E ora il
Regno Unito vara il provvedimento forse più rivoluzionario per uscire il più in fretta possibile dai vincoli imposti dalla pandemia: controllo coi
tamponi gratis per tutti. Giusto ciò che
Italia a Tavola sta proponendo finora inascoltata per garantire le vacanze estive in sicurezza e la riapertura di ristoranti, palestre e teatri.
test di massa per riaprire in fretta i ristorantiAlla faccia di negazionisti e no-vax, e cancellando definitivamente ogni stupidaggine sull’immunità di gregge da raggiungere “naturalmente” (iniziale progetto di un po’ tutti i sovranisti),
Londra accelera sul ritorno ad una "quasi" normalità. Fra una settimana si allenterà il lockdown e si riapriranno parrucchieri e pub. In vista di questo appuntamento storico (mentre decessi e ricoveri in ospedale sono crollati ai minimi storici grazie al successo della campagna vaccinale)
da venerdì 9 sarà attivata l’operazione “tamponi gratis” due volte a settimana per tutti i cittadini in Inghilterra. Una decisione presa in tempi brevissimi e senza le assurde liturgie italiane che avrebbero comportato passaggi fra Governo, Regioni, Cts, Parlamento, protezione civile e sindacati…
Decisione rapida del governo di Londra
Lo ha annunciato il governo britannico in una nota, precisando che in aggiunta alle scuole ed ai posti di lavoro in futuro saranno allestiti nuovi centri per condurre i test rapidi anticovid. Chiunque potrà essere sottoposto a tampone, con il risultato atteso in 30 minuti, anche in assenza di sintomi. «Mentre continuiamo a fare buoni progressi nel nostro programma di vaccinazione e procede la roadmap per allentare cautamente le restrizioni, test rapidi regolari sono anche più importanti per assicurare che i nostri sforzi non vadano sprecati», ha commentato il premier
Boris Johnson. Non si parla dei prossimi allentamenti, ma è sicuro che i pubblici esercizi e i locali di intrattenimento e tempo libero saranno i primi ad essere beneficiati da questi pass. Anche perchè
il personale, se non ancora vaccinato, potrà fare i test e quindi garantire anche ai clienti la certezza di stare in
locali covid-free. E tutto sarà certificato, probabilmente anche con un'app, che magari potrebbe essere utilizzata (aggiungiamo noi) anche per viaggiare sui mezzi pubblici come si fa in Cina o in Corea.
Boris Johnson
Già 37milioni di dosi di vaccino in Gran Bretagna
In Gran Bretagna sono state somministrate finora
37 milioni di dosi di vaccino anti-Covid. In tutto le prime dosi sono 31,5 milioni mentre sono 5,4 milioni le seconde dosi. Metà della popolazione è praticamente vaccinata e, come detto, i risultati si vedono e con il tampone gratis sarà ora possibile procedere speditamente verso la realizzazione di locali e aree covid free e dare il via alle certificazioni e al passaporto vaccinale per accedere praticamente ovunque in sicurezza.
Così si potranno avere locali covid-free
Il tampone gratuito è uno strumento formidabile, non ci stancheremo certo di ricordarlo, per permettere di garantire
locali covid-free senza creare alcuna discriminazione nei confronti di quanti non hanno ancora fatto il vaccino (giovani) o non lo possono fare (immunodrepressi o con patologie e allergie gravi). Ed è anche un modo per
non escludere o emarginare quanti non vogliono vaccinarsi per paura o pregiudizio. Certo per la comunità è un investimento importante, ma sempre più sopportabile che avere terapie intensive al collasso per saturazione dei posti letto e tassi di mortalità alle stelle.
Draghi dovrebbe adottare l'idea con pragmatismo
E gli inglesi, con
pragmatismo, badando al risultato più utile hanno scelto con decisione di aggiungere i tamponi gratuiti alla campagna vaccinale fatta senza risparmio di risorse.
C’è da sperare che Draghi, certamente il più serio e pragmatico premier degli ultimi anni,
sappia prendere esempio da questa decisione e, invece che mediare fra le baruffe da cortile fra Salvini e Speranza, scelga di fare tamponi gratuiti a tappeto per compensare il ritardo dei vaccini. E su queste basi permetta di riaprire ristoranti, bar, teatri e palestre.
Ovviamente ci sono anche gli oppositori...
Il tutto ben sapendo che oltre ai no-vax ci sono anche i contrari ai test di massa. Se ne è già accorto anche Boris Johnson visto che anche a Londra c’è chi si oppone, come in Italia, ai tamponi gratuiti. E ovviamente ce ne saranno tanti anche in Italia... È il caso ad esempio di
Allyson Pollock, professoressa di salute pubblica all'università di Newcastle, secondo la quale i test di massa sarebbero una «scandalosa perdita di denaro. Quando il tasso di infezione Covid scende così tanto come ora, è probabile che una percentuale crescente di casi siano falsi positivi, il che significa si autoisoleranno inutilmente». Magari ha anche ragione,
ma vuoi mettere poter tornare al bar, al ristorante o al cinema in sicurezza o conteggiare al contrario ogni giorno i morti e i bollettini disastrosi degli ospedali?
E dal 17 maggio gli inglesi andranno anche all'estero
Ma alla fine, ciò che conta (e che per noi per tutto aprile sarà ancora un miraggio) è che lunedì riapriranno i negozi non essenziali come parrucchieri, ristoranti e locali che potranno servire i clienti all’aperto. E poi palestre, zoo, parchi a tema e biblioteche. Il 12 aprile verrà revocato anche il divieto di pernottamenti fuori casa. I membri della stessa famiglia potranno fare una vacanza in Inghilterra in alloggi indipendenti. Potranno celebrarsi i matrimoni a cui potranno partecipare fino a 15 persone. Per quanto riguarda i viaggi all’estero, Johnson ha detto che ora è presto per decidere ma spera «che possano riprendere dal 17 maggio». Si pensa a un sistema a “semaforo”, simile a quello che l’Italia assegna alle sue regioni, ma per Londra varrebbe per gli altri Paesi: dove il rischio è più basso e il semaforo è “verde” si potrà andare senza l’obbligo di rispettare un periodo di quarantena al rientro, ma sottoponendosi solo a tampone.