Un omaggio ad Arturo Filippini: cena-spettacolo al ristorante Alfredo
Le sale Liberty del ristorante "Alfredo" a Treviso ospiteranno il 18 settembre la cena-spettacolo "Non Sens in Salsa Piccante", un omaggio al celebre ristoratore Arturo Filippini, fondatore dei Toulà
Le suggestive sale in stile Liberty del ristorante "Alfredo" di Treviso mercoledì 18 settembre si trasformeranno in un singolare palcoscenico, per ricordare un grande personaggio della cucina trevigiana e nazionale: il mitico Arturo Filippini, ristoratore di fama internazionale, scomparso nel 2020. I figli Nicola e Martina, che hanno preso in mano la conduzione del locale di via Collalto, icona gastronomica dal 1961 della Marca Trevigiana, anche quest’anno renderanno omaggio alla memoria del loro illustre padre rinnovando l’evento speciale che coniuga l’arte della cucina d'autore con l’arte teatrale.
"Non Sens in Salsa Piccante": la cena-spettacolo in onore di Arturo Filippini
Ideata quattro anni fa in ricordo dell’amico Arturo dalla regista Giovanna Cordova, direttrice artistica dell’associazione Tema Cultura, l’iniziativa ha raccolto largo consenso fin dalla prima edizione, con il convivio che nel settembre del 2020 fu allestito in strada, nella cornice notturna di via Collalto. Invece il 18 settembre (con inizio alle ore 20) l’evento si svolgerà all’interno del ristorante che fu il regno di Arturo Filippini per oltre cinquant'anni. "Non sens in salsa piccante" è il titolo della cena-spettacolo che inaugura il "Teatro da Alfredo".
«L’idea è quella di dar vita a delle serate culturali all’interno dello storico locale, per offrire qualche cosa che vada oltre la cena, riproponendo Alfredo come un luogo dove si fa e si incontra cultura», ha commentato la figlia Martina Filippini presentando l'evento. «È da qualche anno che lavoriamo in questo senso - ha aggiunto - collaborando con Tema Cultura, nell’ambito del Festival Mythos, al cosiddetto "Terzo tempo", il dopo spettacolo che è diventato ormai un appuntamento di rito, in cui gli artisti che si sono esibiti al Teatro Mario Del Monaco, incontrano il pubblico davanti ad un buon piatto e ad un calice di Prosecco. Con l’iniziativa "Teatro da Alfredo", si aggiunge un tassello in più, creando degli appuntamenti ricorrenti nel corso dell’anno. È questo il nostro modo di fare e restituire cultura alla nostra città».
"Non Sens in Salsa Piccante": tra musica e menu
I testi di "Non sens in salsa piccante", firmati da Giovanna Cordova, ricreano le surreali atmosfere del teatro dell’assurdo, con le esilaranti interpretazioni dei giovani attori di Tema Accademy, talentuosi allievi della scuola di teatro di Tema Cultura. Anche la musica arricchirà la serata, grazie alla soffusa colonna sonora eseguita dalla eclettica voce di Eleonora Biasin, Attilio Pisarri (chitarra) e Giacomo Berlese (sax). Mentre attori e musicisti daranno prova della propria arte, in sala verrà servito agli ospiti un originale menu d’ispirazione fusion, che coniuga la tradizione veneta con i piatti della cucina francese, giapponese, greca e peruviana.
Quando Arturo Filippini creò con Alfredo Beltrame la catena dei Toulà
Arturo Filippini fu una delle colonne portanti non solo della ristorazione trevigiana. Originario dell'Oltreoò pavese, agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso fondò con Alfredo Beltrame la catena dei Toulà (il primo fu quello di Cortina d'Ampezzo: la parola "toulà" significa fienile in ladino). Un personaggio che ha fatto conoscere le eccellenze enogastronomiche del made in Italy in tutto il mondo. Un nome che è diventato sinonimo di alta ristorazione. Un marchio che, con i suoi ristoranti, ha rappresentato l'impegno di una vita, da quando era l’allievo prediletto di Alfredo Beltrame fino agli ultimi giorni quando l’emergenza sanitaria del Coronavirus lo ha allontanato dal suo posto all’ingresso del locale trevigiano e poi strappato all'affetto della moglie e dei suoi quattro figli.
"Non Sens in Salsa Piccante”: i ricordi delle serate di una volta
Ho ricordi bellissimi e nostalgici di Arturo Filippini e dei suoi ristoranti. Non mancava giorno, ai tempi della mia direzione della rivista mitteleuropea, in italiano e tedesco, Papageno (la redazione era a Treviso, in Viale della Repubblica) che non mi recassi in centro da Arturo, in via Collalto, per un veloce saluto o per un aperitivo. Quanti pranzi e cene (istituzionali e non) con l'amico editore Annibale Toffolo, con Luigi Allievi, con Carlo Mocci e con altri colleghi giornalisti. Ricordo anche le amichevoli dispute sulle nuove tendenze della ristorazione moderna.
Ricordo soprattutto i suoi piatti. Ne cito alcuni: i mitici "Pierini" (toast caldi) alla Alfredo; le altrettanto mitiche fettuccine bianche insaporite con burro di malga e Parmigiano; i tagliolini verdi gratinati; la pasta e fagioli; i carciofi della laguna veneziana marinati; il risotto con il radicchio tardivo di Treviso e il blu del Moncenisio. Ma di lui, dopo la sua dolorosa dipartita, ricordo il sorriso, la simpatia, la cordialità, la signorilità e - ça va sans dire - la sua straordinaria professionalità che è stata e sarà sempre un punto di riferimento anche per le generazioni future di ristoratori.
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Alberto Lupini