Giornata mondiale dei consumatori, tra diritti e doveri per salvare il mondo

Il 15 marzo è la Giornata mondiale dei diritti dei consumatori e oggi più che mai è necessario cambiare rotta e abbracciare risparmio ed efficienza energetica e trasformarci in consumatori sempre più sostenibili

14 marzo 2023 | 12:14
di Vincenzo D’Antonio

Il 15 marzo è la Giornata mondiale dei diritti dei consumatori. Che bella cosa! Ma riflettiamo insieme su alcuni aspetti che contornano questa giornata mondiale dei diritti dei consumatori e soffermiamoci su "diritti" e su "consumatori". Dunque, se ci sono dei diritti evidentemente ci sono anche dei doveri. E se ci sono dei consumatori evidentemente ci sono anche produttori che producono quanto i consumatori consumano. Vuoi vedere, allora, che i consumatori hanno diritti e i produttori hanno doveri? Sembra proprio così, ma non è che è troppo facile dirla in questo modo?

Produttore vs consumatori? Tra diritti e doveri

Probabilmente il punto d'inizio del "vederci chiaro" e comprendere lo scenario sta nel porsi la seguente domanda: "ma i produttori che tipo di gente è? Possibile che siano solo produttori? Magari, stai a vedere, sono anche consumatori!". E allora domanda successiva sovviene: "ma i consumatori passano la vita a consumare e mai a fare altro? Ed è mai possibile che costoro nulla producano nella loro vita? Già il procurarsi i mezzi di sostentamento onde consumare, implica produrre qualcosa, quale essa sia: materiale o immateriale. Eccoci allora al superamento di una dicotomia nei fatti inesistente.

Siamo tutti consumatori, siamo tutti produttori.

Abbiamo in quanto consumatori sia diritti che doveri. Abbiamo in quanto produttori sia doveri che diritti. Analizziamo i nostri acquisiti diritti di consumatori:

  • sottoscrivere contratti privi di clausole vessatorie;
  • non dover pagare costi aggiuntivi applicati ingiustamente;
  • non ricevere forniture non richieste;
  • recedere da un contratto di acquisto di un bene o di un servizio;
  • veder riconosciuta e applicata una garanzia legale di conformità sui beni di consumo.

E se adesso, inusualmente, provassimo ad analizzare i nostri doveri di consumatori? È nostro dovere puntare all'efficienza energetica per la salvaguardia del nostro Pianeta. Lo sappiamo, vero, che c'è l'ambizioso obiettivo che si è posta la Ue nell'ambito del Green Deal europeo. Esso consiste nel raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. È pertanto nostro dovere attuare comportamenti nel nostro vivere quotidiano a tutela dell’ambiente e a favore della sostenibilità.

Ed eccoci al fatto nuovo con il quale si spiega anche questa osmosi tra diritti e doveri, questa briosa e gagliarda confusione tra cosa considerare un diritto da conquistare e tutelare e cosa considerare un dovere a cui responsabilmente ottemperare.

Verso un consumatore nuovo… sostenibile

Il fatto nuovo è che stiamo commutandoci nel consumatore nuovo, il consumatore del terzo decennio del ventunesimo secolo: il consumatore sostenibile. Il consumatore sostenibile percepisce come mix virtuoso di diritti/doveri l'impegno verso la sostenibilità complessivamente intesa: ambientale, economica, sociale.

Ma la sostenibilità presuppone un cambiamento paradigmatico che impatta sul nostro modo di pensare e di vivere e, di conseguenza, di consumare e di produrre. E, a rifletterci bene, nel modo stesso di considerare quali sono i diritti e quali sono i doveri.

Le scelte che possono cambiare il mondo

Come soggetto nuovo, il consumatore sostenibile è in grado attraverso le sue scelte di cambiare il mondo, di migliorarlo. E come può farlo; diciamo meglio, con che cosa cominciare onde il sentiero sia reso percorribile ed efficace? Stilare un decalogo è impresa tanto ardua quanto irriverente! Vogliamo tentare con un pentalogo! Cinque intenti semplici semplici.

  • 1) Consumare responsabilmente acqua ed energia; innanzitutto bandendo gli sprechi e poi avendo cura verso le energie da fonti rinnovabili
  • 2) Digitalizzare il più possibile transazioni e processi; tendere al paperless
  • 3) Limitare la produzione dei rifiuti e differenziarli correttamente; badando al riuso e al riciclo in ottica di economia circolare
  • 4) Muoversi con mezzi di trasporto sostenibili; la bicicletta, e va bene anche la e-bike, il trasporto pubblico piuttosto che l'auto privata
  • 5) Nutrirsi con prodotti sostenibili; a partire dal loro ciclo di produzione, pensando al package, pensando a logistica e trasporto

Dobbiamo essere uniti

Rileggiamolo questo pentalogo, e ripensiamolo dacché ci siamo come qualcosa che possa andare oltre una pur lodevole dichiarazione di intenti, di cinque intenti. Gli intenti diventano task, ovvero compiti da espletare. I task diventano di nostra pertinenza e siamo, se lo vogliamo e se ci crediamo per davvero, nel dovere di espletarli. È nostro dovere. E se fossimo gli unici a fare ciò, non diciamo nel mondo ma quantomeno nella nostra community? Eh, sarebbe un peccato. Otterremmo risultato gramo, talmente irrisorio da non poter essere né quantificato né reso visibile. Ci vuole il contributo fattivo, la coralità di tutta la community. Allora questo è un nostro diritto.

Siamo nell'intreccio diritti/doveri: è così. 15 marzo 2023: Giornata mondiale dei diritti dei consumatori. Evviva, ci piace proprio questa Giornata e la onoreremo al meglio. E se fosse de facto, aldilà della label immodificabile, la Giornata mondiale dei diritti e dei doveri delle persone che sono consumatori e produttori?!

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Alberto Lupini


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