Spiagge, fumo vietato in 21 località Rischio multe fino a 500 euro

I litorali come i bar e i ristoranti. La strada è tracciata e il divieto è sempre meno timido. Delle 15 regioni bagnate dal mare, 9 hanno dei siti dove per i fumatori la vita si fa dura, se non impossibile . A sollecitare le amministrazioni locali il Codacons, che ha chiesto ai comuni di adottare apposite ordinanze per vietare le sigarette in riva al mare

28 giugno 2019 | 17:01
di Gabriele Ancona
Con la recente new entry di Pesaro, a oggi le località off limits sono 21. Il divieto si estende sia alle spiagge libere sia agli stabilimenti, dove però c’è la possibilità di allestire aree dedicate, delle “riserve” per fumatori, lontane da tutto, da riva e bagnanti, e dotate di contenitori raccogli mozziconi.

Scene come queste sarà sempre più difficile vederne in spiaggia

Per gli incivili a oltranza le sanzioni possono essere molto salate, con il rischio di prendere multe fino a 500 euro, in aggiunta alla figuraccia di essere beccati. E dire che, fatto salvo il rispetto dei vicini non fumatori, sarebbe bastato poco per evitare la mannaia dei Comuni. Senza occultare i mozziconi sotto la sabbia o tra le pieghe degli scogli la vita avrebbe potuto scorrere nel rispetto di persone e ambiente.

Ma il senso civico non è “urbi et orbi” e si è dovuto cominciare a stringere la cinghia. Sul piatto della bilancia anche il fatto che il fumo passivo all’aperto, e in certe condizioni, come ha rilevato una ricerca dell’Istituto nazionale dei Tumori, può superare quello che si registra in una zona a elevato traffico di auto. Tematiche e urgenze che hanno spinto il Codacons a lanciare un appello al ministero dell’Ambiente.

L'associazione per la difesa dei diritti dei consumatori è sul piede di guerra ad ampio raggio, pronta a chiedere ai prefetti di "ordinare alle amministrazioni comunali l'adozione di apposite ordinanze tese a stabilire divieti di fumo e di abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza". In assenza di misure idonee Codacons non si farà problemi a denunciare “i Comuni per concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale".

Anche perché con le no smoking beach a macchia di leopardo si vengono a creare disparità di trattamento tra cittadini e confusione dal punto di vista economico. Prendiamo per esempio la frequentatissima Emilia Romagna: si potrebbero verificare migrazioni di fumatori da un Comune a un altro. Ipotesi fantasiosa, ma da non sottovalutare. La legge dovrebbe essere uguale non solo per tutti, ma ovunque. Una normativa di questa portata, in una nazione circondata dal mare, dovrebbe avere un peso nazionale più che locale.

Questi i Comuni dove il fumo è vietato: Bibione (Veneto), Lerici, Sanremo, Savona (Liguria), Ravenna e Rimini (Emilia Romagna), Pesaro, San Benedetto del Tronto, Sirolo (Marche), Alba Adriatica (Abruzzo), Anzio, Ladispoli, Ponza (Lazio), Manduria, Porto Cesareo (Puglia), Olbia, Sassari, Stintino (Sardegna), Capaci, Lampedusa e Linosa (Sicilia).

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Alberto Lupini


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