Polentiadi di Storo 2022, vince la classica Carbonera
Storo, la sfida per la conquista dell'ambito trofeo 2022 è stata vinta dagli Alpini di Condino. La giuria popolare ha invece premiato la polenta "macafana" di Cimego
I "Polentèr" di Bondo (Tn) non sono riusciti quest'anno a bissare il successo dell'anno scorso alle "Polentiadi" 2022 di Storo (Tn), per cui al termine dell'appassionante sfida a colpi di "trisa" sono sati costretti a consegnare l'ambito trofeo agli Alpini di Condino (Tn) che lo custodiranno gelosamente in bacheca fino all'autunno prossimo.
Sette piatti in concorso
Sfida appassionante dicevamo che ha richiamato nel capoluogo della Valle del Chiese la folla delle grandi occasioni: oltre 5 mila persone che, baciate da una splendida giornata di sole, hanno degustato i sette piatti in concorso: dalla polenta carbonera alla polenta con le rape, dalla polenta macafana (con le erbette) alla polenta cucia, dalla polenta di patate alla polenta con le noci.
Alla singolar tenzone hanno partecipato i "Polenter" di Bondo con la Polenta e Rape, i "Polentèr" di Storo con la Polenta Carbonera, il Circo culturale di Strada con la Polenta Cucia, la Confraternita della Noce del Bleggio con la Polenta e Noci, la Pro Loco di Cimego con la Polenta Macafana, i Polentèr di Praso con la Polenta di Patate e gli Alpini di Condino con la Polenta Carbonera.
La "carbonera" premiata per la tipicità, l'equilibrio e l'amalgama degli ingredienti
Le polente sono state giudicate da due giurie: una tecnica formata da esperti e una popolare. Presidente della giuria tecnica il decano dei giornalisti enogastronomici trentini Giuseppe Casagrande che si è avvalso del giudizio dello chef Elio Tonetta, patron della Trattoria "Al Tino" di Trento, dello chef del Ristorante "Due Spade" di Trento, Simone Bordignon, dello scrittore e giornalista friulano Enzo Cattaruzzi e del manager Cristian Deflorian, direttore vendite del Pastificio Felicetti di Predazzo. La giuria popolare ha espresso le proprie preferenze nel tardo pomeriggio dopo aver assaggiato le varie polente in concorso.
Unanime il giudizio della giuria tecnica delle "Polentiadi" edizione 2022 che ha decretato la vittoria della polenta "carbonera" proposta dal Gruppo degli Alpini di Condino. La polenta con le rape dei "Polentèr" di Bondo (vincitrice dell'edizione 2021) ha conquistato il secondo gradino del podio. Al terzo posto si è classificata la "carbonera" dei "Polentèr" di Storo. A seguire la polenta di patate, la polenta macafana, la polenta con le noci e la polenta cucia. La giuria popolare, invece, ha decretato la vittoria della polenta "macafana" di Cimego. La giuria tecnica ha premiato la "carbonera" di Condino - si legge nella motivazione - per la tipicità, l'equilibrio e l'amalgama degli ingredienti (farina gialla di Storo, farina di grano saraceno, burro, formaggio stagionato e salamino fresco).
Grande la soddisfazione degli organizzatori
Grande la soddisfazione da parte degli organizzatori: in primis Agri '90 e la Pro Loco di Storo con il supporto del Comune di Storo, dell’Azienda per il Turismo di Madonna di Campiglio, del Bim del Chiese e di Trentino Marketing. Le autorità presenti sono state concordi nel sottolineare l’importanza di far conoscere i prodotti locali di qualità. «Questi eventi - ha detto Tullio Serafini, presidente dell'Apt Madonna di Campiglio - richiamano moltissimi ospiti anche da fuori regione ed è questa la nostra forza, ovvero permettere al nostro territorio di essere comunicato e quindi visitato da un numero importante di persone, che potranno conoscerlo attraverso le diverse peculiarità».
Anche l’Assessore Provinciale Giulia Zanotelli ha espresso l’importanza del comparto agricolo per la nostra economia. Si è complimentata con Vigilio Giovanelli per aver scommesso e creduto in un progetto che negli anni Novanta era pionieristico, vincendo e riuscendo a dare prosecuzione, oggi, ad alcune coltivazioni che sono tipiche del nostro territorio e rischiavano di scomparire.
La sfida: Valle del Chiese distretto della cerealicoltura
Di grande interesse il convegno che ha lanciato la Valle del Chiese come primo distretto della cerealicoltura della Provincia di Trento "Dalle sfide alle opportunità: i nuovi orizzonti dell'agricoltura", durante il quale è stato presentato anche il libro sui grani antichi. Tante le iniziative collaterali all’evento: 20 espositori di prodotti locali, il concorso degli spaventapasseri indetto per allestire il paese e a cui hanno aderito moltissime scuole, associazioni del paese, ma anche gruppi di bambini e ragazzi autonomi, convegni, presentazione di libri, laboratori e tanto altro ancora.
Molto soddisfatto anche Luca Comai, presidente della Pro Loco di Storo che ha ringraziato i più di 100 volontari che a vario titolo hanno partecipato all’evento, permettendone, di fatto, la realizzazione.
L'inaugurazione del nuovo mulino nella sede di Agri '90
Due i momenti istituzionali: uno il sabato in apertura dei convegni e dell’inaugurazione del nuovo mulino, presso la sede di Agri '90 con la presenza di Nicola Zontini, sindaco di Storo, Vigilio Giovanelli, presidente della cooperativa Agri 90, Giulia Zanotelli, Assessore all’Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni, Assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo, Lorenzo Ossana Assessore Regionale, il presidente della cooperazione trentina Roberto Simoni, Massimo Valenti in rappresentanza dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio e Luca Comai presidente della Pro Loco di Storo.
Domenica, invece, si è tenuta la vera e propria inaugurazione della settima edizione del Festival della Polenta con la gara delle "Polentiadi" alla presenza del sindaco Nicola Zontini, del presidente della Pro Loco di Storo Luca Comai, di Vigilio Giovanelli, presidente della cooperativa Agri '90 e vera anima dell’evento, del rappresentante del Bim del Chiese Andrea Amistadi, del presidente dell’Azienda per il Turismo Tullio Serafini, della presidentessa della Federazione delle Pro Loco Monica Viola, dei consiglieri provinciali Vanessa Masè e Alex Marini, del presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Walter Ferrazza e del Questore Vicario Luigi di Ruscio.
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Alberto Lupini