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Turismo in Lombardia, si guarda al futuro

Il Consiglio regionale ha approvato il piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività con l’obiettivo di migliorare la competitività e i motivi d'interesse della destinazione Lombardia

 
21 dicembre 2022 | 18:21

Turismo in Lombardia, si guarda al futuro

Il Consiglio regionale ha approvato il piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività con l’obiettivo di migliorare la competitività e i motivi d'interesse della destinazione Lombardia

21 dicembre 2022 | 18:21
 

Il turismo lombardo guarda al futuro, con un piano triennale di proposte strategiche, volte soprattutto a potenziare l'offerta ricettiva in vista dei grandi eventi sportivi e culturali. Il Consiglio regionale infatti ha approvato il piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività, ossia lo strumento di aggiornamento della politica turistica per l’esercizio delle funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento con l’obiettivo di migliorare la competitività e attrattività della destinazione Lombardia.

Le linee guida sono fondate su cinque pilastri: sviluppo del capitale umano, innovazione e digitalizzazione, valorizzazione del ruolo e del lavoro dei giovani e delle donne, sostenibilità ambientale, politiche e investimenti.

L’obiettivo del piano strategico del consiglio regionale è quello di migliorare la competitività e attrattività della destinazione Lombardia Turismo in Lombardia? Si guarda al futuro

L’obiettivo del piano strategico del consiglio regionale è quello di migliorare la competitività e attrattività della destinazione Lombardia

Sfruttare le nuove opportunità 

La strategia del Pirellone nasce da un importante percorso di costruzione partecipata con i soggetti del territorio coinvolti, a diverso titolo, nell’ecosistema del turismo che si sviluppa in tutte le province. Si sono infatti svolti una serie di incontri con i referenti territoriali dei componenti del Tavolo per le politiche turistiche e dell’attrattività, nonché con gli assessori dei comuni capoluogo, con le maggiori università lombarde, fondazioni, gestori degli aeroporti ed altri stakeholder potenzialmente coinvolti nel processo. In poco più di due mesi (luglio- settembre 2022), sono arrivati oltre 1300 contributi da operatori del settore e cittadini. Il turismo sta iniziando un nuovo ciclo, seppur segnato dagli avvenimenti di quest’ultimo biennio, e il piano è stato impostato per preparare il sistema turistico lombardo a sfruttare le nuove opportunità e a posizionare la Lombardia come prima meta turistica.

 

Linee strategiche in vista dei grandi eventi, tra cui Milano Cortina 2026

Le linee guida sono fondate su cinque pilastri: sviluppo del capitale umano, innovazione e digitalizzazione, valorizzazione del ruolo e del lavoro dei giovani e delle donne, sostenibilità ambientale, politiche e investimenti. La visione si articola in specifiche linee strategiche, in vista dei grandi eventi che caratterizzeranno questo prossimo triennio, a partire da Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Si parte con la “Smart Destination'”: per lo sviluppo turistico in ottica smart e digitale, da concretizzare attraverso un uso efficiente dei dati per la programmazione, l’attuazione e il monitoraggio delle politiche, l’arricchimento dell’offerta sfruttando realtà aumentata, metaverso e intelligenza artificiale e si prosegue poi con quattro obiettivi:

  1. Programmare e governare il turismo secondo una strategia condivisa dall’ecosistema di riferimento, armonizzando i rapporti istituzionali.
  2. Valorizzare le tecnologie di frontiera per realizzare concretamente un modello di Smart Destination, attraverso l’espansione dell'attuale offerta digitale del turismo lombardo con la valorizzazione del portale regionale e la creazione/integrazione di un hub dedicato alla “ViaOlimpica”.
  3. Avere cura del territorio e dei “turismi”, valorizzando le eccellenze lombarde, attraverso iniziative a supporto della sostenibilità, incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, promozione di buone pratiche in ambito di turismo ambientale, incentivazione del ruolo della cittadinanza, promozione dell’identità, valorizzazione del patrimonio territoriale e culturale e valorizzazione della montagna.
  4. Puntare sulle persone e le competenze, quali fattori abilitanti la trasformazione, mediante l’analisi dei fabbisogni formativi, l’incentivazione del dialogo con il mondo accademico, le associazioni di categoria e gli operatori turistici. Adesso , tutti questi buoni propositi vanno concretizzati.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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