Adesso non si scherza più! È iniziato il conto alla rovescia e non c'è più tempo da perdere in vista delle Olimpiadi invernali 2026: Milano e Cortina, Lombardia e Veneto, devono correre. E tanto!
Olimpiadi: Milano e Cortina, ora tocca a voi!
Con l'arrivo da Pechino, dove si sono svolti i giochi 2022, a Malpensa della bandiera olimpica, le due Regioni hanno poco meno di quattro anni per realizzare le infrastrutture e gli impianti sportivi (su tutti, a Milano il nuovo PalaItalia, il palazzo del ghiaccio, e a Cortina il tunnel pedonale, che metterà in connessione la funivia del Faloria, nel piazzale della stazione, con la nuova cabinovia diretta a Socrepes) indispensabili per accogliere gli atleti e, soprattutto, due milioni di turisti e appassionati degli sport invernali.
Le parole di Attilio Fontana sulle Olimpiadi
«Da oggi - ha detto il presidente lombardo Attilio Fontana sventolando a Malpensa la Bandiera dei Cinque cerchi - abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso, perciò dobbiamo lavorare sodo per centrare un traguardo storico. Sono sicuro che riusciremo a fare una grande Olimpiade: sarà anche una Olimpiade nuova, che si svolgerà su due siti diversi e sostenibili. Un'occasione unica dunque, per Lombardia e Veneto, per mostrare quanto siamo efficienti insieme e appassionati di sport e delle nostre terre».
Poi il monito e l'appello a realizzare tutte le opere (sperando che arrivino anche i finanziamenti) necessarie e fondamentali per le competizioni e per il collegamento dei territori: «Quel che resterà - ha concluso Fontana - saranno proprio le infrastrutture, una legacy fisica indispensabile e importante, in un'ottica di sviluppo turistico delle nostre Regioni».
Il sindaco Sala: «Enorme responsabilità e opportunità»
Anche il sindaco di Milano e della Città metropolitana Giuseppe Sala si è espresso sul passaggio di consegne e sulle Olimpiadi 2026 che ha definito «un'enorme responsabilità ma anche una grandissima opportunità».