenga alla raccolta, ovvero al successo dell’attività.
Cosa devono fare le pizzerie per guardare avanti
Punto di partenza ineludibile la necessità di una riconsiderazione complessiva dell’esercizio che abbia in origine una visione precisa delle due fasi essenziali dell’attività: produrre e vendere.
La produzione, a significare offering non sterminato, sua
rotazione in funzione della stagionalitàdelle componenti del topping e delle farce, presenza di sezione a parte, con forno dedicato, per servire i clienti intolleranti al glutine. Omettiamo, in quanto elementi assunti per definizione, la rispondenza ai criteri di alta qualità di “tutto”. La qualità come elemento imprescindibile.
Delivery e take away tra i cavalli di battaglia
Il vendere, a significare che i canali da azionare sono tre, e non più soltanto uno. Infatti, oltre alla sala, che continua ad essere canale prevalente, si tratta di attrezzare adeguatamente, superando dannose facilonerie, anche
i canali del take away e del delivery. I suddetti due canali non sono succedanei della sala. Sono canali emergenti, non succedanei.
Offering dedicato, accorgimenti indispensabili di package e di timing, attenzione più che meticolosa all’igiene, formazione suppletiva del personale addetto.
Case study esemplare: Sunrise Pizza di Caserta
Un esemplare case study lo si riscontra nella
pizzeria Sunrise Pizza di Caserta. In una fase di semina che è tanto oculata quanto creativa, la produzione sta attuando le mosse giuste: già ben funzionante, con il rispetto “vero” delle norme giustamente severe,
il forno dedicato alla preparazione delle pizze per clienti intolleranti al glutine.
Riduzione dell’offering, con attenzione a filiera corta (non km zero, che è vituperabile cosa diversa) ed a stagionalità degli ingredienti.
La vendita, in momento di forzosa chiusura del servizio di sala, è incentrata esclusivamente sugli altri due canali, a torto definibili ancillari e transitori.
L’importanza della comunicazione
Qui attenzione alta e ben congegnata
per fare comunicazione efficace. Attraverso i social media, racconto tempestivo ed aggiornato di cosa viene proposto “domani”, ad intendere qualche Lto (Limited Time Offer) funzione di approvvigionamenti particolari oppure di giornate particolari. Felice e ghiotto quanto verificatosi lo scorso martedì 6 aprile,
con il Calzone alla Carbonara in occasione del Carbonara Day.
La facilità dell’acquisto
Oltre alla comunicazione efficace deve sussistere in conseguenza logica anche il cosiddetto “easy to buy”,
rendere facile, privo di barriere di soggezione, il momento dell’ordine, dell’acquisto, del pagamento.
Pertanto, possibilità di ordinare sia nella più tradizionale delle modalità, la telefonata, sia WhatsApp, sia da sito. Una ben fatta app ed un contestuale Qr-code abilitano la conoscenza del menu attuale (proposte particolari incluse), dell’ordine e del pagamento.
Massima cura nel trasporto
Il delivery cautela il cliente sotto i tre punti di vista fondamentali: l’igiene, la pregevolezza organolettica, la puntualità.
Mezzi di trasporto igienizzati, box igienizzata ad ogni trasporto, package a norma (by default) con sigillo di garanzia atto, per l’appunto, a dare certezza di non manomissione del cibo durante il trasporto.
Confezioni termiche, eventuali ingredienti da impiatto inseriti nel package con raccomandazione d’uso da “ultimo tocco”.
Divise del personale addetto al delivery sempre ben pulite ed igienizzate.
Attenzione agli intolleranti con un forno dedicato
Fondamentale farsi venire sempre nuove idee
È la fase della semina, si diceva. E senza semina non c’è raccolto. E se non si raccoglie, si sopravvive utilizzando quanto stivato in tempi non grami. Poi finisce la riserva e nel mentre si è anche inaridito il campo (nessuna nuova idea, nessun empito imprenditoriale).
Il management di Sunrise Pizza la fatica di lamentarsi a vuoto se la evita consapevolmente. Reclama suoi diritti sacrosanti, e ci mancherebbe altro, e nel mentre pianifica le modalità di esercizio delle nuove pizzerie per i nuovi clienti. Indietro non si torna e il futuro arride a chi gli va incontro.
Per informazioni:
www.sunrisepizzacaserta.it