Ideato dalla Sake Sommelier Association, il Milano Sake Challange sta riscuotendo un grandissimo successo in Europa da diversi anni. L'iniziativa (andata in scena nei giorni scorsi a Milano) ha l’obiettivo di valutare non il miglior sake in assoluto, ma quello più apprezzato per il palato del Paese organizzatore.
Assaggiatori di sake
Il contest milanese ha proposto in degustazione blind 8 tipologie, valutate da una giuria composta da un giornalista e da alcuni sake sommelier, mentre un altro gruppo, guidato da un esperto di design ha premiato l’estetica, il binomio bottiglia-etichetta.
Alcuni sake presentati a Milano
Ogni giudice ha assaggiato tutti i sake della tipologia assegnata e ha espresso un giudizio condiviso con gli altri componenti della giuria in merito a profilo aromatico olfattivo e al palato. Richiesti anche suggerimenti relativi al food pairing. La squadra che ci ha visto impegnati ha valutato 54 sake Junmai, ottenuto da riso e acqua, senza alcol aggiunto. Ricco, sapido, corposo, dall’aroma sottile, è stato valutato idoneo ad accompagnare numerose ricette della cucina italiana. Anche quelle di carattere strettamente regionale e addirittura locale.
Le tecniche di valutazione sono state illustrate dal Maestro Yukio Hamada, ricercatore ed ex presidente della Japan Sake & Shochu Makers Association, già insegnante di degustazione presso la International Wine Challenge (IWC) e il Kura master.
Per informazioni:
www.milanosakechallenge.it