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Omofobia, dopo il b&b calabrese negato presa di mira una pizzeria milanese

Pochi giorni fa un b&b di Vibo Valentia ha esposto il cartello in cui spiegava che non avrebbe ospitato gay respingendo una coppia di turisti. Dunque l'episodio milanese con una pizzeria imbrattata con scritte omofobe. Il gestore del locale di via Tadino ha annunciato che esporrà denuncia

di Gabriele Ancona
vicedirettore
26 luglio 2017 | 11:08
Omofobia, dopo il b&b calabrese negato 
presa di mira una pizzeria milanese
Omofobia, dopo il b&b calabrese negato 
presa di mira una pizzeria milanese

Omofobia, dopo il b&b calabrese negato presa di mira una pizzeria milanese

Pochi giorni fa un b&b di Vibo Valentia ha esposto il cartello in cui spiegava che non avrebbe ospitato gay respingendo una coppia di turisti. Dunque l'episodio milanese con una pizzeria imbrattata con scritte omofobe. Il gestore del locale di via Tadino ha annunciato che esporrà denuncia

di Gabriele Ancona
vicedirettore
26 luglio 2017 | 11:08
 

Becero spirito di emulazione o pura, vigliacca intolleranza ad alzo zero? A un paio di giorni dal messaggio “Non accettiamo gay e animali”, diretto alla bocca dello stomaco di due potenziali ospiti di una casa vacanze in provincia di Vibo Valentia, a Milano, la notte del 24 luglio tutte le vetrine e il marciapiede davanti all’ingresso di una pizzeria di via Tadino sono stati imbrattati con disegni e scritte omofobe. La vernice rossa ha reso ancora più primitiva la scena.

Omofobia, dopo il b&b calabrese negato presa di mira una pizzeria milanese

foto: repubblica.it

Il locale è la pizzeria con cucina Little Italy, un luogo di ristorazione segnalato sulle guide Lgbt, acronimo di “Lesbiche-gay-bisessuali-transgender, gay-friendly alla luce del sole”, con tanto di bandiera Rainbow. Una ristopizzeria apprezzata in città e frequentata anche da eterosessuali e famiglie per l’ambiente tranquillo, le sue 25 pizze al trancio e i classici piatti della tradizione.

«Siamo sul mercato da nove anni - racconta il gestore Michele Antoni De Palma - e non è mai successo niente del genere. La mattina del 25, però, questa brutta scena. Abbiamo ripulito e sporto denuncia».

Le telecamere esterne di videosorveglianza dovrebbero risultare utili a inchiodare alle proprie responsabilità gli autori di questo scempio. Con la speranza non venga derubricato a “ragazzata”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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