Con pochi aiuti e con lo stop agli eventi internazionali: il consorzio Pavia Export chiude dopo 47 anni

La rete dei consorzi italiani aveva chiesto sostegni al governo per 15 milioni di euro, ma le risorse stanziate sono state molte meno. Decisione presa per non gravare sulle imprese

19 gennaio 2021 | 10:02
di Stefano Calvi
Il 31 dicembre scorso «verrà ricordato non solo come la fine di un anno terribile per tutti, ma anche come la fine di una piacevole esperienza durata quasi 47 anni riassunta nel consorzio Pavia Export». Con queste parole il presidente Carlo Bottarelli annuncia la chiusura del capitolo consorzio a causa della drammatica situazione economica.


Cancellati tutti gli eventi organizzati per il 2020 e per il 2021

Un consorzio presente da quasi mezzo secolo
La crisi causata dal Coronavirus ha dato il colpo di grazia a Pavia Export, il consorzio che promuoveva l'internazionalizzazione delle aziende pavesi. Dopo le avvisaglie dei mesi scorsi è arrivata la parola fine per un ente attivo da quasi mezzo secolo.

Troppo pochi gli aiuti stanziati
La rete dei consorzi italiani aveva chiesto aiuti economici al governo per 15 milioni di euro, ma le risorse stanziate sono state molte meno e con l'attività fieristica praticamente ferma l'impatto della crisi è diventato insostenibile.

«Abbiamo consultato le nostre aziende associate in un'assemblea straordinaria dicendo loro che nonostante tutti gli ultimi sforzi e soprattutto i solleciti, iniziati nel 2019 e continuati nel 2020 nei confronti dei vari organi competenti o Ministeri, non sono arrivate concretamente disponibilità per un riconoscimento dell'attività svolta» ha detto il direttore Bottarelli durante la conferenza stampa.

A complicare il tutto lo stop a fiere ed eventi
Ovviamente la situazione mondiale non ha certo giovato al futuro di questa realtà associativa. Oltre all’attivitàpromozionale” in senso stretto, Pavia Export ha svolto un’importante attività di informazione a favore delle piccole medie imprese consorziate che si affacciano sui mercati esteri o che vogliono consolidarvi la loro presenza, anche tramite servizi di consulenza personalizzati sull’import/export e appositi corsi di formazione/aggiornamento in materia di commercio internazionale, attivandosi, di volta in volta, con nuovi servizi ed iniziative per soddisfare le loro particolari esigenze.


Carlo Bottarelli

Decisione per non pesare sulle aziende
In una situazione così compromessa come quella economica, non solo all'interno dei confini geografici italiani, i vertici del consorzio hanno dovuto tirare la somma di un progetto che continuava da quasi cinquant'anni. «In un momento in cui le attività all'estero sono difficili da fare, dal momento in cui i prossimi tempi saranno sicuramente difficili, stiamo già assistendo in questo periodo al rimando di tutte le manifestazioni previste nei prossimi mesi, almeno fino a giugno, abbiamo ritenuto opportuno, venendo clamorosamente meno risorse e disponibilità economiche per l'associazionismo, di fare questo doloroso passo. Difficile ma inevitabile - spiega il presidente Bottarelli - Non ci sentivamo di andare a chiedere ad aziende già pesantemente provate, perché le nostre sono piccole imprese, un ulteriore sforzo per andare a sostenere il consorzio».

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Alberto Lupini


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