Mare, prezzi, accoglienza: come l'Albania è diventata la nuova Croazia

Negli ultimi anni il Paese delle Aquile ha assistito a una clamorosa impennata del turismo, superando nel 2023 i 10 milioni di visitatori e con all'orizzonte un'altra estate da pienone . Ma com'è stato possibile? Merito di numerosi fattori. Dalla curiosità per un Paese nuovo a una maggiore accessibilità, fino ai prezzi più bassi rispetto alla vicina Croazia

25 giugno 2024 | 15:03
di Gianluca Pirovano

Proviamo per un attimo a riavvolgere il nastro. Non di molto, in realtà. Torniamo al 2019, l'ultimo anno prima che la pandemia sconvolgesse le nostre vite. In quanti vedevano l'Albania come una destinazione turistica internazionale? Pochi, a dir la verità. Certo, i numeri, rispetto al passato, erano comunque buoni. Il Paese delle Aquile nel 2019 accoglieva circa 6,4 milioni di turisti. Nel 2023, però, ha superato quota 10 milioni, dopo che nel 2022 aveva già raggiunto quota 7,5 milioni. Un boom incredibile in un lasso di tempo molto ridotto, che ha di fatto trasformato l'Albania in una nuova Croazia. Ma com'è stato possibile?

Turismo in Albania: le ragioni del boom

A portare l'Albania non solo sulla mappa del turismo, ma persino in una posizione centrale, sono stati diversi fattori, tutti in qualche modo collegati tra loro. Il primo, senza dubbio, è collegato alla storia del Paese. Un Paese che fino agli anni '90 è rimasto, di fatto, inaccessibile a causa della dittatura che lo governava. E che, una volta caduto il regime, ha dovuto fare i conti con una lenta, lentissima ricostruzione, ancora oggi non del tutto arrivata a compimento, e con un'enorme emigrazione, non soltanto verso l'Italia e la Grecia, ma verso tutto il mondo. L'Albania è, quindi, una destinazione che esercita sul turista un certo fascino, perché si tratta di un luogo dove il turismo solo oggi si sta affacciando, pur in maniera prepotente, e che quindi rappresenta qualcosa di nuovo, qualcosa da scoprire.

Qui si inserisce il secondo fattore, di cui è impossibile non sottolineare l'importanza: la bellezza e la varietà del territorio albanese. Al boom turistico sta contribuendo in maniera centrale il turismo balneare, che si concentra soprattutto nel sud del Paese, in quel lembo di terra che va da Valona al confine greco. Allo stesso tempo, ad attirare per primo i turisti internazionali è stato il nord con le sue montagne. Lì sono arrivati i primi gruppi di turisti dal Nord America, lì, prima ancora che sul mare, l'Albania ha scoperto i benefici del turismo. Insomma, chi parte per l'Albania può scegliere la classica vacanza di mare, ma trova ad accoglierlo una proposta variegata. Tirana, città che ha migliorato moltissimo la sua qualità della vita e la sua proposta sotto vari aspetti e che sa essere affascinante. Le montagna al confine con il Kosovo, ideali per il trekking. Il cristallino mare del sud. I parchi naturali dell'entroterra.

I prezzi per un viaggio in Albania

Il terzo fattore è quello economico. Nel boom turistico dell'Albania hanno avuto un ruolo importante anche i prezzi. L'Albania, infatti, è considerata una meta low cost ed ha beneficiato in maniera importante degli aumenti dei Paesi intorno a lei. L'Italia, appunto, ma anche la Grecia e la Croazia. Aumenti che hanno portato i turisti a cercare soluzioni più economiche e a trovarle proprio nel Paese delle Aquile. Poi, certo, non è tutto oro quel che luccica.

L'aumento esponenziale dei turisti ha portato anche a un aumento notevole dei prezzi, soprattutto nelle località costiere del sud. In alcuni casi si è arrivati a cifre, sia per i pernottamenti sia per il cibo, molto simili a quelle italiane o croate. È, però, altrettanto vero che generalmente ancora oggi i prezzi si mantengano più bassi rispetto ai Paesi confinanti. In città come Durazzo o nella stessa Tirana, per esempio, è possibile cenare in maniera abbondante con 15/20 euro. Cifre che raddoppiano a Saranda o Ksamil.

Voli per l'Albania: un'offerta in crescita

Aiutati che il ciel ti aiuta, dice il proverbio. E questo è accaduto per l'Albania. Il quarto fattore che sta contribuendo alla crescita del turismo in Albania è la sempre maggiore accessibilità del Paese. In passato, infatti, e questo gli albanesi che vivono all'estero lo sanno bene, volare verso l'aeroporto di Tirana era complesso, per le poche destinazioni a disposizione, e soprattutto molto costoso. Oggi non è più così. Il turismo, come sempre in questi casi, porta turismo. E le compagnie non sono di certo state a guardare.

L'aeroporto di Tirana è diventato, in particolare nella stagione estiva, un hub importante a livello europeo e molte low cost hanno deciso di volarci. L'esempio, in questo senso, è Milano. La tratta Milano-Tirana oggi è coperta da Ryanair, WizzAir, AirAlbania ed Ita. Una cosa impensabile fino a prima della pandemia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: volare in Albania costa generalmente molto poco.

Il ruolo del Governo albanese 

Il quinto e ultimo tassello del successo del turismo in Albania ha il volto del Governo albanese. L'Albania, infatti, ha investito molto nel turismo e ha lavorato molto per costruirsi una fama diversa rispetto al passato, con l'obiettivo di attirare viaggiatori da tutto il mondo. Nello specifico, il Governo da anni incentiva la costruzione di alberghi, sia da parte di investitori locali che da parte di investitori internazionali. In che modo? Attraverso importanti sgravi fiscali.

Il risultato, un po' come accaduto con le compagnie aeree, è l'arrivo di nomi internazionali dell'ospitalità alberghiera: Radisson, Marriott, Intercontinental, Melia, Hyatt, per citarne alcuni. In aggiunta, lo Stato albanese sta investendo particolarmente sulle infrastrutture, che sono il vero tallone d'Achille dell'Albania. Due esempi, in questo senso, sono l'aeroporto di Valona e il tunnel di Llogara, due infrastrutture importanti per lo sviluppo turistico albanese in fase di realizzazione. Il primo, permetterà di alleggerire la pressione sull'aeroporto di Tirana, il secondo diminuirà notevolmente i tempi di percorrenza da Tirana al sud del Paese.

I pro e i contro di un viaggio in Albania

I pro di un viaggio in Albania sono, in sostanza, gli stessi fattori che hanno permesse il boom albanese:

  • proposta turistica variegata
  • prezzi bassi
  • voli frequenti ed economici

A questi aggiungiamo anche l'estrema sicurezza del Paese e la grande disponibilità della sua popolazione, anche e soprattutto nei confronti degli italiani. Ci sono, però, anche aspetti negativi legati all'Albania, che è bene conoscere e sottolineare. Ne abbiamo scelti tre.

  • Carenza di infrastrutture: nonostante, come detto, il Governo stia investendo, la carenza di infrastrutture rappresenta un grosso problema per il turismo albanese. I tempi di percorrenza sono generalmente lunghi, non esistono, di fatto, ferrovie, e nemmeno un trasporto pubblico frequente e capillare. Inoltre, nei mesi estivi, il traffico può diventare insostenibile e distanze normalmente percorse in un'ora triplicano la loro durata. Il consiglio è scegliere la bassa stagione e pensare al noleggio di un'auto.
  • Scarsa attenzione all'ambiente: non stiamo parlando soltanto della difficoltosa gestione dei rifiuti, che pur rappresenta un problema, ma anche di un generale scarso interesse dal punto di vista governativo nella tutela delle aree naturali e della natura in genere. Sono frequenti, in questo senso, le proteste degli ambientalisti. Un esempio è legato proprio al futuro aeroporto di Valona, in costruzione a ridosso del parco nazionale di Vjosa-Narta. Una dimostrazione è, invece, il lungomare di Durazzo, invaso per chilometri da palazzoni e cemento.
  • Qualità-prezzo: i prezzi, dicevamo, possono essere anche molto bassi, ma non sempre la qualità degli hotel è in linea con gli standard italiani ed europei. Anche per alberghi quattro o cinque stelle, capita che lo standard non sia così alto. O meglio, lo è quasi sempre nelle strutture, ma lo è meno nei servizi. Un aspetto su cui l'Albania deve lavorare con attenzione.

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