A un anno dalla conquista della mitica stella, il "Moma" conferma il suo successo nell'affollato panorama gastronomico romano. Premiate entrambe le sue anime: quella gourmand, sofisticata, elegante e di ricerca, e quella bistrot, dai toni contemporanei e vivaci. Ognuna ha una sua guida: due chef con proposte culinarie separate, così come le cucine. Soprattutto si realizza il progetto dei fratelli Gastone e Franco Pierini, mirato a fare di questo locale del centro di Roma una casa accogliente, elegante e conviviale, con una proposta gastronomica curata in tutto l’arco della giornata e con una “cucina easy e di qualità”, come recita la Michelin.
Gourmet e bistrot, le due anime del Moma di Roma
Anche alla base del nuovo menu invernale la scelta è etica, condivisa dallo chef
Andrea Pasqualucci: si seleziona la materia prima da piccoli allevatori, coltivatori o pescatori del territorio nazionale secondo la stagionalità. A pranzo la proposta comprende, oltre alla scelta alla carta, un menu degustazione di tre portate (75 euro), giusto per una clientela business, che per la cena diventano due (75 e 95) oltre ai vini.
È possibile anche partecipare a "lezioni con lo chef" attraverso un percorso gastronomico innovativo ed esclusivo. «Mi piace creare un piatto - spiega Pasqualucci - come fosse un modellino da pitturare in tutti i suoi dettagli: gli ingredienti giusti come fossero i colori giusti. Può sembrare semplice comporre un piatto equilibrato, con pochi ingredienti, ma è la cosa più difficile e, per me, è la massima espressione della cucina».
Andrea Pasqualucci
Da provare L’orto di stagione in giardiniera; le Seppioline "sammurigghiu" e salsa di cozze; Polpo verace, radici e dragoncello; Terrina di lingua, animelle croccanti e carciofi in agretto; tra i primi, il Risotto alla camomilla, anguilla affumicata, miele e origano; i Cappelletti di zucca mantovana e amaretti con fonduta al provolone Del Monaco e le Chitarrine “Verrigni” alla gricia, guanciale Dol e cacio sbronzo (18 euro). Tra i secondi “Il nostro foie-gras”, morbido di pollo ruspante e frutta caramellata; la Zuppetta di pescato locale; il Baccalà, nocciole, funghi e levistico; il Maialino Duroc rape e liquirizia (30 euro). Imperdibili, per il dessert, la Zucca, castagne e caramello salato e la Sfoglia, crema agli agrumi e sorbetto al cacao crudo (12 euro).
(Moma, ristorante e bistrot
Nel piatto, il gusto e l'eleganza)
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Al bistrot-bar, regno dello chef Franco Pierini, la scelta è vasta fin dal mattino con caffè e thè, spremute, centrifughe e frutta, cornetti, biscotti, muffin e sandwich espressi, tutto fatto in casa. Al light lunch dalle 11.30 alle 15.00 in piccole portate vengono proposti piatti secondo quanto arriva dal mercato come la Parmigiana di melanzane, lo Sformatino di baccalà, il Tortino di riso, le Polpettine al pomodoro, di pesce o di verdure, il Sartù di riso e il Gateau di patate.
La carta dei vini rappresenta le migliori zone vinicole italiane e si concentra sui grandi classici, come i Super Tuscan, i rossi piemontesi, i bianchi friulani e i vini delle Isole, con una selezione delle annate migliori. Presenti anche bollicine italiane, Franciacorta in testa. Immancabile un giusto tributo ai rossi di Francia di aree come Borgogna, Bordeaux, Loira e Champagne. Uno spazio a parte è dedicato alle piccole produzioni.
L’arredamento del locale, su due livelli, è minimal
L’arredamento del locale, su due livelli, è minimal e il calore del legno wenge e della pelle contrasta con l’acciaio e con i cristalli delle finestre. Piacevole sedersi fuori, nel dehors, se il tempo è bello.
Per informazioni:
www.ristorantemoma.it