Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale - per quanto abbia i suoi enormi benefici per l’uomo - sta mettendo a serio rischio alcune categorie lavorative: dal cassiere del supermercato ai camerieri, dai dipendenti back-office alle risorse umane, dagli scrittori agli insegnanti fino ai cantanti e ai copywriter. Una quasi sostituzione naturale - a causa dell'intelletto umano - che evoca scenari alla Black Mirror o alla Futurama ossia di serie tv che trattano dell’avvenire dell'uomo in modo distopico. Sicuramente non ai livelli estremi del capolavoro del 49’ di George Orwell "1984": un racconto che ha segnato il mondo del romanzo e che ha descritto la riuscita, da parte di un cosiddetto “Partito”, di controllare con la massima autorità i suoi cittadini. E, per certi versi, questo partito, nella società odierna, potrebbe rappresentare senza problemi la tecnologia, che ci ha relegato all’uniformità e alla perdita di alcuni caratteri distintivi.
In questo articolo proveremo a tracciare il futuro della ristorazione e del turismo in seguito all'avvento dell'intelligenza artificiale.
I punti chiave:
- Che cos'è l'intelligenza artificiale (IA)?
- Quali sono i posti di lavoro a rischio nella GDO e nella ristorazione?
- Le mansioni del turismo destinate a scomparire con l'avvento della tecnologia
- Cosa sta succedendo ai giovani, futuro motore del nostro paese, con l’intelligenza artificiale?
- E quali sono gli scenari futuri con l’intelligenza artificiale?
Che cos’è l’intelligenza artificiale (IA)?
L’intelligenza artificiale è una disciplina che studia se e in che modo si possano realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di emulare le capacità e i comportamenti dell’essere umano. Le prime ricerche dell’Artificial Intelligence risalgono a più di 70 anni fa, ad inizio anni Cinquanta - chissà se proprio Orwell, qualche anno prima, aveva già raccolto qualche informazione in merito. Dunque, in poche parole, si può dire che l’intelligenza artificiale è un campo di ricerca che studia la programmazione e la progettazione di sistemi mirati a dotare le macchine di una o più caratteristiche considerate tipicamente della figura umana: peculiarità che variano dall’apprendimento alla percezione visiva e spazio-temporale.
Quali sono i posti di lavoro a rischio nella GDO e nella ristorazione?
Bisogna partire dal presupposto che la forza dell’IA non è (ancora) abbastanza forte da poter scalzare l’uomo per lavori che richiedono empatia, capacità di astrazione, intuito e molto altro. Ma attualmente è vigorosa a sufficienza da fare le veci di alcune mansioni che richiedono prettamente manualità: basti pensare a quanto sta accadendo nella grande distribuzione con l’aumento consistente delle casse automatiche che fanno risparmiare soldi e tempo ai gestori (un’azienda che si sta muovendo totalmente in questa direzione, per esempio, è il colosso americano Amazon).
Un altro lavoro che con il passare degli anni si sta perdendo tra la "supremazia" delle macchine è quello del cameriere, a rischio estinzione con la rapidità e la comodità dei robot meccanici. Ma nel mirino della tecnologia ci sono finiti anche gli chef, anch’essi ormai tallonati dagli "androidi", pronti ad essere sostituiti per i piatti che non richiedono una particolare “attenzione” e “laboriosità”: si veda, per esempio, il crescente numero di “ristoranti”, soprattutto all’estero, con una macchina pronta a sfornare pizze ogni due minuti. E l'ultima novità arriva da Zagabria, al Bots&Pots, il primo ristorante-robot ideato da Hrvoje Bujas che propone ben 70 piatti differenti.
Le mansioni del turismo destinate a scomparire con l'avvento della tecnologia
Un altro settore che potrebbe subire ulteriori ripercussioni in termini di posti di lavoro, data la forte e rapida crescita della tecnologia, è il turismo. Ed una delle mansioni che ormai sta cedendo il posto alle "macchine" è quella della recepionist. Con l'avvento di dispositivi in grado di accogliere e direzionare il cliente (password e informazioni necessarie via mail per entrare nella struttura e nella propria camera), infatti, l'oramai ex-figura-chiave delle strutture ricettive - molto probabilmente - dovrà dire definitivamente addio al mondo del lavoro. Così come le guide turistiche, sempre più sostituite da racconti audiovisivi sulle varie piattaforme social.
Cosa sta succedendo ai giovani, futuro motore del nostro paese, con l’intelligenza artificiale?
Le nuove generazioni, diventate allieve dei contenuti proposti dai social network e poco lodevoli nell’aiutare alcuni settori in difficoltà per l’estate - come ristorazione e turismo (ormai la cosiddetta gavetta per i giovani, con i consigli dei guru finanziari e delle criptovalute, non è più un must e un passo necessario per crescere, umanamente e lavorativamente parlando), sono paralizzate da questi nuovi aiuti tecnologici. Ormai l’inventiva, anche a causa del boom di programmi come ChatGPT - chatbot che sfrutta intelligenza artificiale (AI) generativa e apprendimento automatico, basato su un modello conversazionale, per dialogare, per iscritto, con utilizzatori finali umani -, si sta appiattendo, mettendo anche a serio rischio in ottica futura il lavoro di insegnanti e scrittori, traino della cultura e della formazione dei giovani.
E quali sono gli scenari futuri con l’intelligenza artificiale?
Bar, ristoranti, hotel e musei sicuramente andranno incontro ad un cambiamento storico che porterà alla scomparsa di alcune mansioni. Ma non è da escludere la possibilità che si creino altri posti di lavoro con l’avvento dell’intelligenza artificiale (ipotesi: programmatori, supervisori, ricercatori). Ovviamente non disponendo di una sfera di cristallo è difficile immaginare quali possano essere le sorti di alcuni settori cardine del nostro paese. In ogni caso, il rischio di rivedere scenari di alcune serie tv che sono passate alla storia per i racconti su un futuro distopico non è poi così remoto. Certo è che la tecnologia continuerà a diminuire sicuramente i costi delle aziende, ma ci vuole comunque equilibrio. Perché, in fin dei conti, si rischia sempre di compiere mosse harakiri.
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Alberto Lupini
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