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Festa esotica al Terrammare, pezzo di Sicilia nel cuore di Milano

Il locale milanese nei giorni scorsi, nel celebrare il compleanno della socia Stefania Lattuca, si è regalato una cena multietnica. Ma l’occasione è servita pure per tracciare il bilancio di due anni di attività

28 febbraio 2022 | 14:35

Festa esotica al Terrammare, pezzo di Sicilia nel cuore di Milano

Il locale milanese nei giorni scorsi, nel celebrare il compleanno della socia Stefania Lattuca, si è regalato una cena multietnica. Ma l’occasione è servita pure per tracciare il bilancio di due anni di attività

28 febbraio 2022 | 14:35

Grande festa nei giorni scorsi al Terrammare. Il ristorante, specializzato in cucina siciliana e non solo, sito a Milano in via Giuseppe Sacchi 8, tra il quartiere Brera e Largo Cairoli, ha festeggiato il compleanno di Stefania Lattuca, una dei due soci dell’impresa e l’occasione è servita anche per tracciare un bilancio del locale dopo due anni di attività.

  Terrammare ristorante siciliano a Milano Festa esotica al Terrammare, pezzo di Sicilia nel cuore di Milano

Terrammare ristorante siciliano a Milano

Grande festa dai sapori esotici al Terramare

Chi lo conosce sin dagli inizi è portato a chiedersi se la natura tenacemente isolana del progetto si sia contaminata con altre isole e altri mondi, visto che la festa di compleanno ha preso il titolo “Cucine dal mondo” e ha ospitato grandi firme internazionali. Ci riferiamo a Diana Beltran Casarrubias (Messico/ Ristorante La Cucaracha, Roma); Rafael Rodriguez (Perù, Ristorante Caral Milano); Haruo Ichikawa (Giappone, Ristorante Ichikawa Milano); Agie Zhou (Cina, Ristorante Nove Scodelle/ Ravioleria Sarpi). E non poteva mancare l’anima mediterranea di Ninni Radicini, resident chef di Terrammare, tanto per parare qualsiasi accusa di esotismo.

 

 

«Tra la Terra e il Mare - dichiara Stefania Lattuca - esiste un luogo magico fatto di infinito amore per la cucina e per le sue emanazioni, in una simbiosi di culture, profumi, ingredienti, emozioni". Con "Cucine dal Mondo", abbiamo voluto celebrare sinergie senza confini, il patrimonio umano che accomuna paesi e culture diverse».

Stefania Lattucca una delle due socie del Terrammare Festa esotica al Terrammare, pezzo di Sicilia nel cuore di Milano

Stefania Lattucca una delle due socie del Terrammare

Terramare racconta di una Sicilia contemporaneo

Il ristorante era stato inaugurato ventisei mesi fa per portare alla ribalta la Sicilia contemporanea, chiediamo quindi allo chef Beppe Barone cosa è cambiato da allora.

Beppe Barone, cuoco e socio del Terrammare Festa esotica al Terrammare, pezzo di Sicilia nel cuore di Milano

Beppe Barone, cuoco e socio del Terrammare

L’idea di partenza è ancora valida o è andata perduta nel labirinto malefico del Covid-19?
Parlerei piuttosto di una Sicilia sana e appetitosa, che voglia confrontarsi con il contemporaneo senza dimenticare il punto di partenza: la nostra sontuosa tradizione gastronomica, con millenni di storia alle spalle. Basti pensare all’arancino, un involucro che racchiude il meglio della Sicilia: la carne e il ragù, il pesce o la verdura. Proprio come noi siciliani: siamo uno scrigno che custodisce all’interno sapienza, cultura, energia, o magari un vulcano, che deve esplodere e investire chi voglia accostarsi alla ricchezza della nostra cucina.

E l’esplosione può scagliarci a grande distanza e farci ritrovare in un luogo dove s’incontrano quattro gastronomie lontane: Messico, Perù, Giappone, Cina. Come lo interpretiamo?
Come amicizia e scambio di idee, anzitutto. Gli chef qui presenti sono persone che abbiamo conosciuto nel corso degli anni, e ci fa piacere frequentarci ma anche confrontarci. Siamo infatti convinti che la ristorazione non sia solo preparare pietanze, ma anche scambiarsi messaggi. Questa sera siamo qui dai quattro angoli del pianeta per ascoltare questi messaggi, importanti proprio in quanto diversi fra loro.

Vale solo per una sera, oppure questi messaggi si potranno ascoltare anche in futuro a Terrammare?
Abbiamo un progetto, a questo proposito, di cui non posso rivelare i dettagli perché è appena partito. Ci evolveremo, di sicuro: stiamo a tavola non solo per mangiare ma anche per mettere in comune esperienze dissimili, a beneficio della crescita di tutti coloro che sappiano conservare una mentalità aperta. E Milano, grazie alla sua cultura mitteleuropea e internazionale, è il luogo più adatto per far nascere e prosperare questo tipo di progetti.


Conosciamo tanti locali falliti per il Covid. Come ha fatto quello di Lattuca e Barone a resistere alle crisi?
Durante il lockdown il personale è stato ridotto del 40%: siamo stati costretti a giocare in difesa, diciamo così. Quelli che sono rimasti, a partire dal sottoscritto, hanno dovuto raddoppiare gli sforzi e svolgere una molteplicità di mansioni. Un sacrificio che è servito a qualcosa, se siamo ancora qui.


Dopo tutto quel che è successo si riparte, si cerca di ripartire, e dai che ce la facciamo: cosa cambia rispetto al pre-Covid?
Credo sia cambiato proprio l’approccio al ristorante, perché la gente ha riscoperto il pranzo e la cena fra le mura domestiche, e la ristorazione non può far finta di nulla: deve prenderne atto.  Il servizio a casa è cresciuto e crescerà ancora, e  magari non si tratterà di fine dining, troppo complicato da gestire, trasportare, far rinvenire.  Ma sull’impostazione generale, ossia che le consegne a domicilio siano la tendenza del futuro, non possono esserci dubbi

A giudicare da arancini, polpo croccante, pizze fritte al sugo di mare, ceviche con aji amarillo, sashimi, dim sum, cannoli e millefoglie, questi bocconi preziosi in degustazione, il futuro non si presenta poi così amaro.  E perciò se è vero che in coda alla pandemia un bilancio economico-finanziario è difficile da redigere, il bilancio culturale ed emotivo di Terrammare è già più chiaro: non si è persa la voglia di coccolare e incuriosire la clientela. Da un lato con le tradizioni e le rivisitazioni, dall’altro entrando in dialogo con paesi lontani, con esperienze gastronomiche eterogenee, e se serve pure col mondo intero.

Terrammare
Via Giuseppe Sacchi 8 20121 Milano
Tel 024140 2774
terrammare.rest

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