Matrimonio: tendenze e previsioni per un 2023 con cifre da capogiro

Le nuove coppie di sposi non si accontentano e vogliono un menu di qualità, location suggestive e figure professionali specializzate, come il floral design o il wedding planner. Tutte scelte per cui sono disposti a spendere. Perchè chi sceglie di sposarsi oggi, vuole una cerimonia che sia un vero e proprio spettacolo

18 aprile 2023 | 05:00
di Emanuela T. Cavalca

L'industria dei matrimoni è ritornata a risplendere: già dall’anno scorso ha segnato un incremento di fatturato del 30% rispetto al 2019. Un comparto che ha ripreso a macinare numeri da capogiro dopo lo stop “forzato” della pandemia: nel 2019 i matrimoni in Italia sono stati 180mila, 97mila nel 2020. Numeri importanti, nonostante il numero dei matrimoni religiosi sia in calo. Durante la pandemia abbiamo visto una riduzione drastica del numero di matrimoni “italiani”: chi aveva deciso di non rinunciare, lo ha celebrato con mascherina, in formato ridotto o rimandando il ricevimento. Invece quelli “stranieri” sono stati cancellati totalmente. Il 2020 è stato l’anno nero per la wedding industry, che aveva visto crollare drasticamente il fatturato rispetto all’anno precedente. In questo periodo molte aziende hanno cercato di rinnovarsi, reiventandosi.

 

A lanciare l’allarme era stata Federmep (Feder Matrimoni ed Eventi Privati), nata in piena pandemia a maggio 2020: prima associazione di categoria nazionale che rappresenta trenta categorie, cioè tutti i professionisti e le aziende del settore indipendentemente dalla dimensione o tipologia societaria. Ne fanno parte aziende, società, liberi professionisti e associazioni già esistenti. Parliamo di un comparto frammentato, composto da una miriade di aziende: troviamo la micro impresa, come la bottega artigianale di bomboniere, di cappelli o l’agenzia per il disbrigo di pratiche burocratiche fino al gruppo che da decenni si occupa di matrimoni e ricevimenti.

 

Un comparto fatto di storie imprenditoriali che per due anni hanno dovuto fare i conti con l’emergenza Coronavirus e lo stop alle loro attività. Con la sua voce unica l’associazione ha avuto la forza di farsi sentire durante la pandemia, chiedendo aiuti al Governo per il settore. Cosa ha ottenuto? Uno stanziamento da parte del Governo Draghi di 60 milioni di euro, oltre a 20 milioni affidati alle Regioni. 

 

Matrimoni: una filiera che fattura circa 15 miliardi

Parliamo di una filiera che fattura complessivamente circa 15 miliardi, comprende ogni tipo di cerimonia, ma diventa 6 milioni se contiamo solo i matrimoni con 50mila operatori economici prevalenti (prima pandemia) coinvolti nel segmento wedding e una forza lavoro di 300mila persone impiegate stabilmente nel settore (compresi gli imprenditori), cui si aggiungono 200mila lavoratori occasionali.

La crisi dovuta al Covid ha causato la chiusura di una quota non indifferente, in particolare quelle più piccole, che non hanno retto l’urto e hanno chiuso, oppure hanno cambiato il settore (stima complessiva tra il 10% e 12%), secondo i dati di Federmep. 

La comunicazione deve essere strategica per i matrimoni

La comunicazione prima di tutto: per conoscere e farsi conoscere le aziende si muovono attraverso differenti canali, dalla fiera settoriale ai social e ai portali, come www.matrimonio.com, www.zankyou.com e www.guidasposi.com, che aggregano strutture e servizi per l’organizzazione. I portali sono nati prima all’estero, arrivati in seguito in Italia. Una sorta di vetrina, gratuita per i futuri sposi, ma che ovviamente costa agli inserzionisti, ma troviamo anche siti specializzati in alcuni segmenti, come quello per le foto o di abiti (www.photosi.com). 

 

Ovviamente le strutture importanti hanno addetti al commerciale, che, uniti a un sito aziendale coinvolgente, riescono ad avere una comunicazione di livello. E poi, si sa, anche il passa - parola, conta. Matrimonio.com vanta più di 10 anni di attività: nata dall’azienda Bodas.net, start-up spagnola fondata nel 2008, fa oggi parte dei brand del gruppo internazionale The Knot Worldwide, che opera in 16 Paesi tramite diversi domini come, ad esempio, Bodas.net (Spagna), TheKnot.com (Usa), Mariages.net (Francia), Casamentos.pt (Portogallo), Bodas.com.mx (Messico), Casamentos.com.br (Brasile) e Hitched.co.uk (Inghilterra).  Esistono diversi siti che si contendono il primato della comunicazione in questo settore, matrimonio.com è uno dei più noti in Italia.

Prendere spunto dai matrimoni Usa

I siti che aggregano diversi brand, sono nati prima negli Usa dove troviamo distanze considerevoli e può essere di grande aiuto ai futuri sposi. «Quando si parla di matrimoni gli Usa sono una fucina di idee, sia che si tratti di feste sfarzose o più intime. In Europa abbiamo adottato anche alcune tradizioni tipicamente americane come l’invio del save the date agli invitati, la presenza di damigelle o il trash the dress (sciupare l’abito per creare foto più realistiche). Non va dimenticato che il mercato dei matrimoni è molto tradizionale e ogni Paese ha le sue usanze, soprattutto in Italia - rileva Francesca Carminati, responsabile comunicazione di Matrimonio.com -  La nostra mission è aiutare le coppie a organizzare il giorno più importante della loro vita con l’aiuto dei migliori professionisti. Ci contraddistingue di avere la più grande directory di fornitori di ogni categoria che riguardi le nozze, da permettere di adattarci a qualsiasi tipo di coppia e di matrimonio. Oltre a questo, offriamo contenuti di ispirazione costantemente aggiornati in linea con le ultime tendenze e preferenze delle coppie italiane, una community all’interno della quale le coppie si possono confrontare tra di loro, un servizio di partecipazioni personalizzabili, il più ampio catalogo di abiti e altri strumenti che rendono semplice e divertente l’organizzazione come il budgeter per tenere sotto controllo i costi, il gestore dei tavoli e degli invitati, la lista degli impegni».

Le previsioni per il 2023 per il comparto matrimonio

Sulle previsioni per il 2023, interviene ancora Francesca Carminati: «Nel 2022 il settore dei matrimoni ha registrato un boom come risultato del gran numero di fidanzamenti ufficiali che hanno avuto luogo nei mesi e negli anni precedenti, ma anche a causa delle celebrazioni di nozze che sono state posticipate per la pandemia. Secondo le nostre analisi, l’andamento positivo continuerà anche nel 2023. Sarà un anno molto positivo per i matrimoni, con un aumento del 5% rispetto al 2019, l'ultimo anno di normale attività del settore prima della pandemia. Una delle principali ragioni sta nel fatto che il 2022 non sia stato in grado di assorbire pienamente tutti i matrimoni rinviati. Pertanto, quest’anno, oltre alle nuove celebrazioni, si continueranno a celebrare i matrimoni che non hanno ancora avuto luogo a causa dell’emergenza sanitaria. A questo proposito, molti professionisti hanno già l'agenda quasi piena, soprattutto per l'alta stagione da maggio a ottobre. Inoltre, gli indicatori con cui Matrimonio.com lavora a livello globale, suggeriscono che l’inflazione non influirà drasticamente sul comparto dei matrimoni. Ci si può aspettare che le coppie riducano leggermente il budget o il numero degli invitati, ma il desiderio di festeggiare rimarrà inalterato».

Organizzazione del matrimonio: viene in aiuto il wedding planner

Aiwp (Associazione itaiana wedding planner) nasce nel 2018 per aiutare i nuovi professionisti e per creare una rete di colleghi. «Il wedding planner è un professionista che aiuta le coppie a pianificare e coordinare tutti gli aspetti del matrimonio - sottolinea Clara Trama, presidente dell'Associazione itaiana wedding planner - Può includere anche la gestione del budget, la selezione dei fornitori, la progettazione dell'evento e la coordinazione logistica. I wedding planner lavorano con i futuri sposi per comprendere la visione del matrimonio, aiutano a realizzarlo gestendo i dettagli e coordinando tutti i fornitori. Inoltre spesso forniscono consigli e supporto alla coppia nella pianificazione, aiutando ad alleviare lo stress per garantire che il giorno del matrimonio si svolga senza intoppi».

 

Tendenze per quest’anno? «La sostenibilità e la consapevolezza ambientale saranno ancora al centro: le coppie per ridurre l’impatto ambientale, eviteranno materiali monouso o dannosi per l’ambiente, non solo sceglieranno cibo locale e regali di nozze sostenibili. Il cibo sarà al centro dell’attenzione - prosegue Trama - Prevedo un aumento dei food truck, bar mobili, carrelli per dolci e stazioni di cibo interattive: offrono maggiore possibilità di scelta che si adatta al budget e allo stile del matrimonio. Inoltre vedremo un aumento dell’utilizzo di torri di champagne al posto del tradizionale taglio della torta. Le coppie desiderano superare le vecchie tradizioni per creare” momenti speciali».

Il 2023 sarà l'anno della verità per il wedding

Cosa riserva il 2023 per il comparto wedding? La parola ad Anbc - Associazione nazionale banqueting e catering (Fipe). «Il 2022 è stato l’anno della ripresa, così vivace e repentina che molti di noi l’hanno definita quasi “esasperata”. Il settore, nonostante le innumerevoli difficoltà e con un cumulo di eventi dovuti alla pandemia, ha saputo riavviare i motori e con un risultato: il fatturato ha quasi raggiunto i valori del 2019, ultimo anno di riferimento di attività valida rispetto ai due “pandemici” successivi -  sottolinea Valentina Picca Bianchi, presidente Gruppo Donne Imprenditrici (Fipe) e consigliera nazionale delegata Anbc (Associazione Nazionale Banqueting e Catering ) - Due stagioni completamente segnate dalla pandemia, con aziende chiuse anche 21 mesi da decreto con erosione di capitali pur di tenerle in vita, la perdita di competenze professionali, carenza di nuovo personale da reintegrare, hanno messo a dura prova il comparto; molteplici comunque le perdite di imprese di grande valore e professionalità che non hanno avuto la forza di resistere».

 

Se il 2022 è stato l’anno della ripresa, il 2023 sarà l’anno della verità per tutta la wedding industry? «Sono certa che il 2023 sarà l’anno della verità: i numeri non saranno falsati - prosegue Valentina Picca Bianchi - Riscontriamo una grande voglia di convivialità, che lascia buon sperare unitamente a numeri di richieste di eventi con un buon ritmo costante e intenso, ma mai esasperato come quello accumulato in due stagioni. Speriamo che oltre l’anno della verità sia anche quello dell’equilibrio e che la nostra più grande risorsa - fatta da i nostri collaboratori - possa ritornare a ridare fiducia e a ritrovare concreta stabilità nel prestare opera, passione e professionalità all’intero settore».

Anche nel comparto matrimoni manca il personale

Il problema della carenza di personale si fa sentire anche nel comparto matrimoni. «Il personale? È stato il vero dramma - prosegue Picca Bianchi - molti avevano completamente cambiato comparto alla ricerca, come ho detto prima, di stabilità e sicurezza. Così noi abbiamo cercato di riconquistarlo. In questo caso come anche nelle reti di acquisto prodotti, Anbc ci ha insegnato a fare rete, collaborare e a costruire tutti insieme un’identità precisa di un settore luminoso, produttivo e che racconta tanto degli eventi più emozionati della vita delle persone».

Le mete preferite da chi sceglie di sposarsi in Italia

Gli stranieri che vengono in Italia a sposarsi cosa scelgono? «Como rimane meta principale del turismo internazionale, seguito dalla Sicilia, Firenze, Venezia, Roma ma anche la Toscana, la Costiera amalfitana e Capri restano le mete più ambite per bellezza del territorio, bontà delle materie prime e per un romanticismo all’italiana unico in tutto il mondo.» E Milano? «resta la meta preferita per lo shopping - conclude Valentina Picca Bianchi -  Nel wedding destination spesso i clienti dedicano uno dei giorni di permanenza in Italia proprio a Milano, alle vetrine fantastiche e ad uno shopping colmo di glamour e stile italiano». 

Matrimoni degli stranieri in Italia: vincono Como e Toscana

Confortano i dati sugli stranieri che scelgono il nostro Paese per sposarsi: il wedding turistico ha visto l’anno scorso oltre 11mila “sì” in Italia, ma anche molti italiani si spostano per celebrare il loro matrimonio. Vincono: Como e la Toscana I dati emergono dall'Osservatorio Destination Weddings in Italy, condotto da Centro Studi Turistici e finanziato dal Ministero del Turismo, presentati recentemente a Roma da Enit e Convention Bureau Italia. Sulla base della durata del soggiorno delle coppie e degli invitati alla cerimonia (3,3 notti in media), per il 2022 l'Osservatorio stima in 619mila gli arrivi e in oltre 2 milioni le presenze turistiche collegate al destination wedding, producendo un fatturato di 599 milioni di euro, circa l’11% in più rispetto ai livelli stimati nel 2019, ultimo anno pre-Covid. Nel 2022 è cresciuta la quota di coppie che hanno scelto di sposarsi con rito simbolico, oggi il 54,1% del totale.

 

Per il 2023 l'incremento stimato è di oltre mille eventi in più rispetto all'anno passato, con una previsione di crescita del +9,5%. «Il principale motivo che induce una coppia a scegliere di sposarsi all’estero è dato spesso da un legame speciale con una destinazione, al punto da sceglierlo come luogo perfetto per il proprio matrimonio. Un modo alternativo per vivere la meta - commenta Maria Elena Rossi, direttore marketing Enit - Quale è la meta preferita? La Toscana, con le sue bellezze paesaggistiche e artistiche, si conferma la regione italiana più richiesta dalle coppie straniere, col 21% del totale: la seguono in ordine di frequenza Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia, Lazio. Nel 2022 gli Stati Uniti sono stati il principale Paese di provenienza (29,2%) delle coppie straniere che hanno deciso di celebrare il matrimonio in Italia, ma oltre il 57% degli eventi sono stati generati da coppie di sposi residenti in Paesi europei».

L’importanza del menu di qualità per i matrimoni: La Cantalupa Brusaporto Da Vittorio

A un passo da Bergamo - dieci minuti di macchina - e lontano dal traffico, troviamo Da Vittorio Relais & Château, immerso nella natura. I tredici ettari della tenuta sono un luogo ideale per concedersi un momento di autentico relax, ad esempio passeggiando lungo i due laghetti naturali che incorniciano il Relais&Chateaux o risalendo lungo la collina della Cantalupa da cui ammirare la vallata circostante. Accanto al Ristorante tre stelle Michelin, ma del tutto indipendente, c'è un’area specializzata per banchetti ed eventi sia privati sia aziendali. Nella bella stagione, il grande patio a bordo piscina è attrezzato con barbecue e forno a legna per gustare menu all’aria aperta. «La ristorazione esterna e la banchettistica rappresentano una parte fondamentale della nostra offerta - commenta Francesco Cerea, secondogenito di Vittorio e Bruna, fondatori del ristorante “Da Vittorio” di Bergamo, e responsabile della ristorazione esterna - gestiamo l’organizzazione di ricevimenti di matrimonio nelle più disparate location, dalla Toscana fino a Los Angeles. Fondamentale è riuscire a creare un evento tailor made, che sappia soddisfare anche i clienti più esigenti: molti si tengono in case private, con menu che vanno dalla terra al mare, ma anche kosher. In genere abbiamo bisogno di almeno tre mesi per programmare un ricevimento e se abbiamo solo un mese siamo costretti a correre. Il motto che seguiamo sempre è: essere felici e sereni per festeggiare qualcosa». 

 

Il settore dei matrimoni è in netta ripresa, cosa prevedete per il 2023? «Prevediamo - prosegue Cerea - un ulteriore aumento delle richieste, come già successo nel 2022. Lo scorso anno è stato il primo senza più limitazioni concrete dovute al Covid, che aveva bloccato del tutto l’organizzazione dei matrimoni. Se dividessimo in percentuale, potremmo dire che la clientela che seguiamo per l’organizzazione una festa di matrimonio è per l’80% italiana e solo il 20% straniera. In questi ultimi anni l’esplosione dei social network ha rappresentato una perfetta cassa di risonanza per poter vedere come vengono realizzati eventi di grandi dimensioni, come ad esempio i matrimoni. Le coppie più giovani ci raggiungono spesso tramite Instagram o le altre piattaforme social, ma è ancora il passaparola il mezzo più efficace». 

Un ventaglio di proposte prestigiose per il wedding: Lo Scalco Catering & Banqueting 

Forte della pluriennale esperienza Lo Scalco, associato Anbc, propone un servizio completo di banqueting in location prestigiose e un ventaglio di proposte: agriturismi con alloggio, residenze private, dimore storiche, palazzi, ville, castelli, musei, loft e spazi in architettura industriale. Grazie agli allestimenti è in grado di trasformare qualsiasi open space dal giardino alla spiaggia o un campo di grano nella location ideale per celebrare il matrimonio. La cura dei dettagli e la passione per il lavoro sono la migliore garanzia per la qualità di ogni singola pietanza. Particolare attenzione viene riservata a chi necessita di una dieta speciale sia per salute (celiaci, allergie e intolleranze), sia per credo religioso (Kosher e Halal) sia per una scelta di vita (vegetariani, vegani).

 

«L’80% degli eventi vengono organizzati in Toscana, meta sognata da molti, sia italiani sia stranieri. I promessi sposi prestano molta attenzione all’allestimento scenografico: il wedding planner, regista del matrimonio, vuole fare vivere un’esperienza emozionale magari in un castello, in una splendida villa o a domicilio della clientela - spiega Sandro Baldi, amministratore unico Lo Scalco - L’aspetto fondamentale è l’allestimento del tavolo e quello dell’aperitivo: occorrono dalle 5 alle 6 ore per preparare i tavoli, ma, s’ intende, il tempo può essere di più, secondo la complessità dell’evento. Il nostro è un lavoro che va pianificato per tempo e programmato, occorrono minimo 6/12 mesi, invece per una clientela straniera abbiamo necessità di maggiore tempo. Molta della nostra clientela proviene dalla Germania, Olanda, Inghilterra, Francia, Usa e Brasile, così noi proponiamo un menu con piatti tipici toscani».

Una scenografia-spettacolo per gli sposi: PriviteraEventi

Strutture scenografiche, tensostrutture, serre e garden con cui PriviteraEventi, nata negli anni '80 a Tradate (Va), crea su misura allestimenti per ogni genere di manifestazione. Grazie alla ricerca hanno creato “la Fenice”, una serra modulare in ferro e policarbonato, raffinata e leggera, ideale per un matrimonio o un ricevimento. Nei due anni di crisi in cui i matrimoni e i ricevimenti erano diminuiti drasticamente PriviteraEventi ha avuto la fortuna di non subire cali: «L’anno scorso abbiamo avuto un carico intenso di lavoro, ora il mercato si è stabilizzato - sottolinea Massimo Privitera, socio di PriviteraEventi, «Sicuramente notiamo una crescita del livello qualitativo. Abbiamo richieste per eventi importanti, che coinvolgono molta forza-lavoro altamente specializzata, come carpentieri, ingegneri, geometri e montatori».

Durante la pandemia? «Fortunatamente con i dehors, le verande dei ristoranti e bar non abbiamo avuto alcun rallentamento della nostra attività - aggiunge Privitera - La nostra serra La Fenice si discosta dalla semplice struttura. È come se fosse parte integrante del progetto creativo dell‘evento: un contenitore decorativo ed elemento scenico, dove l’aspetto vincente è la trasparenza, che gioca con la natura circostante o la decorazione floreale». 

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Alberto Lupini


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