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Molino Paolo Mariani
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Come a Parigi

Una champagneria (popolare) a Milano

Dasein è un'autentica champagneria francese nel cuore di Porta Venezia. Punta su aperitivo e apericena con taglieri di formaggi e salumi, ma ci sono anche piatti caldi. Piena d'atmosfera la location

01 dicembre 2021 | 11:43

Una champagneria (popolare) a Milano

Dasein è un'autentica champagneria francese nel cuore di Porta Venezia. Punta su aperitivo e apericena con taglieri di formaggi e salumi, ma ci sono anche piatti caldi. Piena d'atmosfera la location

01 dicembre 2021 | 11:43

Lo champagne non passa mai di moda, e così Milano prova a inventarsi le champagnerie: come Dasein, in via Lodovico Settala. La tipologia di locale sarà anche comune a Parigi e Reims, ma è inusuale in zona Porta Venezia, sinonimo di centro cittadino elegante; con i giardini pubblici ben tenuti, i palazzi signorili, le sedi delle associazioni di categoria e il distretto commerciale di Corso Buenos Aires lì nei dintorni. Tuttavia, se ti inoltri per le viuzze laterali trovi una realtà inaspettata, per certi versi. Ristorantini etiopi ed eritrei, ad esempio, e ancora altri locali stranieri di estrazioni diverse ed esotiche. Manca per fortuna quell’atmosfera da kasbah abbandonata da Dio che si avverte in altre metropoli europee; anzi, l’impressione è che si tenti una via pacifica alla convivenza, commerciando e lavorando.

Per un calice e un piccolo tagliere qui si parte da dieci euro Una champagneria (popolare) a Milano

Per un calice e un piccolo tagliere qui si parte da dieci euro

 

L'intervista a Monika Zanic

E quindi la domanda più spontanea da fare a Monika Zanic e Victor Jerkunica, titolari della champagneria Dasein, è la seguente: come si sta in questa mescolanza?
Le dico subito - risponde Monika - che Dasein ha aperto negli ultimi mesi del 2019 ed è stata rinnovata di recente con un ampio e fiorito dehor. Ho avuto poco tempo per capire le dinamiche sociali, ma so per certo che la zona era nota un tempo come “Lazzaretto”, perché qui aveva sede l’ospedale per i contagiosi, a partire dal 16° secolo circa. Ma torniamo ai giorni nostri: prima del Covid, i locali qui intorno erano tantissimi, e nella bella stagione le sere erano davvero affollate. Ma non guardi solo alla semplicità dei negozietti di immigrati, perché l’area è costellata di palazzi signorili, specie in viale Vittorio Veneto: per cui si realizza davvero una mescolanza pittoresca di lingue, culture e ceti sociali diversi. A un’architetta come me questo cocktail di ambientazioni ed edifici dice molto, soprattutto dal punto di vista storico.

In una città come Milano, che tipo di clientela può essere attirata da una champagneria?
Quando io e il mio compagno abbiamo aperto non avevamo in mente un cliente tipo: siamo partiti dall’offerta, dagli champagne un po’ artigianali dei piccoli produttori meno conosciuti, che secondo noi meritano visibilità proprio per il rapporto qualità/prezzo. Il Francis Orban, il Boulachin Chaput Dame Noire e il Coutelas blanc de blanc rientrano tutti in questa categoria.

Monika Zanic Una champagneria (popolare) a Milano

Monika Zanic

 

Chiunque da dovunque, purché vengano, insomma.
Certo, anche perché vogliamo sfatare il mito dello champagne come vino accessibile solo alle élite: per un calice e un piccolo tagliere qui si parte da dieci euro. Siamo abbastanza concorrenziali, insomma. Chi vuole qualcosa di più impegnativo, naturalmente, lo trova: il Dom Pérignon Vintage Brut 2004 da oltre duecento euro lo abbiamo anche noi, basta leggere quello che c’è in carta.

E dal punto di vista gastronomico, cosa abbiniamo a questi champagne di nicchia?
Dasein punta su aperitivo e apericena. Proprio come nelle champagnerie francesi, i salumi e i formaggi sono la prima scelta da abbinare ai nostri vini. Lo champagne è talmente versatile da poter accompagnare una bresaola, un formaggio fresco ed estivo ovvero, quando è più corposo e strutturato, un formaggio stagionato o erborinato. Non manca qualche proposta calda: ravioli di bitto e bresaola fatti a mano, risotto alla bresaola o allo champagne, sciatt valtellinesi ripieni di formaggio casera.

 

Aspirazione alla grandeur ma...

Dasein in tedesco significa “essere lì”, “esistere”. “Esserci” in zona Porta Venezia è l’idea di Monika Zanic e Victor Jerkunica, la cui mano si vede nello stile di questo bistrot, con la grande scala all’ingresso che conduce al piano di sotto e dona all’ambientazione una specie di aspirazione alla grandeur. È stato fatto uno studio accurato per dotare il Dasein di una perfetta insonorizzazione e diffusione musicale, dato che tra i “plus” del locale troviamo anche il pianoforte, a disposizione di musicisti che vengono periodicamente coinvolti per serate dedicate.

Il bistrot, con la grande scala all’ingresso Una champagneria (popolare) a Milano

Il bistrot, con la grande scala all’ingresso

 

... anche champagneria… popolare

Parlare di champagneria popolare vuol dire sfiorare l’ossimoro, ma possiamo ben dire che Dasein ci va vicino, senza preoccuparsi delle possibili contraddizioni all’interno di un quartiere ex-signorile ed ora in cerca di un’identità nuova. In aggiunta, il buon gusto di Monica e Victor per il “piccolo ma buono” è quel che serve per offrire a Milano aperitivi e apericene di respiro internazionale.

 

Dasein Pane & Champagne
Via Lodovico Settala 2 - 20124 Milano
Tel 02 80887969
www.dasein.eu

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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