Zafferano e Champagne: da Maio la Saffron Night celebra le due eccellenze
Maio Restaurant propone per il terzo anno la Saffron Night, una cena esclusiva con piatti a base di zafferano dello chef Luca Seveso, abbinati a Champagne di piccoli produttori
Per il terzo anno, Maio Restaurant - posto al settimo piano della Rinascente di Milano con vista sulle guglie del Duomo - ha proposto ai propri clienti la Saffron Night, una cena esclusiva dove i protagonisti sono stati i piatti a base di zafferano curati dallo chef Luca Seveso e lo Champagne, attraverso una selezione ricercata di piccoli produttori.
La filosofia di Maio Restaurant
Il gruppo Maio, fondato dai fratelli Alessandro e Massimo Maio, oltre che a Milano è presente anche con Be-Steak alla Rinascente Milano Duomo e a Milano Rho Fiera, focalizzandosi sulla cottura alla griglia di carni pregiate. Maio Catering rappresenta un’altra realtà importante, offrendo servizi personalizzati di alta ristorazione per eventi. Nel 2023, è stato inaugurato Maio Restaurant & Rooftop a Roma, con vista sulla città dalla Rinascente di via del Tritone. Nella primavera 2024, il gruppo ha aperto anche l’Alfa Romeo Caffè e Bistrò al Museo Alfa Romeo di Arese (Mi). Per quanto riguarda la proposta gastronomica, nel locale milanese nella food hall della Rinascente, Maio propone una cucina tradizionale del capoluogo lombardo con riflessi che arrivano anche dal Vercellese, terra di origine dei fratelli Maio. Pur rivolgendosi ad una clientela formata in grandissima parte da turisti e stranieri, in virtù della posizione privilegiata accanto al Duomo, Maio può contare anche su una quota di clienti affezionati che è piccola se misurata in freddi numeri, ma che è considerata con molta attenzione dal ristorante. E a cui sono dedicate anche serate come la Saffron Night.
Maio Restaurant, tra zafferano e Champagne
Lo chef Seveso per l’occasione ha ideato un menu che potesse esaltare lo zafferano, rendendo omaggio alla cucina italiana (e milanese in particolare) e al maestro Gualtiero Marchesi con l’iconico Risotto con foglia d’oro. Il menu interpreta con equilibrio e attenzione alla qualità queste materie prime, offrendo ai clienti un percorso culinario che unisce innovazione e rispetto per la tradizione.
Zafferano e Champagne sono stati ovviamente i protagonisti della serata. In modo particolare, per quanto riguarda i vini, si è scelto di dare spazio, piuttosto che a etichette rinomate, a proposte di piccoli produttori. Accanto alle grandi firme delle bollicine francesi - presenti comunque in carta -, infatti, Maio sta puntando sempre più con decisione sulla valorizzazione di queste referenze, in qualche modo più ricercate, non foss’altro perché meno facili da reperire sul mercato in Italia. E allora, la serata diventa anche una sorta di degustazione di Champagne, una presentazione di etichette che si possono poi ritrovare in carta e che si hanno così la possibilità di conoscere.
Maio Restaurant: il menu della Saffron Night
Dopo un aperitivo servito all’esterno con vista Duomo, in un ambiente comunque protetto dal freddo e riscaldato, la Saffron Night si è aperta con un piatto della tradizione (cotechino e lenticchie) cui la presenza di astice e zafferano ha dato un tocco inedito e interessante. Il piatto è stato accompagnato dal Dom Basle di Delavenne (60% Pinot Nero, 40% Chardonnay), dal colore piuttosto chiaro attraversato da riflessi dorati e con note di frutta secca bianca. Quindi spazio al grande omaggio al maestro Marchesi: il Riso, oro e zafferano, per cui è stato proposto un Erick Schreiber Brut Tradition: un Pinot Nero in purezza, che fa anche parte dell’affinamento in legno e rimane sui lieviti 4 anni, di colore giallo paglierino e con un perlage fine e persistente. Ai sentori di fiori e frutta bianca, si accompagna un sorso piuttosto persistente, che ben si è abbinato al risotto.
Insieme agli Agnolotti del Plin “cacio e pepe” con pistilli di zafferano è stato servito il Colin Castille Brut Blanc de Blancs. 100% Chardonnay, la vinificazione avviene in vasche di acciaio e in botti di legno. Dal colore giallo dorato e con un perlage fine e persistente, al sorso è piuttosto cremoso e profondo e ha sentori di frutta tropicale, agrumi e pere mature. Lo Champagne Jacque Rousseaux Rosé è stato scelto in abbinamento (azzeccato) all’Ombrina, porcino alla brace, ostriche, zafferano e germogli di crescione. Composto da uve Pinot Nero in purezza, le uve più mature di questo vino sono macerate a freddo che contribuiscono a donare un colore rosa molto intenso cui si accompagnano un perlage fine e persistente e profumi di profumi di rosa, ciliegia e fragola, lampone, mentre al palato risulta fresco e bilanciato, dal finale sapido e persistente.
Come dessert è stato servito il Panettone allo zafferano e marron galcé con spuma soffice di zabaione, accompagnato dal Cordon Bleu Demi Sec di Champagne de Venoge. Composto da Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, questo Champagne affina sui lieviti per 4 anni. Si presenta con un colore giallo paglierino dai riflessi dorati, arricchito da un perlage fine e persistente. Al naso offre profumi di camomilla, frutta a polpa bianca, miele e note di pasticceria. Al palato è fresco e cremoso, con un finale lungo e persistente. Con il Macaron allo zafferano e cioccolato fermentato, invece è stato proposto il Vermouth di Torino Superiore prodotto proprio da Maio.
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Alberto Lupini