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Nel nostro mensile (edizione digitale) i consigli per riaprire in sicurezza

Edizione speciale della rivista mensile in versione digitale con lo SPECIALE COVID-19 #ANDRATUTTOBENE per sapere come affrontare la riapertura della Fase 2. Nessuna soluzione miracolosa, ma buon senso per illustrare interventi e scenari che solo con grinta e determinazione si possono affrontare.

di Alberto Lupini
direttore
 
21 aprile 2020 | 21:30

Nel nostro mensile (edizione digitale) i consigli per riaprire in sicurezza

Edizione speciale della rivista mensile in versione digitale con lo SPECIALE COVID-19 #ANDRATUTTOBENE per sapere come affrontare la riapertura della Fase 2. Nessuna soluzione miracolosa, ma buon senso per illustrare interventi e scenari che solo con grinta e determinazione si possono affrontare.

di Alberto Lupini
direttore
21 aprile 2020 | 21:30
 

Abbiamo una certezza: c’è un mondo di professionisti, dai cuochi ai sommelier, dai pasticceri ai barman, dai pizzaioli ai maître, dai manager d’hotel ai camerieri, che sta pagando duramente questa “fermata” obbligatoria, ma che vuole tornare al più presto in pista per riaffermare il valore dello stile di vita italiano a tavola e in hotel. Operatori che vogliono essere ambasciatori delle nostre tradizioni e della nostra cultura, nonché la prima linea per la valorizzazione di tutta la filiera agroalimentare. Un mondo che, oggi più che mai, pur nelle mille difficoltà che ci sono, Italia a Tavola vuole continuare a rappresentare fino in fondo.

Nel nostro mensile (edizione digitale) i consigli per riaprire in sicurezza

Come testata leader di questo comparto avevamo un dovere verso i nostri lettori-amici: tenerli aggiornati su ciò che succedeva giorno dopo giorno. Anche noi come giornale siano stati travolti dalla crisi fin dai primi giorni della pandemia, ma da subito ci siamo imposti di lottare con ancor più decisione. Abbiamo rafforzato tutta la nostra informazione quotidiana online, tanto che le visualizzazioni si sono impennate. Fin dall'inizio avevamo deciso di dedicare ancora più spazio ed energie per seguire tutto ciò che può riguardare il "nostro mondo", anche se temporaneamente fermo, rafforzando il collegamento fra i produttori, gli operatori dell’Horeca e i consumatori. Del resto quella è la nostra mission da sempre.

Le difficoltà materiali per la stampa in tipografia e, soprattutto, la mancanza di garanzie di consegna da parte delle poste, ci avevano impedito di uscire con la nostra rivista cartacea di marzo. Per aprile abbiamo quindi deciso di uscire con unedizione speciale della rivista mensile in versione digitale di 252 pagine che, in modo straordinario, verrà distribuita ad un’enorme platea di lettori utilizzando tutte le opportunità offerte oggi dai social. In questo numero, oltre ad aggiornare sulle novità di molte aziende che si sono riorganizzate in questa fase di quarantena, facciamo il punto sulla riapertura degli esercizi pubblici e degli hotel con lo SPECIALE COVID-19 #ANDRATUTTOBENE. Non proponiamo soluzioni miracolose. Con buon senso abbiamo indicato interventi e scenari che solo con grinta e determinazione si possono affrontare. Abbiamo selezionati alcuni dei servizi e delle inchieste che in parte abbiamo già pubblicato su quotidiano online ed abbiamo allegato alla rivista quella che di fatto è la prima guida ragionata per come affrontare la riapertura senza restare fermi ad un passato che per mesi non tornerà, puntando a garantire personale e clientela.

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Nel nostro mensile (edizione digitale) i consigli per riaprire in sicurezza

Ci sono cose che non piacciono (dalla riduzione dei coperti alle mascherine per il personale di sala e cucina), ma al momento sono soluzioni inevitabili. E solo chi vuole imbrogliare o fare demagogia può pensare che il mondo dell'Horeca (forse il più esposto perchè "si usa la bocca") può fare diversamente da altri. Aprire come qualcuno propone, anche se solo per la dimostrazione di una sera, è pura stupidaggine che non serve che a creare dubbi e sfiducia verso bar o ristoranti e verso le istituzioni. Per quanto ci riguarda preferiamo dire cose per qualcuno (pochi) sgradevoli, ma restare coi piedi per terra. Contineremo perciò tutti i giorni a dare il nostro contributo per aiutare a resistere e vincere questa sfida epocale. Sarà dura per tutti, nessuno si illuda, ma la qualità e il rigore saranno davvero l’elemento determinante. Noi ci siamo e saremo sempre al fianco di chi lavora nell'Horeca.

Lo stile italiano a tavola è un tratto distintivo del nostro Paese, non possiamo perderlo, sarebbe un disastro per il Paese rinunciare al comparto del turismo che, invece, dobbiamo rilanciare nell’interesse di tutti. Una cosa è certa: prima o poi, non sappiamo ancora quando, il coronavirus passerà, ma l’Italia resta. Come resteranno l’Europa e il mondo intero. Saremo magari in ginocchio e con mille problemi, ma forse potremo essere migliori se avremo imparato a guardare con un’attenzione diversa a ciò che conta realmente nella vita. Soprattutto ci sarà la voglia e volontà di ripartire. Non potrà certo essere un virus, per quanto terribile e sconosciuto, a fermare il nostro modo di vivere, che è poi il segreto del successo del nostro turismo, al di là dei pur importanti musei o monumenti storici.

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© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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