Hotel e prima colazione: perché le creme spalmabili sono ancora un tabù?

Il mercato delle creme spalmabili in Italia è in continua evoluzione, ma gli hotel sembrano essere ancora poco reattivi al cambiamento di tendenze. Occorre dare spazio alle novità, anche per il burro

19 aprile 2023 | 05:30
di Gianluca Pirovano

Nell’universo della prima colazione, uno dei mercati che sta mostrando la maggior voglia di crescere e di innovarsi è quello delle creme spalmabili. L’Italia, non è un mistero, è per forza di cose leader del comparto, considerando che proprio nel Belpaese è nata la crema spalmabile più famosa al mondo, la Nutella. Ma il mercato non è più soltanto Nutella, nonostante gli alberghi ancora non si stiano mostrando particolarmente reattivi ai cambiamenti.

 

Un discorso simile, per certi versi, a quello del burro. In questo caso, parliamo di un alimento tradizionale e con un andamento di mercato lineare, ma su cui c’è, come per le creme spalmabili, una scarsa propensione a innovare da parte delle strutture alberghiere.

Creme spalmabili, negli hotel a colazione c'è un’offerta limitata

I segni “+” del mercato nazionale non stanno, almeno per il momento, facendo da traino alle creme spalmabili negli hotel. Se, infatti, sempre più italiani le scelgono per iniziare la loro giornate, nelle strutture alberghiere ancora faticano a prendere piede. Si preferisce dare spazio alle pur importanti confetture e marmellate, mentre non è per niente facile incontrare hotel che nella loro prima colazione offrano creme spalmabili diverse da quella alla nocciola.

Sì, in hotel di lusso il discorso cambia, anche se non di molto, ma nelle strutture di livello medio è frequente trovare monoporzioni di crema spalmabile alla nocciola e, in alcuni rari casi, il barattolo di burro d’arachidi. E poi? Poco altro. Una situazione non così facile da comprendere, considerata anche la spinta del mercato.

 

Varietà e salute: la forza delle creme spalmabili a colazione in albergo

E dire che l’offerta è molto ampia. Già restando in campo tradizionale, parlando cioè di crema spalmabile alla nocciola, ne esistono di diversi tipi, in base alla percentuale di nocciole, alla loro provenienza e alla presenza di zucchero. Ma, andando oltre alla tradizione, ci si trova a fare i conti con moltissime proposte: c’è il burro d’arachidi, che dal mercato Usa è riuscito a prendere piede anche in Italia, e ci sono le monoingrediente (creme di mandorla, anacardo, noci pecan o noci di macadamia).

Prodotti con importanti valori nutrizionali e perfetti, nella giusta dose, per diete equilibrate. Anche a questo si deve il loro repentino sviluppo: la loro salubrità. Chiaro, ci sono poi creme spalmabili che rappresentano di contro un comfort food e che poco hanno a che vedere con l’aspetto salutistico, ma che stuzzicano gola e curiosità e che, per una prima colazione in albergo o a casa, possono rappresentare una piacevole eccezione. Creme sviluppate, per esempio, da aziende che producono biscotti e hanno deciso di ampliare la loro offerta. O anche creme al pistacchio, un prodotto che cresce con numeri addirittura maggiori rispetto all’intero comparto. Insomma, un panorama vasto e in costante crescita su cui gli hotel devono iniziare a investire.

Burro, spazio all’originalità per la prima colazione in hotel

Il discorso fatto fino ad ora per le creme spalmabili, come vi abbiamo anticipato, vale in parte anche per il burro. A fronte di una contrazione notevole dei consumi di latte vaccino, il burro ha retto l’urto, a dimostrazione di come rappresenti una componente importante della colazione all’italiana. Per questo motivo negli alberghi non manca mai, ma è molto raro trovare strutture che lo valorizzino a pieno.

A prevalere è la monoporzione, una scelta corretta e rispettosa. Diverso il discorso se parliamo, invece, di varietà. È di fatto impossibile trovare nelle strutture proposte di burro differenti. Magari burri dolci aromatizzati o prodotti locali artigianali. Come sempre, artigianale e locale non sono per forza sinonimo di qualità. Ciò su cui va fatta leva è l’originalità della proposta e la ricerca sul prodotto per fornire all’ospite più opzioni.

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