Il turismo enogastronomico e gli “influencer” inaspettati! Internet e i social media permeano ogni aspetto della nostra vita quotidiana e, in questo contesto, si può facilmente presupporre che la maggior parte delle decisioni di consumo, incluse quelle relative al turismo enogastronomico, siano largamente influenzate da tali piattaforme digitali. Tuttavia, un fenomeno sorprendente sta prendendo piede: secondo la sesta edizione del Rapporto Sul Turismo Enogastronomico Italiano, infatti, il 54% dei turisti italiani ha indicato parenti e amici come fonte principale di consigli per la scelta di una specifica destinazione. Rispetto a cinque anni prima, questa percentuale è cresciuta di quattro punti, sottolineando una tendenza in incremento. Questo dato, apparentemente inaspettato in un mondo iper-connesso, ribadisce l'importanza fondamentale delle relazioni personali nel guidare le decisioni dei consumatori, posizionando parenti e amici come gli 'influencer' inaspettati di questo settore.
La scelta personale: l'importanza cruciale delle consulenze personalizzate
Ma perché questa preferenza per i consigli personali? La risposta risiede nella natura stessa delle esperienze enogastronomiche. Questi viaggi ruotano attorno a gusti molto soggettivi: che si tratti di consigli su quali vini assaggiare, quali cantine visitare, o quali esperienze culinarie non perdere, quando provengono da persone di fiducia, sono percepiti come autentici e affidabili. Insomma, tanto più l'informazione e la comunicazione sono (spesso) impersonali e sovraccaricate, tanto più le raccomandazioni personali offrono una guida preziosa e su misura.
Il ruolo dei media nel turismo enogastronomico
Mentre il ruolo dei social media e dei siti web specifici nel turismo enogastronomico sembra essere in calo, quello dei media tradizionali, in particolare dei programmi televisivi e dei film, è in aumento. Questi ultimi stanno avendo un impatto notevole sulle scelte turistiche. Serie televisive come "The White Lotus" hanno influenzato la popolarità di determinate destinazioni turistiche, come la Sicilia. Le persone che hanno visto contenuti italiani in serie televisive o film sono il doppio più propense a considerare l'Italia come prossima destinazione turistica.
Sfide del futuro vinicolo, tra cantine accessibili e prenotazioni facilitate
Il rapporto evidenzia anche alcune sfide che l'industria enogastronomica deve affrontare. Il 44% dei turisti italiani ritiene che le cantine siano difficili da visitare senza prenotazione, mentre la maggior parte vorrebbe la possibilità di prenotare online la visita all’azienda di produzione o l'acquisto dei prodotti. L'esperienza del visitatore deve diventare più semplice e immediata, puntando su una migliore accessibilità e facilitazione delle prenotazioni.
Strategie vincenti per le aziende enogastronomiche
Insomma, le aziende enogastronomiche devono rispondere alle tendenze emergenti per rimanere competitive. La visibilità online, attraverso la vendita di experience enogastronomiche su portali online, è una strategia chiave. Allo stesso tempo, la fidelizzazione del cliente attraverso l'attivazione di “members club” può contribuire a creare legami duraturi con i visitatori. La comprensione del proprio pubblico e la personalizzazione delle offerte attraverso l'adozione di sistemi Crm (Customer relationship management) sono altre strategie efficaci.
Come far fiorire le destinazioni enogastronomiche
Le destinazioni enogastronomiche devono adottare un approccio integrato per rispondere alle aspettative dei turisti moderni. L'uso di strumenti digitali può aumentare la visibilità dei prodotti enogastronomici e dei territori, migliorare il posizionamento dell'offerta turistica online e gestire le relazioni con i clienti. L'accessibilità, la visibilità, l'autenticità e la qualità devono andare di pari passo per creare un'esperienza turistica di successo.
Lo stato dell’arte nel Rapporto curato da Roberta Garibaldi
Il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2023, curato da Roberta Garibaldi, professoressa di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e vicepresidente della Commissione Turismo dell’Ocse-Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha il sostegno di Unicredit, Visit Emilia, Valdichiana Living e Smartbox, il patrocinio di Cultura Italiae, Federturismo, Fondazione Qualivita, Ismea Istituto di servizi per il Mercato agricolo alimentare, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe e Touring Club Italiano, e la collaborazione di TheFork e Tripadvisor.
Il Rapporto presenta analisi quanti-qualitative, ricerche inedite e contributi del comitato scientifico rappresentato da autorevoli esperti del mondo accademico e scientifico, nazionali e internazionali, offrendo una panoramica a 360 gradi del turismo enogastronomico con particolare attenzione alle dinamiche della domanda italiana. I dati vengono da analisi Cawi con un campione proporzionale della popolazione italiana di 1500 persone.
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Alberto Lupini
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