Borghi pittoreschi, scorci suggestivi, paesaggi mozzafiato, bellezze naturalistiche, storiche e architettoniche: la provincia di Bologna tra pianura, collina e Appennino, è la meta ideale per gli amanti della natura, delle tradizioni, del turismo lento e della cucina dai sapori autentici. In questo territorio, immerso in atmosfere d'altri tempi, scegliere tra ristoranti, trattorie e agriturismi è davvero difficile, è per questo che, dopo il centro città, abbiamo pensato di darvi qualche suggerimento! Di seguito, alcuni indirizzi che sono certa soddisferanno anche gli avventori più esigenti!
Ristorante Tramvia - Casalecchio di Reno
Tramvia
Questa fascinosa locanda, che comprende ristorante, vineria, appartamenti e un meraviglioso giardino affacciato sul fiume Reno, dal 2013 è gestita da Antonio Gasperini che, dopo aver conseguito una laurea in ingegneria gestionale, ha deciso di proseguire la tradizione di famiglia (interrotta negli anni settanta), con competenza, savoir faire e passione.
Il locale, in pietra a vista e mattoni originali, si contraddistingue per l'atmosfera calda e rilassante. E se in inverno si può cenare a lume di candela, in estate la cornice per una cena perfetta è quella del giardino sul fiume, avvolti dal profumo dei fiori e ritemprati dalla fresca brezza serale. Indimenticabile l'aperitivo al tramonto, sorseggiando Champagne o Franciacorta, rossi corposi o deliziosi cocktails, Whisky, Cognac, Rum o Gin, provenienti dalla fornitissima cantina. Decisamente invitanti le proposte dello chef, che spaziano dalla migliore tradizione emiliana ai piatti creativi realizzati con prodotti del territorio. Tra gli antipasti segnalo la selezione di pregiati salumi tra cui il culatello di Busseto con ricciolo di burro e crostini caldi; e le acciughe del Mar Cantabrico con pan brioches e burro salato. Invece, tra i primi di pasta fresca, fatta rigorosamente a mano, non perdete le tagliatelle al ragù, i tortellini in brodo o in crema di Parmigiano; e gli strichetti all'uovo, ragù bianco di pesce, fiori di zucca e pomodori. Eccellenti le proposte a base di carne o pesce, tra cui la battuta di manzo cruda, crema di feta, pesche, olive e fagiolini; l'entrecote di Angus alla griglia; la catalana al Tramvia. Ciliegina sulla torta i voluttuosi dessert.
Ristorante Albergo Residence | via Marconi 31 - 40033 Casalecchio di Reno (Bo) | tel 051 575044 | www.tramvia.it
San Domenico - Imola
San Domenico
Dal 1970 il suo nome evoca la grande tradizione culinaria italiana, il lusso, l'alta cucina e un'eleganza raffinata. Non solo, ma il San Domenico di Imola (due stelle Michelin), è un luogo che diviene casa e dove ci si sente sempre graditi ospiti. Qui ogni assaggio è un'emozione indelebile.
La cucina del San Domenico, infatti, compone ogni piatto con i colori delle stagioni e il sapore dell'esperienza. Una cucina del territorio in continua evoluzione, con nuove tecniche al servizio della tradizione. Immancabile il classico uovo in raviolo “San Domenico” con parmigiano dolce e tartufo di stagione: una delle innumerevoli proposte dello chef Massimiliano Mascia (nipote di Valentino Marcattilii) che stupiscono, saziano e conquistano a prima vista. Noci di cappasante alla plancia, riduzione di ostriche e Martini dry, vongole veraci alle erbe; crudo di ricciola al sale di Cervia; spaghetti di Gragnano, mazzancolle dell’Adriatico, calamari velo e polpa di ricci di mare. E ancora tortellini con crema di piselli al basilico e prosciutto dolce di Parma Zuarina 24 mesi biologico; scampi e caviale con emulsione di patate all’olio extra vergine; astice e fegato d’oca; sella di maialino “Mora Romagnola” con cartoccio di carciofi croccanti. Il menu stupisce piacevolmente per l'inventiva fertile ed appassionata con cui vengono realizzati i piatti, che appagano senza riserve. E per concludere in bellezza: mousse alla ciliegia, cremoso al caprino e gelato di ciliegia al porto; babà al limoncello, mousse leggerissima allo yogurt, granita di carote e sedano; gelato di crema alla scorza di limone con salsa ai frutti di bosco. Importante la carta dei vini, che comprende anche pregiati champagne.
Ristorante San Domenico | Via G. Sacchi 1 – Imola (Bo) | Tel 0542 29000 | www.sandomenico.it
Bottega Aleotti - Crevalcore
Ristorante Bottega Aleotti
La filosofia e il concetto che Demis Aleotti vuole trasmettere ai suoi ospiti è quella di far rivivere l'antica figura dell'oste, che non si ferma solo a preparare buon cibo, ma offre ospitalità e cordialità.
Il menu propone una cucina che unisce grande rispetto per la tradizione emiliana e freschezza dei prodotti del territorio a portate più ricercate e contemporanee. I punti di forza sono i primi piatti fatti a mano e i dolci, a partire dai fragranti biscotti appena sfornati che Aleotti ha l'abitudine di offrire passando per i tavoli. Nella top ten degli antipasti segnalo il vitello tonnato della Bottega; il totano piastrato su crema di sedano rapa, zenzero marinato e gocce di lardo di colonnata; il carpaccio di baccalà con cipolle e carote in agrodolce. Commoventi i primi piatti, tra cui in pole position i ravioli di pecorino su crema di fave fresche e polvere di limone bruciato; i ravioli di melanzane con battuta cruda di gambero rosso di porto Santo Spirito e sua bisque; i tortellini della Bottega in crema di latte e parmigiano di vacche rosse. E per gli amanti dei secondi la scelta è ardua: battuta di manzo con zucchino crudo e mousse di formaggio; diaframma di manzo con zucchine trombetta alla menta; spalla di agnello dei colli Euganei disossata, con rapa rossa fresca; polpo piastrato con pappa al pomodoro e stracciatella. La cheesecake alla pera su terra di cioccolato; la mousse alle arachidi con caramello salato e il cremoso di latte di capra e lamponi danno il colpo di grazia!
Bottega Aleotti | Via Paltrinieri 62 - 40014 Crevalcore (Bo) | Tel 051 981651 | www.ristorantebottegaaleotti.it
Ristorante Sillaro - Castel San Pietro
Ristorante Sillaro
Ospitato al piano terra del Palazzo Calanco, un edificio signorile del XVIII secolo, questo caratteristico ristorante, dall'atmosfera calda e rustica, offre una cucina tradizionale, biologica, di stagione e a km zero.
Tecniche di cottura innovative, creatività e materie di alta qualità (carni di produzione propria, pane e pasta fresca fatti in casa con acqua termale, vino biologico Pignoletto e Sangiovese Colli d’Imola d.o.c., farro, miele e confetture bio), ne fanno un esempio eccellente di ristorazione. Tra gli antipasti, sorprendono l'insalatina di radicchio, bruciatini di mora romagnola e riduzione di aceto balsamico; il petto d’oca fumé, valerianella e gelée di frutti rossi; e il carpaccio di manzo marinato alle erbette della vallata, gorgonzola e fichi caramellati. Opulenti i primi piatti, come i tortellini in brodo di cappone; gli spaghettoni di farro bio, datterino semi-dry, fiori di zucca e basilico; le tagliatelle al mattarello al ragù bio bolognese; le lasagnette verdi, mortadella, melanzane arrosto, provola affumicata e pistacchi. Tra le carni - cotte prevalentemente a bassa temperatura per esaltarne il sapore, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche - consiglio senza indugi il bianco di pollo scaloppato, intingolo al limone, mandorla croccante e pepe rosa; l'asado di manzo di pezzata rossa con salsa alle erbette aromatiche della vallata; e la braciola di mora romagnola in crosta dorata. Invitanti e golosi i dessert, come il soffice di mascarpone “espresso”; la mousse al cioccolato bianco, lime e gelato ai frutti di bosco; il semifreddo al frutto dell’estate e streusel alle mandorle. Delicata e fresca l'insalatina di frutta ai “Fiori della vita” Essenziale n° 7.
Chicca della casa: la Birra Monti, l’unica bionda termale, addizionata di acqua termale bicarbonato-solfato-calcica proveniente dalla fonte “Alexander” delle Terme Felsinee di Bologna, riconosciuta dal Ministero della Salute per le qualità diuretiche e depurative. E per chiudere il pasto c'è la gamma dei distillati - gli Essenziali - frutto virtuoso di una ricerca che coniuga la storia secolare di un territorio, la Valle del Sillaro, con le ricette tradizionali degli antichi erboristi di questi luoghi.
Villaggio della Salute Più | Via Sillaro 27 - 40050 Monterenzio (Bo) | Tel 051 929791 | www.villaggiodellasalutepiu.it
Amerigo dal 1934 - Savigno
Amerigo dal 1934
Il patron/chef Alberto Bettini ha vissuto la sua infanzia e adolescenza nella trattoria creata dal nonno Amerigo con la moglie Agnese nel 1934; e la gestisce dal 1988 affiancato dalla compagna Marina. Amerigo si fregia della stella Michelin dal 1998, riuscendo sempre a conservare lo spirito e lo stile di una trattoria di campagna, punto di partenza ed essenza delle proprie radici culturali e gastronomiche.
Alle tre sale si accede attraverso la Bottega che riprende nel luogo e nell’idea la vecchia drogheria di Amerigo, proponendo i prodotti della tradizione dei colli bolognesi. Con Giacomo Orlandi alla guida della cucina, Alberto porta avanti la sua filosofia stimolando produzioni, allevamenti e coltivazioni non più intensive ma sostenibili che, assieme a tartufi, funghi e selvaggina dai boschi dell’Appennino, sono l’asse portante del menu. Nel tempo, accanto alle ricette della tradizione, sono nati piatti innovativi, cucinati cercando di rispettare i sapori ed il gusto originario delle materie prime. Un tripudio di gusto, a partire dagli antipasti, come i calzagatti arrostiti con un velo di lardo; le tigelle con gelato di parmigiano all'aceto balsamico tradizionale; la battuta al coltello di bianca modenese con tartufo scorzone e scalogno. E poi ci sono i magnifici primi, che affondano le radici nella tradizione, tra cui i tortellini in brodo di gallina vecchia; le tagliatelle al ragù da ingredienti 100% bolognesi; e i ravioli di friggione con parmigiano reggiano 36 mesi di bianca modenese. Altrettanto stupefacenti i secondi, come la guancia di vitella brasata al barbera con puré e piccolo fritto di cipolla rossa; il capocollo di maiale brado di razza mora con cipollotti gratinati; il coniglio all’aceto balsamico tradizionale di Modena. Dulcis in fundo, un'interessante selezione di formaggi (come il formaggio di pecora della valle del Samoggia e quello maturato in fossa a Sogliano) e una grande varietà di dolci, tra cui la zuppa inglese; la spuma di ricotta con la saba; il fiordilatte bolognese con spuma di amaretto; il gelato di latte e panna all'aceto balsamico tradizionale di Modena. Provare per credere!
Amerigo dal 1934 | Via Marconi 14-16 - 40060 Valsamoggia, loc. Savigno (Bo) | www.amerigo1934.it
Ristorante Iacobucci (Villa Zarri) - Castel Maggiore
Ristorante Iacobucci
A pochi chilometri da Bologna, nella splendida cornice neoclassica di Villa Zarri, casa del famoso Brandy, regna incontrastata la cucina stellata dello chef Agostino Iacobucci, fatta di anima campana, tecnica sapiente e prodotti a filiera cortissima. La maggior parte delle verdure e delle erbe aromatiche impiegate provengono, infatti, dall’orto che lo chef ha allestito ai margini del parco secolare della villa, e unitamente a materie prime di alta qualità, danno vita a piatti creativi e dai sapori nitidi, capaci di trasmettere emozioni forti o di grande delicatezza.
Dopo l’immensa batteria degli amuse bouche, dove spiccano una parmigiana sferificata, un ravanello marinato con maionese d’ostrica, una crocchetta d’agnello su erbe amare e un macaron di mortadella e pistacchio, vi consiglio di gustare piatti eccelsi come l’ostrica con gel al Campari e la sua foglia con gel allo yuzu, “Napoli incontra l’Emilia” (tortelli ripieni di ragù napoletano su crema al Parmigiano con salsa al basilico), le varie consistenze del pomodoro, il sedano rapa cotto sotto sale con uova di trota. E per chiudere in dolcezza, tuffatevi nel leggendario babà in tre lievitazioni e solleticate le vostre papille gustative con la piccola pasticceria, che è davvero stupefacente. La cantina è ricca di etichette sorprendenti; il servizio è attento ed impeccabile. Da non perdere, l'eccellente Brandy Italiano “Villa Zarri”, nato dopo una lunga e scrupolosa sperimentazione pratica, accompagnata da un’accurata ricerca scientifica, volta ad ottenere il migliore distillato di vino italiano invecchiato.
Villa Zarri | Via Ronco 1 – 40013 Castel Maggiore (Bo) | www.villazarri.com
Casa Mazzucchelli - Sasso Marconi
Casa Mazzucchelli
Casa Mazzucchelli attraverso un innovativo ed audace progetto unisce due realtà distinte, il Marconi e il Mollica. Il primo è il ristorante di famiglia, aperto a Sasso Marconi nel 1983, dove Aurora e Massimo Mazzucchelli sono cresciuti, circondati dal verde dei Colli Bolognesi e dell’Appennino Tosco Emiliano. Il Marconi nel corso del tempo cresce e si evolve, affermandosi come ristorante di riferimento sul territorio, arrivando ad ottenere i più ambiti riconoscimenti nel mondo dell’alta ristorazione. Il forno Mollica è un laboratorio/fucina dove sperimentare e intraprendere nuovi percorsi, un contenitore di idee da cui emerge la passione di Aurora per l’arte bianca.
Dall’esperienza pluridecennale di ristorazione gourmet e dalla sperimentazione nel mondo della panificazione, si sviluppa oggi un’idea di cucina contemporanea, innovativa ed elegante ma al contempo semplice e avvolgente. Ad aprire la porta di Casa Mazzucchelli c’è Massimo che accoglie l’ospite e lo accompagna, con un approccio attento, passionale e accurato. “Casa Mazzucchelli è il nostro luogo d’incontro, tra la cucina, la pizza e il pane” raccontano i fratelli Mazzucchelli. Lo spicchio diventa volutamente il fil rouge tra la cucina gourmet di Aurora e la sua conoscenza nell’ambito della panificazione. La pizza non è solo un “supporto” e il pane non è solo accompagnamento, ma diventano essi stessi elementi fondamentali della creazione, imprescindibili e primari. “Portiamo la cucina sulla pizza”, racconta Aurora. C’è la “Seppia” con seppie, formaggio ragusano, pomodori gialli e limone; la “Lumaca” con lumache di terra, prezzemolo, Parmigiano Reggiano; la pizza “Asino” con asino battuto al coltello, crema di mandorla, capperi e cioccolato 72%, la “Animelle” con animelle di vitello, salsa bernese e cavolfiore o ancora la “Piccione” con il volatile, la scamorza affumicata, il saporetto alla liquirizia e il cavolo nero. La sfida nasce proprio da questa commistione, dalla volontà di donare una visione d’insieme e un equilibrio del piatto preciso e totalizzante. Oltre alle pizze speciali, ci sono anche le tradizionali – dalla Margherita alla pizza con pomodoro, acciughe e origano – e due portate a base di pane: pane di segale, burro al finocchietto e sgombro marinato a secco e mollica di pane al cavolo, ostriche e anguilla affumicata in brodo di pesce. La proposta si arricchisce anche di una cantina importante, creata negli anni da Massimo, che ha seguito il suo personale processo di selezione, privilegiando piccoli produttori con un’etica naturale.
Casa Mazzucchelli | Via Porrettana 291 - 40037 Sasso Marconi (Bo) | Tel 051 846216 | www.casamazzucchelli.com
Antica Osteria Del Mirasole - San Giovanni in Persiceto
Antica Osteria Del Mirasole
Questa straordinaria osteria, nata nel 1989 dall’idea di Franco Cimini (chef e titolare) di realizzare un localino dal sapore rustico e antico, offre un'esperienza culinaria indimenticabile e un servizio attento ed impeccabile. Franco, appena ventiduenne, sulla falsa riga dell’Osteria esistente poco più avanti durante la Seconda guerra mondiale, ne ha riprodotto l’ambientazione nella propria, personalizzandola negli anni con quadri, arnesi e ninnoli d’un tempo.
E il risultato è davvero sorprendente: nel locale si respira un'atmosfera calda ed accogliente, tra soffitti in legno, arredamento classico e un caminetto in pietra, dove lo chef cuoce alla brace con grande maestria carni prelibate (ad es. bistecca alla fiorentina di vacca vecchia (lunga frollatura); collo reale di vacca vecchia; fracosta di maiale con la sua cotica; fegatelli di maiale nella rete con l’alloro).
Il tratto che contraddistingue la cucina di Franco è quello dell’autenticità dei sapori nella loro semplicità, in quanto esaltazione di prodotti di prima scelta; reperiti anche grazie all'apporto di Anna, sua consorte e figura di sala che, attraverso l’azienda agricola di famiglia, Fratelli Caretti, fornisce all’osteria materie prime eccellenti. L'oste Riccardo completa con maestria l'armonia che solo la tradizione della ricerca in ogni particolare può dare. Il risultato nel piatto è stupefacente. Imperdibili i tortellini alla panna d'affioramento Mirasole, o l'antico ragu` di cortile, che porta in grembo un’arte contadina basata sul non sprecare nulla. Tra gli antipasti, suggerisco carne cruda battuta della razza frisona italiana; lumache vignarole con erbe dell’orto; culatello di nera Parmigiana (Spigaroli) con crostini e burro. Tra i primi, oltre ai tortellini alla panna, conquistano le lasagne verdi all’ortica, ragù di cortile e panna d’affioramento; e gli strichetti verdi all’uovo con culatello e carciofi violetti. Ma questo è anche il regno ideale per gli amanti della bassa corte e delle frattaglie, che possono solleticare le papille gustative, scegliendo tra faraona “alla cenere”; rognone di vitello trifolato; coratella d’abbacchio e cace e ova; cervella e zucchine fritte; padellotto di fegatini e cuoricini di pollo. Non mancano i piatti della tradizione, come la costola di vitella in cotoletta alla bolognese; e le polpettine di vitello e mortadella con piselli novelli. Chiudete in dolcezza con torta al cioccolato persicetana; zuppa inglese o latte ristretto al caramello. Ampia la carta dei vini, che strizza un occhio ad interessanti etichette del territorio. E per chi vuole tornare a casa “con gusto” c'è la bottega dove poter acquistare alcune leccornie, tra cui i tortellini alla panna d'affioramento; il ragù di cortile; la focaccia di Claudio Gatti alla panna Mirasole.
Antica Osteria Del Mirasole | Via Giacomo Matteotti 17 - 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) | Tel 051 821273 | www.osteriadelmirasole.it