Dalla Pennsylvania, precisamente dalla bella città di Pittsburgh, a Napoli. Cosa hanno in comune queste due città, Pittsburgh e Napoli? La disanima che ci impegniamo a svolgere meticolosamente richiede tempo. Ecco, trascorso il tempo necessario, siamo pronti a dare esito.
Pittsburgh vs Napoli
Pittsburgh ha tre fiumi. Napoli, purtroppo no. Non ne ha neanche uno di fiume. A dire il vero, uno lo avrebbe pure, il Sebèto, ma è dato per scomparso. Scomparso in quanto interrato. Ma interrato dall'uomo, quindi non per sua volontà. Difatti prima o poi ritornerà in superficie, reclamando il suo ruolo di fiume vivo.
Napoli ha solo il mare. Un mare che disegna il Golfo; e Napoli, invece di avere tre fiumi, come invece li ha Pittsburgh, ha solo tre isole che contornano il Golfo: Capri, Ischia e Procida. Procida, Capitale della Cultura lo scorso anno.
A proposito di cultura, Pittsburgh ha un museo interamente dedicato al suo grande celeberrimo figlio Andy Warhol, artista geniale. In questo bel museo, assolutamente da visitare una volta che si è a Pittsburgh, sono esposte gran parte delle opere di Warhol. Per visitarlo bene ci vogliono almeno un paio di ore, non una di meno.
Napoli ha solo una dozzina di musei, il più importante dei quali è il Mann: Museo archeologico nazionale di Napoli. Oddio, non è che ci sia molto da vedere in questo Mann: qualche reperto da Pompei, la collezione Farnese, sì ma poi cos'altro! Dopo una giornata piena, dall'orario di apertura fino all'orario di chiusura, si potrà ben dire di essersi fatta idea precisa di questo Mann!
Pittsburgh ha la famosa squadra di football "Steelers". Napoli ha solo la squadra di calcio "Napoli" che è provvisoriamente in testa alla classifica del campionato di serie A con appena 18 punti di vantaggio sulle due squadre di Milano. Avendo solo 18 punti di vantaggio e mancando ancora 14 partite alla fine del campionato, oltre che di fievole speranza, nulla più può dirsi circa la possibilità di aggiudicarsi lo scudetto.
L'headquarter di Heinz
A Pittsburgh c'è l'headquarter dell'importante industria conserviera Heinz. Una gigantesca multinazionale, famosa nel mondo.
Il già citato Andy Warhol, con la sua arte rese famoso il logo Heinz e le sue squeeze bottles, quei recipienti che una volta capovolti, gli togli il tappo, comprimi le pareti e ne sortisce il ketchup.
… a Napoli “solo” la pizza con il famoso cornicione
A Napoli il ketchup non lo sanno fare, nonostante un minimo di dimestichezza con il pomodoro. A Napoli sanno fare solo la pizza, magari anche discretamente bene. Ma sempre e solo di pizza trattasi!
La pizza è disco solare. Durante la cottura nel forno a legna, roba di un minutino, diciamo al massimo 80 secondi, il bordo si rigonfia e prende il nome di cornicione.
Qual è il destino segnato di questo cornicione?
In caso di pizza finger food letteralmente intesa, il cornicione è la "maniglia" della fetta di pizza. Sì, le dita agguantano il cornicione e la bocca voluttuosamente prende a morsi la fetta di pizza. Gocce di pomodoro tra le mani.
Per pizza mangiata al tavolo della pizzeria, il cornicione è la riserva. Sì! Forchetta e coltello separano il cornicione dal cuore della pizza. La pizza la si gusta per non dire che la si divora. È finita. È già finita! Sì, ma c'è il cornicione (la riserva) che diviene adesso invitante e par che dica: mi lascerai mica qui da solo nel piatto ?!? E allora il cornicione lo si spilucca. Lo si spilucca in attesa della pizza successiva, sì, ma questa la dividiamo a metà, e va bene. O in attesa del babà: chiudiamo la cena senza il dolce?!
C'è qualche pizzaiolo che nel cornicione ci mette la ricotta: che bontà!
E se nel cornicione ci fosse il ketchup?
Ed ecco che, quatto quatto, tomo tomo, arriva Heinz da Pittsburgh e nel cornicione ci mette il suo Ketchup e inventa la pizza “Heinzzola”. Al primo assaggio, piace. Sorprendentemente, ne siamo lieti, piace anche al secondo assaggio.
Ecco, e gli assaggi sono finiti! Abbiamo scherzato e ogni bel gioco dura poco! Heinzzola fu e come tutte le più belle cose, durò soltanto un giorno, come le rose!
Cari amici di Pittsburgh, non è che adesso non venite più a Napoli perché si è sparsa la voce che trovate il vostro Ketchup nel cornicione delle nostre pizze? Suvvia, è stato lo scherzo di un giorno!
Venite, venite. Promessa solenne, nelle pizzerie napoletane, da oggi in poi una nuova pizza in carta. Il nome? Facile: la pizza "Ketchup-free".
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Alberto Lupini
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