No false recensioni su TripAdvisor Basta a certificati e pallini comprati

25 maggio 2015 | 14:43
La multa dell’Authority non è bastata. E nemmeno le tante polemiche e lamentele soprattutto da parte di ristoratori e albergatori. TripAdvisor non ha ancora messo in atto provvedimenti concreti per contrastare il fenomeno dell’anonimato sul web, delle false recensioni e del mercato nero dei giudizi positivi (o negativi) comprati. Negli ultimi anni Italia a Tavola ha sempre segnalato i casi di scorrettezza e di imbrogli vari, proponendo interventi correttivi a vantaggio di tutti. Per tutti l'utilizzo della ricevuta come prova dell'avvenuta consumazione. Ora anche Striscia la notizia si è occupata della questione con un servizio in cui si mostrava nel dettaglio come si possono tranquillamente acquistare recensioni positive e guadagnare “pallini verdi”... e l'indignazione degli operatori è salita alle stelle.


Italia a Tavola, su richiesta di molti ristoratori e albergatori, ha quindi deciso di scendere in campo dando un contributo per sostenere le ragioni della maggior parte degli operatori (onesti), proponendo un modo civile per dire basta a questo sistema sempre più inattendibile e dannoso tanto per i gestori (spesso vittime di imbrogli), quanto per i clienti (che ormai non sanno più se credere o meno ai giudizi).

La nostra sarà più che mai una campagna contro le false recensioni e i giudizi taroccati in cui i gestori dei locali si impegnano pubblicamente a non comprare alcun giudizio, positivo o negativo che sia, rinunciando al tempo stesso ad esporre i "certificati di eccellenza" o di segnalazione da parte di TripAdvisor. Un modo per segnalare che in quel locale non si imbroglia sui giudizi e si bada alla soddisfazione del cliente e non alle taroccate classifiche di TripAdvisor. Una modalità per segnalare uno stato di orgoglio e di dignità da parte di professionisti che da troppo tempo subiscono i ricatti di tutto il marcio che si è creato attorno a TripAdvisor, colpevole di non fare nulla per eliminarlo.

Abbiamo quindi realizzato un semplice cartello che il gestore di un ristorante o albergo può da subito affiggere all’ingresso o all’interno del proprio locale (CLICCA QUI per scaricarlo in formato PDF). Per utilizzare questa vetrofania si deve contestualmemnte eliminare il “certificato di eccellenza” rilasciato dal portale americano, con tanto di “pallini verdi”. Questo certificato ha infatti ormai l’unico effetto di generare il sospetto che quell’attività abbia comprato le recensioni positive per salire in classifica. O ne abbia comprate per denigrare dei concorrenti. E questo anche perché questi certificati si ottengono con una tale facilità (bastano poche recensioni positive... che si possono comprare) che non hanno più alcun valore e hanno il solo risultato di mettere sullo stesso piano chi è onesto e punta alla qualità e chi invece bara al gioco.

Il cartello si potrà utilizzare per il momento come una vetrofania provvisoria (in attesa di ricevere quella definitiva), ma potrà anche essere stampata in più copie da consegnare ai clienti affinché, attraverso il Qr code, possano informarsi meglio sulla campagna #NoTripAdvisor per recensioni oneste, accedendo a tutti gli articoli che abbiamo pubblicato negli anni su questo tema.

È ovvio che questa presa di posizione pubblica dei gestori non avrà effetti sui comportamenti dei clienti, che potranno continuare ad esprimere liberamente le loro opinioni, sapendo però che quel locale si è impegnato pubblicamente a non comprare giudizi positivi e che ha rinunciato ad utilizzare la classifica di TripAdvisor come un attestato di merito, perché fasullo e imbarazzante.


Invitiamo i gestori che desiderano ricevere gratuitamente la vetrofania del cartello #NoTripAdvisor da applicare all’ingresso del proprio locale ad inviare una richiesta utilizzando il form qui sotto, indicando il proprio nome e cognome, il nome del locale, l'indirizzo postale e la propria mail (tutti i campi sono obbligatori).


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Alberto Lupini


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