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Natale a Montecarlo: mare, luci e cucina stellata

Un albero alto 5 metri accoglie gli ospiti dell’hotel Metropol che propone diversi laboratori per bambini. Da non perdere il museo oceanografico, il mercatino di Natale e la cucina stellata di Antonio Salvatore

 
03 dicembre 2021 | 10:30

Natale a Montecarlo: mare, luci e cucina stellata

Un albero alto 5 metri accoglie gli ospiti dell’hotel Metropol che propone diversi laboratori per bambini. Da non perdere il museo oceanografico, il mercatino di Natale e la cucina stellata di Antonio Salvatore

03 dicembre 2021 | 10:30
 

Luci, musica, alberi scintillanti, mercatini, oltre a spettacoli e concerti. È quanto riserva al turista che desidera passare le festività natalizie a Monaco. Troviamo un serie di spettacoli imprendibili: fino al 4 dicembre il Festival jazz , dal 23 al 2 gennaio troviamo gli chalet di montagna del mercatino di Natale ed infine il grande Ballo della Rosa, l’evento benefico per eccellenza.

Un’atmosfera scintillante a Montecarlo Natale a Montecarlo: mare, luci e cucina stellata

Un’atmosfera scintillante a Montecarlo

 

Le feste all’Hotel Metropol di Montecarlo

Un albero scintillante alto 5 metri accoglie i clienti nella hall dell’Hotel Metropol di Montecarlo, albergo raffinato ed elegante, costruito nello stile Belle Époque nel 1886, ma completamente rinnovato nel 2004.

L’albero alto 5 metri nella hall dell’hotel Metropol Natale a Montecarlo: mare, luci e cucina stellata

L’albero alto 5 metri nella hall dell’hotel Metropol

 

Situato nel cuore di Montecarlo, accanto alla piazza del Casino, offre un ambiente glamour ed è diventato la meta preferita della clientela mondiale di lusso. Ha ricevuto l’alto riconoscimento come Migliore albergo del mondo 2010 da Leading Hotels of the World e nell’edizione 2021 Prix Villégiature ha assegnato all’hotel il premo di migliore hotel ecologico del mondo. L’hotel in queste giornate riserva ai bambini dai 4 ai 12 anni dei laboratori creativi, non solo il 24 dicembre ci sarà Babbo Natale in persona con la sua barba bianca ad accogliere tutti i bambini.

 

Con i bimbi al Museo oceanografico, da sole alla spa

Perché non passare con bambini una esperienza emozionante al Museo Oceanografico di sera? Si possono esplorare gli acquari con i 6mila esemplari. Il ristorante con lo chef Christophe Cussac offre alla clientela una esperienza interessante. Per Capodanno la splendida musica di Patrice Raya al pianoforte accompagnerà la clientela. Dedicato alla donna che desidera coccolarsi: alla spa Givenchy può scegliere dal massaggio rilassante al trattamento rigenerante.

 

 

Obbligatoria una tappa da Rampoldi

Consigliamo di prenotare a La Table d’Antonio Salvatore, il ristorante all’interno del famoso Rampoldi di Monte Carlo. Antonio Salvatore ha ricevuto la sua prima stella Michelin, entrando nella guida francese del 2021. Nato 35 anni fa in provincia di Potenza prima di stabilirsi a Monaco ha girato nel mondo: a Londra, per poi proseguire alle Canarie nel ristorante stellato Michelin di Juan Pablo Felipe, El Chaflán, poi Firenze, Milano e perfino in Russia, dove è stato contattato dall’ambasciatore italiano. L’amore per la cucina nasce da piccolo, quando andava nei campi a raccogliere erbe aromatiche, verdura da usare in cucina… Tutte le sue esperienze gli hanno lasciato qualche elemento in eredità, ma a Monaco ha raggiunto l’apice della sua carriera «perché viaggiare ti aiuta - sottolinea Antonio - perché ti fa imparare i diversi gusti».

Antonio Salvatore Natale a Montecarlo: mare, luci e cucina stellata

Antonio Salvatore

 

Con l’appoggio della moglie decide di trasferirsi a Monaco nel 2016 e a settembre 2020 Antonio inaugura La Table d’Antonio Salvatore, dove offre alla clientela un menu d’ispirazione mediterranea, servito in una nuova sala all’interno del ristorante gourmet Rampoldi. Durante uno show-cooking ha stupito gli ospiti presentando degli gnocchi di seppia conditi con spuma di sedano rapa e caviale di camomilla. Antonio è inarrestabile tanto che ha aperto recentemente anche due ristoranti a New York: «Importante è avere il ristorante pieno, continua, perché la clientela si crea. Basta restare nella semplicità, portando avanti la tradizione, senza esagerare o storpiare».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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