Lombardia, non solo Dop e Igp: negli agriturismi si mangia “Deco”
Con l'approvazione del Consiglio Regionale, i 1688 agriturismi lombardi potranno inserire nei menu prodotti a denominazione comunale. Prevista anche la valorizzazione del pescato locale
30 novembre 2020 | 09:25
di Renato Andreolassi
Sono 1688 gli agriturismi lombardi
Con le modifiche apportate dall'aula del Pirellone alla legge in essere, d'ora in poi i 1688 agriturismi lombardi (con punte di 348 a Brescia, 236 a Mantova e 170 a Bergamo) avranno la possibilità di inserire nei propri menu anche i prodotti Deco, spesso vere e proprie chicche agroalimentari sconosciute ai più.
In questo modo potranno ampliare l'offerta gastronomica che, oltre ai prodotti lombardi, con 20 Dop e 14 Igp, include così anche quella strettamente del territorio.
Rilanciare anche il pescato locale
La nuova norma prevede pure la valorizzazione, a fini alimentari, del pescato locale a livello professionale. In particolare la Lombardia rilanciare le specie ittiche presenti nei menu dei ristoranti lacustri come carpione, coregone, lavarello, alborella o agone. Pesci dalle carni leggere e di gran pregio.
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Alberto Lupini