Hanno tra i trenta e i quarant’anni e una consistente esperienza nel mondo dell’ospitalità. Sono i tre soci che hanno creato il network Pane & Trita, una formula di ristorazione che si sta imponendo in Brianza.
Dopo il primo locale Pane & Trita, inaugurato nel 2015 a Seregno (Mb), si sono susseguite altre aperture: nel 2017 a Muggiò (Mb), nel 2018 a Cantù (Co) e a breve aprirà il quarto locale a Villasanta (Mb). Un ritmo a dir poco incalzante. «Dopo circa 15 anni in cui ci siamo fatti le ossa nel mondo della comunicazione come pr con esperienze in diversi locali serali - spiegano i soci - abbiamo capito che “la notte” stava cambiando. Abbiamo quindi deciso di andare oltre, investendo in qualcosa di diverso».
E lo hanno fatto in modo strategico, viaggiando per un anno in lungo e in largo per l’Europa per sondare le tendenze in atto e raccogliere spunti da approfondire. «Così è nato il primo Pane & Trita - raccontano - un progetto di accoglienza che vuole far sentire a proprio agio gruppi di amici, famiglie, coppie. Tutti, insomma. Un locale trasversale nelle fasce di clientela. Abbiamo studiato gli arredi e la musica per creare un’atmosfera calda, anni ’60. La linea gastronomica si ispira alla formula steakhouse con ricette classiche e altre che intendono stravolgere gli equilibri canonici. Proposte creative di carne che vogliono essere un’esperienza per i nostri ospiti».
Un esempio su tutti: Guancetta di manzo cotta a bassa temperatura con salsa al cioccolato fondente del Madagascar, uvetta marinata al rum, crostone di polenta caramellata al miele, polvere di rosmarino autoctono di Montevecchia, sale Maldon affumicato, profumo di tabacco da pipa vanigliato.
Una formula che ha avuto successo, e così i Pane & Trita si sono moltiplicati. «Nostri punti di forza sono l’ottimo rapporto qualità-prezzo e la selezione attenta delle materie prime. La nostra carta si adatta a tutte le tasche e la clientela apprezza il fatto di potersi permettere una vera “esperienza gastronomica”».
Nessuno spazio all’improvvisazione, quindi. Anche l’introduzione della pizza è stata analizzata, ponderata. «La pizza è un collante - sottolineano all’unisono i soci di Pane & Trita - una calamita per ogni tipologia di clientela. Anche in quest’ambito proponiamo ricette classiche e di ricerca, come quella con sashimi di Chianina oppure con carne salada del Trentino o ancora farcita con una sfera di tartare di Black Angus dell’Uruguay». Una deriva creativa in declinazione steakhouse che coinvolge anche i primi piatti: è emblematico lo Spaghettone con battuta di toro, pallina di gelato, pomodorino, basilico e olio evo.
«Pur rielaborando le ricette - spiegano - amiamo proporre i sapori della tradizione. E in questo ci vengono in aiuto i fornitori di materie prime con cui abbiamo stretto intensi rapporti di collaborazione. Come nel caso di Cirio Alta Cucina, di cui utilizziamo la Polpa nelle diverse tipologie e i pomodorini Datterini. Prodotti che valorizzano il lavoro dei cuochi e dei pizzaioli e contribuisco ad esaltare gusto e sapori del piatto da servire alla clientela. A tal punto che stiamo sviluppando un ampio ventaglio di ricette che hanno come comune denominatore le referenze di pomodoro di Cirio Alta Cucina».
Per informazioni:
www.panetrita.it -
www.cirioaltacucina.it