In autunno la "tempesta perfetta"? Tempo al tempo. E nel frattempo? Stai in vacanza

Nonostante le premesse difficili, tra guerra, caro bollette, inflazione e Covid, gli italiani hanno tutta l'intenzione di godersi questi mesi estivi. Ma in autunno dobbiamo aspettaci la tempesta perfetta? Lo scopriremo solo vivendo. Nel mentre è bene godersi il momento e prepararsi al meglio ad accogliere il nuovo che verrà

03 luglio 2022 | 05:00
di Vincenzo D’Antonio

In cinque tappe (Anni Cinquanta, Anni Sessanta, Anni Settanta, Anni Ottanta, Anni Novanta) abbiamo rilevato i nostri comportamenti durante le vacanze estive. Non un’operazione nostalgia, bensì un refresh di memoria collettiva (nonni e genitori che raccontano) affinché la conoscenza del passato ci aiuti un pochino a leggere il presente. Dopo tanto passato, sebbene recente, osserviamo la stagione. Cosa ne è di questa estate 2022?

 

Una meritata vacanza

Strameritata, e chi dice di no, necessaria, insieme miscelato di opportuna e indispensabile, e chi dice di no, auspicabilmente non breve, suvvia facciamo che duri almeno fino a Ferragosto e anche la settimana successiva (quella del primo temporale) e chi dice di no, purtuttavia si prenda il coraggio a due mani e lo si dica apertis verbis: questi due mesi estivi sono la nostra ora di ricreazione.


L’estate 2021 tra Covid e caro bollette

Sin dallo scorso autunno, quando la guerra in Ucraina non era ancora scoppiata e il Covid ancora imperversava imponendo la misura del Green Pass, un fenomeno stava cominciando sottilmente a invadere il nostro Paese: l’aumento del prezzo del gas. Da qui il caro bollette, e dal caro bollette, in un Paese energivoro come il nostro, l’aumento dei prezzi dei prodotti. Quali prodotti? Quelli che troviamo a scaffale quando andiamo a fare la spesa. È un modo spiccio, insomma, per dire che il caro bollette impatta sulle nostre tasche due volte: quando la bolletta la paghiamo e quando compriamo quei prodotti a scaffale il cui prezzo aumentato è (anche) frutto della bolletta più “cara” che ha pagato il produttore di quel prodotto.


Ma cosa imperversava sin dallo scorso autunno? Lo abbiamo detto: le misure restrittive cagionate dal Covid; diamogli il nome emblematico quanto melanconicamente veritiero: vivevamo in lockdown.


L’estate 2022: ancora più problemi…


E adesso, estate 2022?

  • la pandemia, si abbia l’onestà di dirlo, non è per niente finita. Attenuata, siamo pur sempre “vaccinati”, sottaciuta (e altrimenti che ricreazione sarebbe) ma comunque ben lesta a ridestarsi nel tempo breve;
  • l’emergenza idrica cagionata dalla siccità;
  • i prezzi alle stelle soprattutto di quei prodotti e di quei servizi di cui nella nostra vacanza estiva non sapremmo fare a meno (ombrellone e lettino in spiaggia; gelato; pizza; il pieno di carburante);
  • l’inflazione che erode il potere di acquisto già intaccato dal punto precedente (ben evidente la correlazione causa / effetto con innesco di volano dannoso);
  • blackout che diverranno ahinoi sempre più frequenti, parleremo di lockdown energetico;
  • e last but not least, a fare irrompere questa tempesta perfetta, la guerra in corso

 

 

La tempesta perfetta o no?

Insomma, a chi più (i tantissimi) e a chi meno (i pochissimi), questa tempesta perfetta sta bruciando i risparmi e sta incidendo sull'economia familiare.


Che menagramo! È evidente che non è così. Ma dove eri al ponte dello scorso 2 giugno? Hai provato a trovare un ombrellone libero, non dico in prima fila, ma in ultima fila? E il tavolo libero in pizzeria? Gli autogrill li hai trovati deserti? Ti sei imbattuto nelle stazioni ferroviarie, nei porti, negli aeroporti? E come sono? Straripano di noi turisti, lo vedi o non lo vedi? Mica non ti sei rifatto un po’ di guardaroba prima di partire? Hai trovato posto in albergo nella settimana di Ferragosto, provando a prenotare last minute?


Tutto vero, tutto verissimo. Ponte del 2 giugno con pienone e traffico ovunque. Spiagge affollate, e così ristoranti e pizzerie. Traffico autostradale intenso (con la super a 2 euro!). Quel pantalone lì in vetrina non è che aspettiamo i saldi, lo abbiamo bello e comprato. Nella settimana di Ferragosto, sold out negli alberghi, nei b&b, negli agriturismi e nei campeggi. Tutto vero, quindi. Proprio vero: ci stiamo legittimamente godendo la ricreazione! Ricreazione dal latino recreatio = nuova creazione.


Cosa succederà in autunno?

Ecco, nell’imminente autunno (meno di tre mesi da oggi) cosa ci aspetta ! Ci aspetta che diamo esito, sembianza e sostanza alla creazione del nuovo.


Ci atterrisce questa sfida? E perché mai dovrebbe atterrirci? Le sfide, l’opportunità di darci obiettivi ardimentosi (ma non velleitari) in genere esaltano quanto di meglio è in noi: energie sopite, idee brillanti, espedienti arguti, progetti originali, vitalità prorompente.
Timori, paure? Le amministriamo, le valutiamo, le comprendiamo svuotandole dalle componenti irrazionali. Permangono? E allora, non c’è niente da fare, dobbiamo ammettere che siamo affetti da neofobia: ci fa paura il nuovo.


Siamo in ricreazione e nel godercela appieno, e senza che ciò costituisca contraddizione, al contempo ci piace anche l’idea che si torni alla quotidianità?


Ecco, ciò significa che allora contro la tempesta perfetta abbiamo preso l’antivirus efficace, un esaltante concentrato di neofilia: l’amore, la curiosità positiva per il nuovo.


Questo antivirus non lo si trova in farmacia, non ha controindicazioni, non causa indesiderati effetti collaterali. E non c’è da leggere il foglio delle avvertenze semplicemente perché non c’è il foglio, e il foglio non c’è perché non ci sono avvertenze. A dirla tutta un’avvertenza, una sola, c’è: coadiuvanti obbligatori dell’antivirus, pena la sua inefficacia, sono: entusiasmo, intelligenza emotiva, forza interiore.

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Alberto Lupini


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