Lombardia, servono interventi urgenti per salvare il miele

A causa del cambiamento climatico, per la 3ª volta negli ultimi 4 anni, gli apicoltori non solo non hanno potuto produrre miele millefiori primaverile e miele di acacia, ma hanno dovuto supportare le api ridotte alla fame

24 giugno 2023 | 09:45
di Renato Andreolassi

Lapicoltura lombarda sta attraversando una crisi profonda, forse la più grave degli ultimi decenni, complici soprattutto le condizioni meteorologiche di questa primavera e l’insufficienza dei fondi e delle dotazioni finanziarie a disposizione del settore. A lanciare l’allarme sono stati in Commissione regionale agricoltura, la presidente di Apilombarda, Larissa Meani, e il presidente dell’Associazione apicoltori lombardi, Claudio Vertuan: le due associazioni rappresentano l’80% degli apicoltori lombardi.

Niente miele millefiori e di acacia in Lombardia

«A causa del cambiamento climatico, per la terza volta negli ultimi quattro anni, i nostri apicoltori non solo non hanno potuto produrre miele millefiori primaverile e miele di robinia (acacia), ma hanno dovuto supportare le api ridotte alla fame e impossibilitate a bottinare con abbondanti nutrizioni di soccorso per assicurare la loro sopravvivenza» hanno sottolineato Meani e Vertuan. Entrambi hanno ricordato come peraltro l’84% delle specie vegetali e il 76% della produzione alimentare in Italia dipende dall'impollinazione ad opera delle api domestiche e selvatiche.

Crisi del miele in Lombardia, enorme danno economico

Si stima che il danno economico per il solo miele di acacia si attesti quest’anno intorno ai 20 chilogrammi per alveare, che in Lombardia significa oltre 3 milioni di chilogrammi di perdita produttiva. In Lombardia al 31 dicembre 2022 erano censiti 8.773 apicoltori che mantenevano 160.555 alveari. I due terzi degli alveari sono allevati da 1.523 imprenditori apistici. Nel 2022 la produzione nazionale di miele è stata di circa 24mila tonnellate che corrispondono ad un valore di 144 milioni di euro. A livello regionale la stima produttiva è pari a 1.610 tonnellate corrispondenti a un valore di circa 9,6 milioni di euro.

«Le produzioni degli ultimi 5 anni sono state altalenanti e nel complesso deficitarie - hanno evidenziato i rappresentanti degli apicoltori - Il settore ha necessità di interventi a breve termine che possano ammortizzare la situazione di crisi delle aziende in attesa di soluzioni future. Sono sempre più indispensabili e urgenti nuovi interventi a sostegno dei maggior costi e dei minori guadagni».

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