La guerra in corso tra Ucraina e Russia ha riacceso i riflettori, tra le varie cose, anche sulla presenza degli oligarchi russi nell'economia italiana e sulle possibili conseguenze che potrebbe avere il conflitto, al momento però inimmaginabili, viste le numerose variabili in gioco. Aziende vitivinicole, ristoranti, hotel, villaggi turistici, magioni da sogno. I miliardari russi fanno affari, e che affari in Italia! Dalla Sardegna alla Toscana, dall'isola del Giglio fino sul Garda; in Franciacorta e fra le colline del Prosecco.
Vini e oligarchi, un mix storico
Il miliardario Victor Kharitonin, imprenditore del settore farmaceutico e socio di Roman Abramovich, nonché proprietario del circuito del Nurburgring in Germania, possiede il 95% della cantina Monzio Compagnoni di Adro. Di recente sarebbe entrato anche nella "Cornaletto", sempre di Adro. Le magnifiche colline del Prosecco, patrimonio Unesco, sono state scelte per i suoi investimenti da un altro miliardario: Vasily Dragan, re degli spumanti. In Toscana invece, a Bolgheri, vigneti e una cantina sono entrati nel mirino di Konstantin Nikolaev.
Ville a hotel di lusso
Dai vini alle ville - secondo il "Corriere della Sera" - l'impero dei super ricchi russi si estende, ad esempio al Grand Hotel Villa Feltrinelli sul lago di Garda, che ospitò anche Benito Mussolini. Sulla Costa Smeralda, i fratelli ceceni Musa e Mavlit Bazhaev hanno acquistato, il Forte Resort Village a Santa Margherita di Pula.
Guerra e futuro: cosa accadrà?
Il senso degli affari non manca certo ai miliardari russi. Si tratta di capire adesso cosa succederà a tutte queste proprietà alla luce delle ulteriori sanzioni (altre sono in vigore dal 2014) annunciate dall'Unione Europea nei confronti di Vladimir Putin, dopo aver scatenato la guerra contro l'Ucraina. Intanto è notizia recente che Abramovich (possiede una fortuna di "soli" 12 miliardi di euro) è stato chiamato a far da mediatore e a facilitare i colloqui di pace fra le parti in causa.