I politici tacciono, ma per fortuna c’è il generale
Francesco Figliuolo che ci pensa:
è tempo di vaccinare i lavoratori del settore del turismo. Bisogna mettere in fretta in sicurezza gli over 65, i più a rischio per il covid, e poi pensare a mettere in sicurezza un comparto fondamentale per la ripresa economica del Paese per garantire l’estate di tutti gli italiani (e gli stranieri). E al tempo stesso il generale apre per la vaccinazione nelle scuole ai ragazzi, nonchè nei luoghi di vacanza in piena estate. Il tutto con l'obiettivo di raggiungere il milione di vaccinazioni al giorno in giugno.
Figliuolo: penso a vaccinare il settore alberghiero
La svolta è stata annunciata durante una visita nell'hub di Porta di Roma, dove il commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo è stato chiarissimo, pur nella sua estrema sintesi: «dobbiamo premere sulle classi over 60 - per le quali la media di somministrazioni è ancora bassa - e il piano va seguito in maniera ordinata e coerente. Quando avremo messo in sicurezza gli over 65 si può aprire a tutte le classi di età. Si vada a vaccinare poi classi produttive, penso al settore alberghiero».
Parole chiare a cui si spera che ora non si mettano di traverso i vari sostenitori di idiozie come la chiusura delle sale interne dei ristoranti, ma aprendo i cinema… Il commissario all’emergenza ha forse interpretato più di tanti ministri, che tacciono, l’esigenza di dare sicurezza ai turisti e ai consumatori e sbloccare vincoli che oggi rischiano anche di creare gravissime tensioni sociali.
Per camerieri, baristi e cuochi è quindi tempo di prepararsi ad una vaccinazione di massa che, insieme ai pass vaccinali, sarà davvero l’arma fondamentale per garantire sicurezza ed offrire locali e località covid free. E potere in breve tempo rimettere in movimento un mondo di professionisti ingiustamente penalizzato finora e pensare ad un nuovo Rinascimento del mondo dell'ospitalità.
Finalmente vede la luce la proposta di Italia a Tavola
Vedremo ora cosa diranno i soliti Speranza, Franceschini o Garavaglia, che di fatti concreti in questa direzione non hanno fatto finora nulla, nonostate questa sia la richiesta che è venuta da tempo con forza dalle associazioni di categoria (Fipe e Confesercenti), rilanciando la propopsta che per prima già a dicembre Italia a tavola aveva presentato al Governo Conte riscontrando inizialmente solo ostilità o, peggio, gli insulti dei vari no vax a cui oggi, a corto di argomenti, non resta altro che andare a piazzare bombe nei centri di vaccinazione. Gente che oggi meriterebbe forse la corte marziale visto che a tutti gli effetti siamo in guerra contro il Covid. Uno può anche disertare il fronte, e non vaccinarsi, ma non indebolire le nostre difese!
Vaccinare i giovani nelle scuole
Ma il generale è andato anche oltre, archiviando definitivamente inutili discussioni o polemiche fra i partiti su procedure o modalità di tutela dei più giovani: «
Fare le vaccinazioni nelle scuole ai ragazzi? Ci stiamo pensando, come si faceva una volta negli anni '70», ha aggiunto Figliuolo. E con questo si potrebbe anche risolvere il problema della comprensibile voglia dei giovani di stare insieme evitando le troppe violazioni che si registrano ormai con sempre più frequenza, quasi fossimo in tempo di proibizionismo come un secolo fa. E non solo a scuola, visto che il generale ha aperto la porta anche alla possibilità di
vaccinare i giovani anche nei luoghi di vacanza d'estate, sempre che si riesca ad organizzare per tempo un sistema abbastanza complesso da un punto di vista burocratico per le certificazioni che sono rilasciate dalle regioni, magari con procedure e regole diverse fra loro.
il generale Francesco Figliuolo
Così si rende sicura la movida…
E del resto va ricordato che la pioggia non ha certo fermato la
movida del primo weekend in zona gialla di molte città italiane. A Milano, ad esempio,
feste e violazioni delle norme anti contagio sono state le protagoniste, tanto che i
carabinieri hanno fatto alcuni interventi, fra cui uno in corso Lodi dopo aver ricevuto la segnalazione di alcuni schiamazzi all'interno di un'abitazione. Una volta all'interno della casa i militari hanno trovato sei ragazzi, tutti
studenti universitari tra i 20 e i 29 anni, intenti a partecipare a una festa. Così per loro sono scattate le sanzioni di 400 euro come previsto per chi vìola le disposizioni anti Covid. E analogamente ci sono stati assembramenti in varie zone, spesso con ragazzi senza mascherina. Fossero vaccinati anche loro non ci sarebbero più problemi per nessuno e… potrebbero anche tornare nei locali. E che dire di
Bologna dove i ragazzi sono stati per ore in piazza, senza mascherina, oltre l'orario di coprifuoco? Vacciniamoli e risolviamo in fretta un problema creato soprattutto da questi vincoli insopportabili e che diventerà esplosivo più ci avviciniamo all'estate... E, come per gli anziani, procediamo per classi di età, ribaltando magari i criteri: prima i più giovani (dai 16 anni in su), tenendo conto cioé di come possono reagire a nuove limitazioni... Il tutto senza dimenticare che servono con urgenza
tamponi gratis, soprattutto per i giovani e per chi non potrà essere vaccinato per tempo, così da non precludere a nessuno l'accesso ai locali o ai luogi del tempo libero....
Tre ristoranti chiudono per 5 giorni: servivano il pranzo all’interno
E con la stessa logica va considerato il caso dei locali che hanno ospitato gente in sale interne.
Sempre a Milano sono stati chiusi per 5 giorni tre ristoranti che servivano il pranzo, all’interno, sia pure a pochi clienti che sono stati tutti multati… Situazioni che si sono ripetute un po' in tutta Italia, soprattutto in luoghi privati, com una villa nel Napoletano, dove le forze dell'ordine hanno trovato una sala allestita con palloncini, tavoli da buffet, una consolle musicale e hanno sorpreso diverse centinaia di giovani assembrati e intenti a ballare che stavano partecipando a una festa i quali si sono poi dati alla fuga. Gli agenti hanno così il rintracciato il locatario della struttura, un napoletano di 36 anni e lo hanno denunciato per apertura abusiva di luoghi di pubblico intrattenimento e lo hanno sanzionato per inottemperanza alle misure anti Covid-19 per aver consentito lo svolgimento della festa. Infine, parte della struttura adibita a discoteca, l'impianto audio e la consolle per la musica sono stati sequestrati. Ma è solo uno dei tanti casi che denotano come certi vincoli siano ormai ingestibili.