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Ristoratore denuncia TripAdvisor Quando il marketing si fa racket

Il ristoratore vicentino Sergio Dussin ha ricevuto una lettera in cui un'agenzia gli chiedeva 3mila euro per ottenere recensioni positive. Immediatamente ha sporto denuncia. La polizia postale del Veneto sta indagando. Sostegno da Federalberghi Veneto e Associazione difesa consumatori Veneto

05 febbraio 2013 | 15:15
Ristoratore denuncia TripAdvisor
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Ristoratore denuncia TripAdvisor
Quando il marketing si fa racket

Ristoratore denuncia TripAdvisor Quando il marketing si fa racket

Il ristoratore vicentino Sergio Dussin ha ricevuto una lettera in cui un'agenzia gli chiedeva 3mila euro per ottenere recensioni positive. Immediatamente ha sporto denuncia. La polizia postale del Veneto sta indagando. Sostegno da Federalberghi Veneto e Associazione difesa consumatori Veneto

05 febbraio 2013 | 15:15
 



Dopo le innumerevoli segnalazioni riportate dalla testata “Italia a Tavola”, ecco un nuovo caso di tentata truffa legato alle recensioni online. Il ristoratore Sergio Dussin di Bassano del Grappa (Vi), noto per essere chiamato spesso in Vaticano a cucinare per Papa Benedetto XVI, ha ricevuto una lettera nella quale una fantomatica agenzia di consulenza gli chiedeva 3mila euro per ottenere 10 «recensioni genuine e scritte da potenziali veri utenti» e pubblicarle su siti come TripAdvisor. Il ristoratore è andato dritto in questura a sporgere denuncia.

La stessa proposta è arrivata anche a Federalberghi Veneto che, tramite il presidente Marco Michielli avverte che «le recensioni a pagamento sono tentativi di truffa belli e buoni». L'associazione inoltre sottolinea come i siti di recensioni siano un'arma a doppio taglio: alcuni giudizi sono sinceri e possono indirizzare la scelta, altri, negativi o fasulli, invece possono essere dettati da vendette personali o concorrenza sleale.

«C’è la vendetta dell’amante tradita, che lancia commenti di fuoco sul locale dell’ex fidanzato - racconta Michielli, secondo quanto riportato dal Corriere della sera-Veneto - e ci sono i clienti che, per ottenere sconti o deroghe ai regolamenti interni, minacciano di lasciare sul web opinioni negative. In questo mare magnum di ambiguità di internet, qualche squalo sta tentando di insinuarsi». Per questo, secondo Federalberghi, è arrivato il momento «di operare un severo controllo sul materiale web, in particolare quello riferito al settore del turismo».

Anche le associazioni dei consumatori si stanno muovendo. «Siti come TripAdvisor sono un ottimo servizio che consente di evitare di ritrovarsi ad alloggiare in una struttura sporca o a pranzare in un ristorante di scarsa qualità», ha dichiarato - sempre secondo quanto riporta il Corriere della sera - Carlo Garofolini, presidente Adico (Associazione difesa consumatori) Veneto. «Purtroppo c’è chi ne fa un uso sbagliato, andando a falsificare le recensioni magari nella speranza di guadagnare del denaro. Ma in questo modo gli utenti di internet subiscono un vero e proprio raggiro». L’associazione ha lanciato quindi un appello affinché siano segnalati i commenti sospetti: «Nessuna censura al web, ma una maggiore attenzione alla genuinità dei giudizi che riguardano hotel e ristoranti». Proprio quello che “Italia a Tavola” sostiene con forza da tempo.

La polizia postale del Veneto, intanto, ha avviato le indagini dopo aver notato qualcosa di poco chiaro sui giudizi lasciati da alcuni utenti: nei mesi scorsi sono arrivate alcune denunce firmate da imprenditori che lamentano i toni con cui i loro locali erano stati stroncati su siti web.

Un ristoratore veneziano - riporta il Corriere della sera - ha querelato per diffamazione l’anonimo che su internet aveva puntato il dito contro la presunta maleducazione dei suoi camerieri, lasciando sul sito un durissimo messaggio in lingua inglese che quindi - è la tesi dell’accusa - era stato letto da molti potenziali clienti che, dall’estero, si preparavano a trascorrere qualche giorno di vacanza in laguna. Il lavoro degli investigatori si prospetta piuttosto lungo: non è facile dimostrare che non si tratta di giudizi sinceri ma di falsità scritte con l’intento di danneggiare i locali. E nel frattempo, approfittando proprio di questa sostanziale impunità, c’è chi tenta di trasformare le recensioni in un’arma di ricatto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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14/02/2013 16:35:57
8) Basta ricatti anonimi
Leggendo ITALIA A TAVOLA ho visto la mia struttura pubblicata con le recensioni di TripAdvisor, premetto che sono un cugino di Sergio Dussin e condivido di non accettare ricatti per ottenere delle recensioni positive. Le persone che scrivono le recensioni devono essere identificate, che i giudizi siano espressi in voti o stelline, per non diffamare "per gioco" la ns. professionalità.
ALFEO DUSSIN
ristoratore esercente
Ristorante Locanda Dussin
06/02/2013 17:53:02
7) Mettiamo le vetrofanie: TripAdvisor ? No grazie
Inutile dire che ho segnalato anch'io al Presidente Sergio Dussin la proposta indecente di acquisto delle recensioni pilotate a pagamento per salire di graduatoria. Premetto che il mio punteggio è già alto e quindi potrebbe andarmi bene così anche se un paio di recensioni pesanti nei miei confronti, alle quali ho risposto adeguatamente, sono chiare dichiarazioni di vendetta che mi hanno fatto riflettere sulla vericità e onestà degli utenti. E' sicuramente uno strumento forviante che spesso nasconde nell'anonimato personaggi insoddisfatti e maleducati, arrabbiati con la vita e col proprio vicino di casa insomma, mine vaganti.
Io ho staccato dalla mia vetrina la vetrofania di "ristorante consigliato da Tripadvisor" e ho pensato di suggerire ai miei Colleghi del Gruppo Ristoratori Bassanesi di attaccare alle loro vetrine una vetrofania con il logo di Tripadvisor sotto il simbolo del divieto e con scritto "Tripadvisor? No grazie! - Ristorante dissociato".
Oltre a questo avrei suggerito di appendere in bella vista con una gigantografia il testo della famosa mail dove ci propongono di pagare da 500 a 3000 euro le recensioni per sentirci dei Vissani, sia chiaro con rispetto per il Maestro. Colleghi e simpatizzanti uniamoci affinchè certe indecenze abbiamo fine, lavorare è già una bella crosta per tutti, non abbiamo certo bisogno di essere mortificati anche da questi "personaggi" che stanno giocando con internet come dei bambini alla vista di un nuovo giocattolo.
Stimerò Tripadvisor e simili solo quando il rencensore pubblicherà anche i suoi dati anagrafici e non un nickname anonimo con documenti che attestino la vericità del commento. Esprimere un giudizio è giusto, usare l'educazione e il rispetto è altrettanto doveroso. Fiorenzo Zanon - Ristorante Bauto di Bassano del Grappa
Zanon Fiorenzo
Chef/patron
Ristorante Bauto dal 1917
06/02/2013 10:16:46
6) Anche Booking si presta ai ricatti e ci ha bloccato le prenotazioni dopo un diverbio con un cliente
Purtroppo anche booking.com non è immune da questo problema, abbiamo avuto un diverbio con loro in tal senso e ci hanno bloccato le prenotazioni. Avevamo raggiunto un ottima media, ma purtroppo un cliente anonimo ci ha denigrato completamente in maniera negativa, facendoci abbassare la media immediatamente e non era la prima volta. Siamo riusciti a scoprire chi era, ma lui, alla faccia della privacy, ci ha risposto che può scrivere ciò che vuole sul web. Ci siamo opposti anche con minacce per la falsità e lui si è rivolto direttamente a booking i quali ci hanno intimato che noi non possiamo "disturbare" i clienti e che il contratto prescrive la possibilità in tal senso. Sinceramente non sappiamo come comportarci, perché così abbiamo le mani legate.
SERAFINI DIEGO
ESERCENTE
ALBERGO RESIDENCE DOGANA VECCHIA
06/02/2013 10:13:27
5) Ls soluzione? Utenti registrati e giudizi sintetici (tipo stelline)
semplicissimo, basterebbe eliminare il giudizio scritto dal recensore, in tal modo si evita la diffamazione o altro, sostituendo soltanto con delle semplici stelline da 1 a 5 tipo: soddisfazione, pulizia, qualità, servizi, ecc. il tutto registrandosi con i tutti i dati personali ed il codice fiscale, e mail per il diritto di replica e a quel punto tutto diventa più serio.
Cardinale Tony
albergatore
hotel la playa blanca
06/02/2013 10:03:02
4) Grazie a TripAdvisor i clienti ti ricattano
i siti tipo tripadviser possono solo danneggiare i gestori.infatti mediamente si è sempre più tentati a fare giudizi negativi che positivi:chi ritiene di aver ricevuto un cattivo servizio à più motivato di chi ha invece ricevuto un servizio buono e molto di più rispetto a chi ha icevuto un trattamento che ritiene semplicemente sufficiente.in particolare i clienti che avanzano pretese,che vengono ridimensionate dai gestori, si vendicano. addirittura. ci sono clienti che già alla prenotazione richiedono trattamenti perticolari pena il giudizio negativo
cerase francesco
albeergatore
albefo solcalante
06/02/2013 10:02:13
3) Buon lavoro
buon lavoro!!
Pelle Alfredo
giornalista
06/02/2013 10:00:31
2) Anch'io ho ricevuto la proposta per pagare le recensioni su TripAdvisor
Ho ricevuto anch'io la mail che prometteva dietro pagamento di € 500 una recensione positiva, fanno anche il pacchetto 10 recensioni 3000€... Ovviamente l'ho cestinata, ero già diffidente di Tripadvisor et simila ma ora lo sono ancor di più e per questo non ho mai inserito il mio hotel sul loro sito. La soluzione del problema è semplice, far inserire al recensore in modo obbligatorio nome, cognome e mail e poi a monte qualcuno che controlli al veridicità dei commenti...ovviamente ciò non succede perché c'è qualcuno che non guadagnerebbe più... Mi dispiace solo di aver cestinato la mail della loro "proposta" altrimenti l'avrei riportata...
Tufano Vincenzo

05/02/2013 19:31:47
1) Basterebbe controllare se i giudizi sono veritieri
E' assurdo che anche i giudizi sui ristoranti e gli alberghi debba essere sfalsato da queste truffe... Basterebbe che i gestori di siti come Expedia o TripAdvisor etc. etc. deleghino dei loro incaricati a verificare la bontà dei luoghi da loro proposti, come del resto fanno le guide Michelin , Gambero Rosso etc. etc.. Saluti e complimenti per il Vostro blog.
Uova Al Tegamino



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