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Immigrati nei campi, Bellanova: O regolarizzati, o me ne vado

La ministra delle Politiche agricole chiede all'Esecutivo di mettere in regola gli immigrati clandestini che lavorano nei campi. «Se la situazione non sarà risolta - ha detto - la mia funzione risulterebbe inutile».

 
06 maggio 2020 | 13:13

Immigrati nei campi, Bellanova: O regolarizzati, o me ne vado

La ministra delle Politiche agricole chiede all'Esecutivo di mettere in regola gli immigrati clandestini che lavorano nei campi. «Se la situazione non sarà risolta - ha detto - la mia funzione risulterebbe inutile».

06 maggio 2020 | 13:13
 

«Non regolarizzare questi lavoratori significa essere protagonisti principali della diffusione dell’illegalità, della concorrenza sleale e dell’alimentazione del caporalato. Un governo non può non risolvere questa contraddizione. Se non la risolve, è evidente che persone come me non sono utili nella loro funzione».

Teresa Bellanova - Bellanova sugli irregolari nei campi Governo contraddittorio, io inutile

Teresa Bellanova

Teresa Bellanova, ministro dell'Agricoltura, si esprime così evidenziando la necessità di una regolarizzazione temporanea di sei mesi per gli stranieri impiegati nei campi. Bellanova, dalla pagina Facebook di Italia Viva, fa riferimento anche alla propria permanenza nel governo. «Quando si fa parte del governo si hanno onori e responsabilità. Lavoro con grande intensità e con passione, lo faccio se è funzionale a risolvere problemi», dice. Siamo a un passo dalle dimissioni?

«Abbiamo contraddizioni in Italia che per molto tempo non sono state affrontate, ora queste contraddizioni diventano ancor più evidenti in una fase di emergenza sanitaria. Abbiamo chiuso in casa 60 milioni di italiani per limitare la diffusione del virus, dall’altra parte abbiamo forse centinaia di migliaia di persone chiuse nei ghetti in condizioni disumane, che non hanno un permesso di soggiorno e non hanno avuto accesso alla profilassi sanitaria. Queste persone rischiano di essere un problema per se stessi e per i cittadini italiani. I governanti devono farsi carico di questo problema. Nei prossimi giorni avremo un problema nelle nostre campagne per mancanza di manodopera. O diamo a queste persone la possibilità di lavorare in modo legale con un permesso di soggiorno stagionale per 6 mesi», afferma ancora, o «si prospettano due ipotesi: gli imprenditori lasceranno marcire i prodotti o la criminalità continuerà ad utilizzare la vita di queste persone e a ricattare le imprese».

«Non regolarizzare queste persone significa essere protagonisti principali della diffusione dell’illegalità, della concorrenza sleale e dell’alimentazione del caporalato. Un governo non può non risolvere questa contraddizione. Se non la risolve, è evidente che persone come me non sono utili nella loro funzione. Mantenere un bacino di lavoro illegale indebolisce anche i cittadini italiani: più si fa ricorso al lavoro illegale e non tutelato, più i caporali possono sfruttare i lavoratori italiani. Noi facciamo una battaglia per la legalità».

Pronta la reazione della Lega che passa attraverso le parole dei senatori Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche Agricole, Gianpaolo Vallardi, presidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama e Giorgio Maria Bergesio, capogruppo nella medesima commissione. «Se proprio si vuole dimettere, e noi ce lo auguriamo vivamente, la Ministra Bellanova lo faccia per scusarsi con tutti quei settori che la sua incapacità ha lasciato nella disperazione. Anzichè impuntarsi e forzare la mano su una follia come la  sanatoria di clandestini che propone, ci dica perché nulla ha fatto per gli agricoltori, per i florovivaisti; per la nostra pesca, così come per i produttori di latte , per quelli della carne nostrana. Ci dica perché si è dimenticata dell'ippica, deegli agriturismi, della promozione del made in Italy come strategia della nostra ripartenza. Quando avrà dato tutte queste risposte può anche dimettersi: nessuno sentirà la sua mancanza».

fonte: Adnkronos

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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