Per cibo e turismo c'è l'impegno del Governo Meloni, ma bisogna fare di più
Formazione, contratti di lavoro, fiscalità e promozione sono finalmente ai primi posti nell’agenda del Governo, ma ora servono anche provvedimenti e riforme urgenti, in particolare per far fronte alla carenza di personale
Cibo italiano e attenzione al turismo ai primi posti. Fra le molte scelte del Governo Meloni, quelle che riguardano il nostro mondo sembrano le più chiare e decise. Certo ci possono essere anche delle scivolate, come il liceo del made in Italy che vorrebbe promuovere il Paese rinunciando a un po’ di lingue straniere, ma è indubbio che la strada scelta è quella di recuperare il tempo perduto e puntare su un comparto che rappresenta quasi un quarto del Pil italiano.
Oltre alle dichiarazioni di principio, serviranno ora provvedimenti e riforme urgenti, ma va dato atto che formazione, contratti di lavoro, fiscalità e promozione sono finalmente ai primi posti nell’agenda del Governo e sono affidati a tre dei Ministri in assoluto più “vicini” alla premier (Lollobrigida, Urso e Santanchè). Come dire che su questi temi Giorgia Meloni si gioca una credibilità di non poco conto.
La strategia coinvolge tutto il mondo dell’enogastronomia e dell’accoglienza
Magari ci sarà anche da aggiustare qualcosa, tenendo conto degli orientamenti degli altri Paesi europei (pensiamo solo al nostro no agli insetti o alla carne sintetica), ma di sicuro la strategia è chiara e coinvolge tutto il mondo dell’enogastronomia e dell’accoglienza. Basti pensare alla massiccia presenza al Vinitaly di moltissimi esponenti del Governo, a partire dal Presidente del consiglio. Un record che fa il paio con l’importante successo riscontrato dai molti espositori che sembrano avere accantonato la crisi per la pandemia, riaprendo nuove prospettive di crescita anche al nostro vino.
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Il valore e l’entusiasmo che anima il mondo dell’Horeca e dell’enogastronomia
A ben guardare, l’ottimismo emerso a Vinitaly è un po' una conferma di quanto avevamo potuto constatare nelle settimane precedenti durante il nostro sondaggio sul Personaggio dell’anno. Al di là di quanti hanno meritatamente vinto, abbiamo percepito ancora una volta il valore e l’entusiasmo che anima il mondo dell’Horeca e dell’enogastronomia.
In tanti si riconoscono nei suoi protagonisti, più o meno noti, perché tutti sono interpreti di quello “stile di vita” italiano che torna ad essere ricercato dai turisti di tutto il mondo (salvo i russi che restano confinati a casa loro per le scellerate scelte dello zar Putin).
È necessario intervenire sulla mancanza di personale
Una delle urgenze che restano sul tappeto, per ora senza una risposta adeguata, è quella della mancanza di personale per hotel, bar e ristoranti. Se non si attivano urgentemente meccanismi in grado di rendere “interessante” tornare a lavorare nel turismo (dagli stipendi ai turni di lavoro e la formazione), tutte le attuali tendenze positive rischiano però di essere vanificate. Già l’estate scorsa per un vero miracolo la stagione si è salvata. Ma quest’anno le prenotazioni sono ancora di più e gli addetti non sono cresciuti…
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Alberto Lupini