Monouso, garanzia di sicurezza per la ristorazione e il delivery
Il raggio d’azione è ampio e abbraccia sia il segmento delivery/asporto sia il ristorante. Sicurezza, praticità, estetica e design si adattano così a contenitori, shopper e tovagliati . L'usa e getta nel vissuto dei consumatori oggi significa tranquillità, una sorta di passaporto sanitario
11 luglio 2020 | 16:31
di Gabriele Ancona
La consegna a domicilio e l’asporto, nati con le pizzerie, si sono allargati alle trattorie fino a raggiungere i quartieri "alti" della ristorazione. In parallelo, dopo mesi di confinamento, la clientela ha ricominciato a uscire e consumare fuori casa. Lo sta facendo con timidezza, perché ha bisogno di essere rassicurata. Relax meritato, ma senza ansie e fantasie virologiche.
Come un contrappasso, quando si contrae un mercato se ne sviluppano altri. E in questo momento il termine “monouso” equivale a un passaporto sanitario. Il raggio d’azione è ampio e abbraccia sia il segmento delivery/asporto sia il ristorante. Igiene, praticità, estetica e design si rimodellano adattandosi a contenitori, shopper, tovagliati o salviette.
Per fotografare le dinamiche di una ripartenza “diversa” Italia a Tavola ha incontrato due specialisti del monouso e del packaging: Eurofides, che produce shopper e contenitori monouso, e Ventidue, con la sua gamma di tovagliato e tovaglioli monouso.
Eurofides ha ampliato la gamma di contenitori per la consegna a domicilio
«Nelle ultime settimane abbiamo registrato un vero e proprio boom di vendite di articoli monouso per la ristorazione», spiega Claudia Catanzaro, responsabile commerciale di Eurofides. «Durante l’emergenza Covid-19 i dati di accesso al nostro e-commerce segnavano un andamento in continua crescita per gli articoli legati al food delivery. Inizialmente abbiamo esaurito intere scorte di contenitori per il cibo da asporto, come porta panini e porta pasto. Con la successiva riapertura delle attività al pubblico il trend non si è interrotto, si è solo modificato. Adesso anche i ristoratori tradizionali stanno puntando per scelta sull’asporto e cercano contenitori e packaging in linea con l’identità del proprio locale».
«Per questo motivo - prosegue Catanzaro - abbiamo ampliato la gamma di scatole per la consegna a domicilio per un trasporto pratico e sicuro dei pasti e delle bibite. Sono realizzate con materiali sicuri per chi li usa e sostenibili per l’ambiente. Lo stesso vale per le shopper dal fondo largo. Abbiamo integrato la nostra selezione con shopper dal design più ricercato, come per esempio il modello Capri, la scelta giusta per un ristorante di pesce. Abbiamo infine registrato un aumento delle richieste di articoli personalizzati con la stampa del logo, un servizio che offriamo attraverso una semplice piattaforma online».
La linea Napko di Ventidue, prodotti biodegradabili pronti all’uso
«Ventidue, azienda specializzata nella produzione di tovaglie, tete a tete e tovaglioli monouso - racconta il direttore commerciale Mauro Littamè - propone collezioni e colori che rispondono alle più ricercate tendenze di mercato, presentando una gamma di formati e misure in grado di soddisfare tutte le esigenze della ristorazione. Nel nostro caso la filiera è ridotta al minimo. Grazie a un’organizzazione di vendita diretta, i prodotti passano dal produttore al consumatore professionale senza l’intervento di nessun intermediario».
«La qualità dei prodotti Ventidue - spiega Littamè - è riconoscibile; sono tutti realizzati grazie allo “Spunlaid”, un non-tessuto dotato di resistenza, morbidezza e capacità di assorbimento tali da permettere ai nostri articoli di eguagliare la qualità tessile con il vantaggio e la praticità del monouso. I tovagliati firmati Ventidue rispondono inoltre alle più recenti normative riguardanti la biodegradabilità e compostabilità dei materiali. Purtroppo gli effetti negativi di questa crisi sanitaria si stanno riflettendo anche sul mondo dell’Horeca; allo stato attuale un buon 30% dei ristoranti e pizzerie non sono ripartiti e altri non riapriranno per motivi fondamentalmente di natura economica. Molti albergatori, soprattutto quelli ubicati in zone turistiche, confermano che per tradizione la stagione estiva parte dalla metà di giugno, ma quest’anno molto probabilmente partirà dopo con tutti gli interrogativi possibili e immaginabili. Quelli già operativi hanno invece atteso prima il via libera al transito transregionale e in subordine la riapertura dei confini con gli altri Stati. Tutto questo porta a un rallentamento generale della filiera e si riflette direttamente anche sui volumi espressi».
«Chi gestisce strutture ricettive come un ristorante o un albergo sa molto bene che uno degli aspetti più importanti riguarda la mise en place e il tovagliato in particolare. Uno dei vantaggi del tovagliato monouso, oltre alla praticità, è l’igienicità, requisito imprescindibile di questi tempi, una garanzia fondamentale fornita da un prodotto che “solo tu” utilizzi. Nulla è più come prima, la realtà dei fatti ci impone responsabilità e il dover fare i conti con aspetti di fondo quali la sicurezza del cliente e del personale che diventano vitali. In conseguenza dell’emergenza sanitaria e della costante richiesta degli operatori Ventidue ha anticipato il lancio di nuovi articoli che ben si sposano con la nuova dimensione che ci troviamo a vivere. Nuovi formati e nuovi modelli esclusivi di tovaglie, tete a tete e tovaglioli, come per esempio il Napko o Easynapp che nascono dall’unione di un tovagliolo in spunlaid biodegradabile e la confezione singola trasparente in Pla sempre biodegradabile. L’apertura nell’alto della confezione permette il facile inserimento delle posate nel tovagliolo. Sono prodotti pronti all’uso per una ridotta manipolazione, antivento e antipolvere per una maggiore igiene. Altra proposta molto interessante messa in campo per questo ripartenza è quella dei tovaglioli Piega 1/8 con stampato il QR code del menu sul lato a vista. Una proposta semplice ma efficace che evita ulteriori costi e operazioni di sanificazione post pasto. Ricordiamoci che il cliente torna nei locali per cercare quello che ha lasciato con lo stop forzato, ma lo vuole fare in sicurezza».
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Alberto Lupini