TripAdvisor perde di credibilità Anche gli utenti diffidano dal Gufo

16 febbraio 2016 | 10:50
È da tempo che TripAdvisor non convince più. Le lamentele dei ristoratori sono all’ordine del giorno, e le adesioni sempre più numerose alla campagna #NoTripAdvisor ideata da Italia a Tavola contro l’anonimato e le false recensioni sul web lo confermano, ma cosa ne pensano gli utenti? Un sondaggio di Ristorazione.net ha raccolto le opinioni di alcuni utenti, e il risultato non è di certo incoraggiante per il portale americano.



Riportiamo di seguito le dichiarazioni di alcuni utenti, tratte da Ristorazione.net.

«Sicuramente tempo fa TripAdvisor era un’ottima guida per decidere dove fermarsi per ristorarsi un po’- dichiara un utente a Ristorazione.net - ma da un po’ di tempo non è più veritiero e attendibile. Troppe recensioni false e non controllate da TripAdvisor. Personalmente mi sono soffermato su una cittadina per alcuni mesi e per osservare l’andamento delle recensioni e della classifica. Purtroppo devo ammettere che non si riesce a capire perché chi dovrebbe essere più in alto rispetto ad altre attività si ritrova ben più in basso».

«Dopo il monitoraggio di alcune cittadine limitrofe - sostiene un altro utente - alla mia della sezione ristoranti, ho scoperto che TripAdvisor non tiene conto dei giudizi degli utenti, bensì di un metodo, sconosciuto a tutti, che decide il cattivo e bel tempo. Certo questo non è un buon metodo. Da cliente mi aspetto una trasparenza da parte della società. Perché chi ha 5 pallini è al disotto di chi ne ha 4? Perché, come da regolamento TripAdvisor, chi ha recensioni più fresche è indietro a chi ha recensioni addirittura di 3 o 4 mesi prima? Ecco chi prima vedeva la trasparenza e la bontà delle classifiche oggi non ne tiene più conto».

«Io viaggio spesso per lavoro in Italia - afferma un utente - e mentre prima mi affidavo alla piattaforma di TripAdvisor per la scelta di un albergo, oggi un po’ meno per via di tante anomalie riscontrate negli ultimi tempi, alle classifiche degli alberghi redatte da TripAdvisor. Forse comincia a sgretolarsi un mito. Insomma alberghi che si trovano alle vette di alcune città che non hanno requisiti giusti per occupare quelle posizioni. Recensioni false? Sicuramente sì, è ovvio che TripAdvisor non può controllarle in nessuna maniera».

«Mi è stato chiesto di monitorare alcune città - dichiara l’ennesimo utente - per quanto riguarda i ristoranti, e visto che per lavoro viaggio parecchio e mi fermo a pranzo e cena a ristorante, ho accettato di buon grado, di poter essere utile ed esprimere le mie opinioni sulla questione. Comincio col dire che in Italia TripAdvisor comincia ad avere problemi perché stiamo parlando di una nazione al top della ristorazione mondiale dove non si può lasciare il giudizio di una cucina a chi forse per la prima volta ci passa e lascia una recensione. Di certo si offendono i tantissimi chef che hanno dato la loro esistenza professionale a questo lavoro. Entriamo nei dettagli. Nelle città che io frequento per lavoro, mi ritrovo in classifica ristoranti con 4 pallini ed i ristoranti con 4,5 pallini o 5 in posizioni basse se non addirittura in certi casi ultime. Allora mi sono chiesto: a che serve giudicare un ristorante con un voto che poi non considerato in classifica da TripAdvisor? Ecco questa una prima anomalia riscontrata. Si trovano paninoteche, gelaterie, pizzerie nelle classifiche che nulla hanno a che vedere con i ristoranti. Qualcuno obbietterà, basta metter i filtri. Ma non tutti sono bravi ad utilizzare la piattaforma, soprattutto per chi gestisce la propria vita con un sistema mobile. In questa veste mi sono letto anche le linee guida di TripAdvisor per le recensioni e, da quello che loro scrivono, si prediligono le strutture con recensioni fresche piuttosto che datate. Falso. Ci sono ristoranti che hanno recensioni di 4 mesi fa rispetto ad altre recenti che non hanno il posto che merita. Insomma anche noi utenti stiamo capendo che c’è qualcosa che non va».

A questo punto è chiaro che il sistema di recensioni di TripAdvisor sta scricchiolando, e se anche gli utenti, che sono i primi fruitori di questo servizio, se ne stanno accorgendo, allora forse l’epilogo di questa vicenda si sta avvicinando. Purtroppo però TripAdvisor è ancora un gigante nel settore e in quanto tale continua a operare come se niente fosse e a tacere di fronte a certe accuse. Il problema è che tra ristoranti inventati, classifiche truccate, società di ottimizzazione e multe annullate, sia i ristoratori sia i clienti continuano a essere vittime di un inganno legalizzato, perciò è giusto continuare a denunciare anomalie e malfunzionamenti, fino a che non saranno presi i giusti provvedimenti.

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Alberto Lupini


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