Nel centro storico di Torino un locale dedicato al Re Carlo Alberto e a Camillo Benso conte di Cavour. La formula è quella di moda oggi del bistrot, aperto dalla colazione alla cena con pranzo, tè pomeridiano e aperitivo.
A curare il menu è Fabrizio Tesse, chef stellato della “Locanda di Orta” a Orta San Giulio (No) e del “Ristorante Carignano” di Torino insieme a Ruggero Rolando, resident chef di quest’ultimo locale di cui “Carlo e Camillo” è lo spin-off. Un luogo dove il gusto nasce dalla collaborazione con produttori attenti, materie prime regionali (molte delle quali sono Presidi Slow Food), scelte in base alla stagionalità e trasformate con passione e un guizzo di interpretazione.
“Co’ mangiuma”: con una frase dialettale in piemontese inizia il menu. I piatti ricordano la tradizione langarola, come la coscia di vitello battuta al coltello con bagna cauda e tuorlo d’uovo confit, i ravioli del plin ai tre arrosti e il vitello tonnato. Ma spunta anche la tartare di pesce spada con erba cipollina e vinaigrette al chinotto e i filetti di sarde affumicate con crema acida al lime e uova di salmone che dà idea dei freschi contrasti che accompagnano tutta la carta, per una cucina legata ai codici tradizionali del gusto, alle esperienze e alle origini liguri dello chef.
Per gli amanti dei dolci, la torta Carlo con pesche e amaretto e quella Camillo, senza glutine, con nocciole e fichi, frutto di un’accurata ricerca sui gusti dei due personaggi del pasticcere Matteo Di Noia. Grazie alla collaborazione con il maestro gelatiere Alberto Marchetti, sono nate due nuove delicatezze: Carlo (riso, latte e grissini) e Camillo (gianduia e Punt e Mes). Un menu speciale attende i piccoli ospiti. Alcune portate sono declinate nelle due versioni, quella di Carlo, dal palato delicato, e quella di Camillo, raffinato gourmet. Curata e adeguata la carta dei vini. Prezzi corretti, wifi gratuito. I piatti sono tutti pensati per l’asporto, inoltre il bistrot si propone come bottega gastronomica con prodotti preparati o selezionati dallo chef.