Dimenticarsi per qualche giorno notifiche, e-mail e "squillini", condividere il bello che si ammira e il buono che si mangia con chi ci sta vicino. Ma anche riscoprire la meraviglia di guardarsi attorno, senza tenere gli occhi fissi su un monitor. Niente più smartphone, tablet, pc, auricolari, solo attività manuali, passeggiate, gite all'aria aperta e altre sane attività sportive. Facile a dirsi, ma per alcuni sempre più difficile a farsi. Ormai è infatti diventato complicato abbandonare la propria quotidianità digitale; eppure un po' di stacco, specialmente in vacanza, fa sempre bene. Per questo in tutto il mondo sono cresciute realtà turistiche che organizzano questo tipo di esperienze. Vengono chiamate vacanze digital detox. Anche l'Italia da qualche tempo può dire la sua in questo settore, grazie alla prima agenzia turistica specializzata in vacanze digital detox. Si chiama Logout Livenow e offre dei pacchetti di vacanze completamente offline. È stata fondata nel 2020 a Cagliari dal ventinovenne Gavino Puggioni (che ha il ruolo di direttore), dal fratello Giuliano, 30 anni, videomaker e fotografo e dal socio Davide Dal Maso (26 anni). L'agenzia propone pacchetti vacanze senza connessione, con l'obiettivo di far capire a chi ne farà parte l'importanza di farli diventare consapevoli dei problemi legati all'abuso di oggetti come smartphone, pc, tablet e smartwatch. Abbiamo quindi chiesto a Giuliano Puggioni alcune domande per comprendere meglio la realtà del digital detox.
Vacanze digital detox per "disintossicarsi" da internet e smartphone
Giuliano Poggioni quando è nato il vostro progetto?
L'idea si sviluppa nel 2019 durante un viaggio di mio fratello Gavino a Cuba dopo la laurea. A Cuba per parlare con il cellulare è necessario acquistare un'apposita scheda sim e poi andare in un parco pubblico, che spesso è l'unico della città dotato di Wi-fi e dove è possibile utilizzare internet sul proprio smartphone. Ma mentre era in vacanza gli hanno rubato il portafoglio e così, per qualche giorno non ha potuto nemmeno utilizzare la sim perché non poteva ricaricare il suo credito. Alla fine il dover limitare la connessione a pochi momenti nell’arco della giornata ha reso il suo soggiorno più autentico. Da lì è scattata la scintilla. Così, una volta tornato in Italia ha deciso di approfondire questa tematica. Si è messo in contatto con un'agenzia portoghese specializzata in digital detox. Alla fine ha coinvolto anche il sottoscritto nel progetto e Davide Dal Maso, che è diventato il nostro terzo socio. Dopodiché ci siamo ulteriormente formati e a gennaio del 2020 abbiamo effettuato il primo tour digital detox. Si trattava però di una simulazione e di fatti abbiamo coinvolto soltanto un gruppo di parenti. Da lì abbiamo capito che l'idea poteva essere vincente e siamo partiti. Ovviamente va premesso che non siamo mica contrari alla tecnologia. Questa è indispensabile per lavorare, ma sposiamo il concetto di un suo uso consapevole.
Quanto durano le vostre esperienze di digital detox?
Dalla mezza giornata ai due giorni, notti comprese. L'idea è però quella di estendere ulteriormente il periodo arrivando a una settimana, anche se spesso sono sufficienti due soli giornate per far scattare nel cliente dei comportamenti virtuosi.
Quali sono le destinazioni che proponete per i vostri viaggi?
Al momento ci siamo focalizzati sulla nostra terra, la Sardegna. La nostra volontà era di coinvolgere le realtà locali e ci stiamo riuscendo. Il nostro prossimo obiettivo sarà invece di proporre queste esperienze tutto l'anno e quindi anche fuori dai periodi stagionali abituali per le vacanze.
Quali esperienze si vivono durante i vostri viaggi?
Le attività sono diverse e sono in prevalenza fisiche e culturali, come il canyoning o le degustazioni nelle cantine vitivinicole, ma ci sono anche situazioni di confronto e condivisione che si tengono durante momenti chiave della giornata, come il dopo pranzo e prima di andare a dormire, istanti in cui spesso ci si trova a guardare lo schermo di uno smartphone. Per le nostre esperienze proponiamo inoltre location dalle tipologie più variegate. Si va dal resort di lusso con spa e piscina, al tradizionale campeggio. Quando arrivano gli ospiti facciamo loro consegnare cellulare e la strumentazione elettronica in una speciale cassetta. In realtà è una cerimonia di consegna simbolica perché lo smartphone in caso di "crisi" può sempre essere immediatamente restituito. I clienti ci forniscono il numero di telefono di una persona cara da poter eventualmente contattare, dopodiché soltanto la guida che li accompagna durante le escursioni possiede un telefono satellitare con il quale poter chiamare i soccorsi in caso di evenienza. Le zone che frequentiamo in ogni caso sono coperte dai satelliti, tranne un paio che sono veramente al di fuori dell'etere. Ai viaggiatori viene consegnato anche un blocchetto note per prendere appunti e una penna. Per le fotografie e i video della vacanza invece ci pensiamo noi. C'è anche uno scatto speciale con tanto di foto di gruppo che viene fatto con la mitica Polaroid e consegnato alla fine a tutti i partecipanti.
Che dinamiche si instaurano tra i partecipanti?
La mancanza degli smartphone "costringe" di fatto i partecipanti alle digital detox a legare inevitabilmente fra loro. Siamo purtroppo abituati a vedere gruppi di persone che sembrano stare insieme, ma che si isolano; la connessione a buon prezzo, uno smartphone in ogni tasca hanno portato a preferire fredde relazioni virtuali al piacere del confronto. Invece, durante le nostre esperienze le persone si riappropriano di questa abitudine.
Qual è la vostra tipologia di clientela?
Di norma sono persone single o coppie. I single sono in prevalenza donne di età compresa tra i 20 e i 45 anni e rappresentano la maggior parte dei nostri utenti, pari al 79%. Il motivo pensiamo sia legato al fatto che sono maggiormente consapevoli della necessità di disintossicarsi dai social media. Gli uomini single, invece, sono più restii a partecipare alle nostre esperienze, preferiscono venire accompagnati da un amico. Ultimamente partecipano anche diversi gruppi aziendali, un'esperienza che contiamo di replicare tutto l'anno perché sta avendo molto successo. Inoltre, va de tto che tra i nostri utenti abbiamo avuto tantissimi medici. Per loro lasciare il cellulare per un paio di giorni dentro la cassettina virtuale è un vero e proprio toccasana. Di fatto hanno la reperibilità quotidianamente e durante tutto l'arco della giornata, per questo sentono molto il bisogno di staccare. Ma ci sono anche avvocati e dipendenti dei call center.
Disintossicarsi da internet, dal cellulare sono esigenze avvertite sempre più di frequente e da più persone come conseguenza diretta delle proprie cattive abitudini digitali. Un fenomeno che purtroppo sta colpendo, oltre agli adulti, anche gli adolescenti. Basti pensare al vamping, ossia al passare l'intera notte svegli attaccati a smartphone e tablet. Queste tipologie di comportamenti e abitudini sono chiari sintomi di una vera e propria dipendenza da internet e dalla tecnologia.
Cosa proporne Logout Livenow per gli adolescenti?
Al momento mio fratello Gavino tiene dei corsi a scuola durante l'anno scolastico dedicati all'Educazione digitale, ovvero al corretto utilizzo degli smartphone e del computer. L'idea è di organizzare in futuro per i ragazzi delle esperienze digital detox ad hoc.
Ricevete dei riscontri dai vostri clienti?
Moltissimi. La maggior parte delle persone sente l'esigenza dopo un anno di rifare l'esperienza. Abbiamo visto che a livello di contatti funziona molto il passaparola e quindi riceviamo spesso telefonate da amici e conoscenti delle persone che hanno fatto un viaggio con noi. In tanti ci mandano pure le foto di gruppo scattate con le Polaroid, perché ricordano loro i bei momenti vissuti durante la vacanza. Sono nate anche tante amicizie e questo è un altro dei punti di successo del nostro progetto.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024