Poca frutta e poca verdura Italiani a tavola abituati male
Secondo uno studio dell’Osservatorio Grana Padano i giovani ne consumerebbero poco più della metà delle dosi consigliate. Così però viene meno il potere preventivo di frutti e ortaggi rispetto ai malanni di stagione
27 gennaio 2020 | 17:33
Da una parte la crescita esponenziale, almeno fino a qualche mese fa, del numero di coloro che abbandonano la carne per una dieta vegetariana o vegana; dall’altra i numeri di una ricerca, secondo cui i giovani italiano mangiano poco più della metà della verdura quotidiana consigliata.
Lo studio è dell'Osservatorio Grana Padano che ha valutato le abitudini alimentari di 5.500 italiani al fine di fornire i consigli per migliorare le difese immunitarie e difendersi dall'influenza. Ebbene, secondo la ricerca, gli adulti mangerebbero l'80% delle quantità di frutta e verdura, mentre i giovani si fermerebbero a meno del 60%: in tutti e due i casi si mangiano meno verdure di quante ne servirebbero per un'equilibrata alimentazione protettiva.
Secondo l’Osservatorio Grana Padana, dunque, lo stile alimentare adottato dagli italiani non aiuterebbe a fermare i virus influenzali e a migliorare i sintomi dell'influenza, visto che non si mangia la giusta quantità di frutta e verdura: i giovani (anni 14-18) mangiano meno verdura rispetto agli adulti (anni 18-70) e mediamente consumano, tra verdura cotta e cruda, 217 grammi, gli adulti ne assumono 328 grammi. «Entrambe le quantità - spiega una nota - non sono sufficienti, secondo quanto raccomandano le linee guida della Sinu (Società Italiana di Nutrizione Umana) che consiglia 400 grammi di verdura al giorno in maggioranza cruda (mediamente 2 porzioni da 200 g cadauna tra cotta e cruda, come pomodori, sedano, finocchi, carote, ma anche zucchine, melanzane, carciofi)».
Per quel che riguarda la frutta, la ricerca rileva come i ragazzi ne consumino in media 63 g, cioè meno di un'arancia al giorno, e non superano i 200 g totali quotidiani, a dispetto dei 450 g consigliati dalla Sinu. Gli adulti, invece, arrivano a 290 g di frutta al giorno.
C'è poca frutta sulle tavole degli italiani
Lo studio è dell'Osservatorio Grana Padano che ha valutato le abitudini alimentari di 5.500 italiani al fine di fornire i consigli per migliorare le difese immunitarie e difendersi dall'influenza. Ebbene, secondo la ricerca, gli adulti mangerebbero l'80% delle quantità di frutta e verdura, mentre i giovani si fermerebbero a meno del 60%: in tutti e due i casi si mangiano meno verdure di quante ne servirebbero per un'equilibrata alimentazione protettiva.
Secondo l’Osservatorio Grana Padana, dunque, lo stile alimentare adottato dagli italiani non aiuterebbe a fermare i virus influenzali e a migliorare i sintomi dell'influenza, visto che non si mangia la giusta quantità di frutta e verdura: i giovani (anni 14-18) mangiano meno verdura rispetto agli adulti (anni 18-70) e mediamente consumano, tra verdura cotta e cruda, 217 grammi, gli adulti ne assumono 328 grammi. «Entrambe le quantità - spiega una nota - non sono sufficienti, secondo quanto raccomandano le linee guida della Sinu (Società Italiana di Nutrizione Umana) che consiglia 400 grammi di verdura al giorno in maggioranza cruda (mediamente 2 porzioni da 200 g cadauna tra cotta e cruda, come pomodori, sedano, finocchi, carote, ma anche zucchine, melanzane, carciofi)».
Per quel che riguarda la frutta, la ricerca rileva come i ragazzi ne consumino in media 63 g, cioè meno di un'arancia al giorno, e non superano i 200 g totali quotidiani, a dispetto dei 450 g consigliati dalla Sinu. Gli adulti, invece, arrivano a 290 g di frutta al giorno.
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Alberto Lupini
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