Furto di stipendi, molestie e discriminazioni: il mondo oscuro di Nusr Et
Alcuni ex-dipendenti di Salt Bae, noto volto social e proprietario di 22 steakhouse in tutto il mondo, lo hanno denunciato per episodi di furto di mance e violazioni delle leggi sul lavoro. A riportarlo il Business Insider
Se si pensa a Nusr Et, o a Salt Bae, il nome è indifferente, la prima immagine che il nostro cervello visualizza è quella in cui un uomo palestrato, di bassa statura, con capelli lunghi e occhiali da sole, vestito con maglia bianca e pantaloni neri, cosparge di sale grosso una bistecca sul tavolo facendo il movimento - suo marchio di fabbrica - con il braccio alzato e il gomito ricurvo. Ma dietro a tutto ciò, e quello che viene ostentato sui social network, si nasconde una realtà del tutto diversa. Ad affrontare la tematica ci ha pensato il magazine Business Insider, che ha dato voce a nove ex-lavoratori dei ristoranti di Salt Bae e che lo hanno definito come «un tiranno con l'ossessione per la ricchezza e l'eccesso».
Nusr Et, una carriera iniziata da zero
Il noto volto turco, ripercorrendo la sua storia, ha veramente creato un impero da zero, e di questo ne va dato assolutamente merito. Nusret Gökçe, il vero nome, è partito facendo il macellaio in una piccola cittadina sperduta dello stato di Ankara, per poi arrivare al successo odierno, che lo ha portato ad aprire ben 22 steakhouse in tutto il pianeta fatturando centinaia di milioni di euro all'anno. Ma il rovescio della medaglia del suo mondo è fatto di accuse di furto di mance e violazioni delle leggi sul lavoro. E a dare testimonianza di ciò sono, appunto, alcuni ex-membri dello staff che, in aggiunta, parlano di una «cultura del lavoro intrisa di testosterone, misoginia e discriminazioni».
Nusr Et, la denuncia per il furto di mance
«Ti senti come se valessi molto meno e non venissi rispettata», ha raccontato al Business Insider un'ex addetta alle prenotazioni del ristorante di Nusr Et a Miami, le cui colleghe sarebbero state costrette a indossare abiti che sembravano adatti «per andare a ballare nei locali». Ma c’è anche chi riporta di «autentiche ruberie». A un ex impiegato di Dubai, infatti, accusato di aver accidentalmente consegnato un sacchetto di bistecca avanzata al tavolo sbagliato, Salt Bae avrebbe tagliato dalle mance 500 dirham, circa 140 dollari. E un altro dipendente, per esempio, è stato costretto a pagare 3mila dirham, più o meno 816 dollari, perché il suo tavolo se n’era andato senza pagare.
Nusr Et, non mancano le molestie alle donne da parte di alcuni dipendenti di Salt Bae
Altre donne hanno, poi, riferito di «essere state invitate a mettere abiti succinti e di essere state molestate dai loro colleghi maschi». Come è accaduto alla barista del locale di New York, Elizabeth Cruz, a cui il direttore generale avrebbe chiesto di «indossare gonna corta, tacchi alti e top» il primo giorno di lavoro. Dopo che il manager aveva scoperto che Cruz era dominicana, le avrebbe detto: «Mia moglie è dominicana. So come siete voi donne». Cruz racconta di aver interpretato quest'affermazione come «una allusione a una sua presunta promiscuità sessuale» e, pur sentendosi umiliata da queste dichiarazioni, ha accettato la richiesta. I suoi colleghi maschi avrebbero iniziato a molestarla. «Un uomo le ha detto che avrebbe dovuto lavorare come spogliarellista, un altro l'ha assillata per uscire con lui, seguendola a casa nonostante lei lo supplicasse di smetterla. Nella denuncia Cruz ha sottolineato che le dipendenti turche, connazionali di Salt Bae, non erano obbligate a indossare abiti succinti». Diversi giorni dopo gli episodi descritti la barista è stata licenziata e la causa è ancora in corso.
Nusr Et, la difesa dell'avvocato alle accuse
L'avvocato che rappresenta Nusr Et ha commentato così tutte le vicende presentate al Business Insider: «Le accuse non sono altro che un rimaneggiamento di vecchie cause legali in cui le rivendicazioni sono state contestate e da tempo sistemate. Sfortunatamente i ristoranti di alto profilo e gli chef famosi sono spesso oggetto di affermazioni false - spiega. Nusret ha assunto oltre mille dipendenti in tutto il mondo: è un peccato che alcune vecchie cause legali e alcune osservazioni poco lusinghiere debbano oscurare l'enorme sforzo per mantenere una forza lavoro di ristorazione globale. Sforzo, questo, che si è reso evidente durante la pandemia. Senza contare che i contributi offerti da Salt Bae per creare una cucina mobile e fornire oltre 6mila pasti caldi alle vittime del terremoto in Turchia e Siria».
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Alberto Lupini