Non che sia una novità, sia chiaro, ma da qualche tempo, vista la pandemia e il suo impatto su ristorazione e turismo, il tema era passato in secondo piano. Ora, che all'orizzonte sembra esserci la tanto attesa ripartenza e una fase di crescita economica, è tornato in maniera prepotente. Di cosa stiamo parlando? Della piaga delle recensioni false, siano esse su Tripadvisor, Google o qualsiasi altro portale.
Il dibattito si è (ri)acceso questa volta in Liguria. Il motivo? Nelle ultime settimane decine di ristoranti di Genova e del Ponente hanno dovuto fare i conti con una raffica di recensioni a "1 stella" sul più famoso motore di ricerca al mondo, Google appunto.
Non solo. Ironia della sorte, contestualmente alla valanga di commenti fake, agli stessi ristoranti è arrivata la proposta di "pacchetti" speciali per ottenere recensioni a "5 stelle", sempre su Google. Una coincidenze quanto meno curiosa...
Valanga di recensioni false sui ristoranti in Liguria
A raccontare per primo del problema è stato il Secolo XIX. L'ondata di recensioni negative è partita da Genova, per poi allargarsi al Ponente, a Ventimiglia, Sanremo, Arma di Taggia e Imperia. Il modus operandi, sempre lo stesso: recensioni a "1 stella", una raffica, scritte in inglese, spesso con evidenti errori grammaticali. Tutti dettagli che fanno pensare all'azione di bot, attivati proprio con l'obiettivo di abbattere il rating dei ristoranti. In alcuni casi citati da La Stampa, si è passati da punteggi superiori a 4,5 (il massimo è 5) a rating inferiori al 3.
Insomma, una bella mazzatta, soprattutto per chi nella reputazione online ha un importante strumento di promozione, considerando il numero di turisti stranieri che si appresta ad affollare le coste liguri in vista della stagione estiva.
Pacchetti di recensioni positive: che strana coincidenza...
Per carità, potrebbe essere una coincidenza, ma contestualmente alla raffica di recensioni negativa, molti ristoranti liguri hanno ricevuto via mail offerte per "pacchetti" speciali di recensioni a "5 stelle" su Google.
Due le opzioni, la "Top della zona", 5 recensioni a 97 euro, e la "1° in classifica", 10 recensioni a 127 euro. In entrambi i casi, chi avanza la proposta garantisce che a farle siano persone reali, in modo che non vengano poi cancellate da Google o Tripadvisor, e la possibilità di disdire quando si vuole.
Le reazioni dei ristoratori
Molti dei titolari dei ristoranti coinvolti nelle false recensioni hanno deciso di reagire e denunciare, in alcuni casi appoggiati da avvocati, in altri da Confcommercio e Confesercenti e in altri casi rivolgendosi in prima persona alla Polizia Postale. C'è anche chi ne ha approfittato per fare beneficenza: il ristorante Voltalacarta di Genova per ogni recensione inventata donerà 2 euro all'Associazione malattie infantili reumatiche dell'ospedale Gaslini.
Il reato ipotizzato è la diffamazione, ma se dovesse essere stabilito un legame tra le recensioni negative e i "pacchetti" offerti ai ristoratori, potrebbe perfino trattarsi di tentata estorsione.
Regione Liguria scrive a Google
Anche le istituzioni non sono state ferme di fronte all'ondata di recensioni fake. Regione Liguria, per bocca dell'assessore al Turismo Gianni Berrino, ha spiegato di aver scritto a Google per chiedere maggiori verifiche. «È doveroso tutelare l'immagine di una categoria che ha patito a causa del Covid e che ora si vede danneggiata da azioni scorrette e fraudolente», ha evidenziato Berrino.
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Alberto Lupini
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