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Ecco come ripartirà il Turismo: in Grecia c'è già la prima isola covid-free, Kastellorizo

Nell’isola di Kastellorizo, di fronte alla Turchia, tutti gli abitanti sono già vaccinati. Atene protegge i cittadini e garantisce sicurezza ai turisti. Che si farà in Italia? Siamo pronti al modello greco? Nonotante le opposizioni di negazionisti e no-vax serve pensare per tempo all'estate e al futuro di ristoranti e hotel

di Alberto Lupini
direttore
 
28 febbraio 2021 | 16:05

Ecco come ripartirà il Turismo: in Grecia c'è già la prima isola covid-free, Kastellorizo

Nell’isola di Kastellorizo, di fronte alla Turchia, tutti gli abitanti sono già vaccinati. Atene protegge i cittadini e garantisce sicurezza ai turisti. Che si farà in Italia? Siamo pronti al modello greco? Nonotante le opposizioni di negazionisti e no-vax serve pensare per tempo all'estate e al futuro di ristoranti e hotel

di Alberto Lupini
direttore
28 febbraio 2021 | 16:05
 

A neanche due km c’è la costa turca, mentre Cipro è a un centinaio di km in linea d’aria. È la piccola isola di Kastellorizo, famosa per essere stata il set del film Mediterraneo di Gabriele Salvatores (premio Oscar 1992), ed ora prima comunità covid-free del Mediterraneo. Tutti i suoi abitanti hanno infatti ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer, nessuno escluso. Prende così consistenza, alla faccia dei negazionisti e no-vax di tutto il mondo, il progetto di Atene di puntare su un turismo covid-free, vaccinando in massa tutti gli abitanti delle località a vocazione turistica. A giorni saranno completati i progetti turistico-sanitari per molte delle 1500 isole greche, soprattutto di quelle più piccole, come appunto Kastellorizo che ha poche centinaia di abitanti.

Kastellorizo - Ecco come ripartirà il Turismo In Grecia la prima isola covid-free

Kastellorizo

E proprio le isole, con meno abitanti e più possibilità di controllare i movimenti delle persone rispetto alla terraferma, sono state scelte non a caso come località principali per la prima e la seconda vaccinazione Pfizer a gennaio e febbraio di quest’anno. Il governo greco ha valutato con attenzione il rischio che i piccoli centri medici siano sopraffatti da gravi casi di Covid e quindi ha fatto una scelta di sicurezza della popolazione (che nelle piccole località isolane non hanno nemmeno ospedali raggiungibili facilmente) , ma ha anche giocato con determinazione la carta dei vaccini in vista della ripresa del turismo internazionale. Offrire zone «Covid Free» diventa uno straordinario valore aggiunto, motore di ripresa e di ricchezza. E in Grecia ciò equivale al 20% del Pil.

Boom di prenotazioni dai turisti inglesi prossimi alla "libera uscita"
Basti solo pensare che in Gran Bretagna, dopo che il premier Boris Johnson ha annunciato una possibile riapertura ai viaggi dopo il 17 maggio, c’è stato un boom del 630% delle prenotazioni al mare con la Spagna e la Grecia come mete preferite. Ovviamente perchè questa scelta stia in piedi è indispensabile che chi arriva nelle isole greche, come in altri luoghi covid-free (da realizzare auspicabilmente anche in Italia), sia vaccinato o abbia tamponi negativi recenti, altrimenti tutto rischierebbe di essere vanificato. E questo impone alcune riflessioni importanti su cosa fare in Italia. Nelle piccole isole si potrebbe seguire il modello greco, ma nel resto del Paese ci sono al momento troppi ostacoli.

Il caso Sardegna e il problema dei controlli
Pensiamo ad esempio a come la Sardegna potrebbe avere enormi vantaggi dalla scelta di diventare anch’essa un "grande" isola covid-free. Ma per farlo occorre che tutta la popolazione sia vaccinata, il che essendo ai primi di marzo sembra abbastanza irrealistico, anche se è l’unica regione oggi in fascia bianca, a parte due enclave rosse.

Ma poi c’è il problema dei controlli di chi arriva. Per chi arriva in aereo non ci sarebbero problemi. Più complicato, visto anche il caos creato l’anno scorso, sarebbe fare accertamenti agli imbarchi dei traghetti. Ma con un po’ di organizzazione lo si potrebbe anche fare. Il vero buco nero della sicurezza sarebbero però gli sbarchi dei “privati”. Fra yacht che attraccano in porto o restano in rada, c’è differenza e in ogni caso siamo sicuri che saremmo attrezzati per fare controlli 24 ore su 24? Non dimentichiamo che la seconda ondata della pandemia è partita proprio dalla Costa Smeralda dove c’erano molti vip sbarcati dalle loro imbarcazioni in totale assenza di controlli.

Fondamentale il controllo di chi si muove o entra nei locali
Sta di fatto che la scelta della Grecia è più che lungimirante e tiene conto che il controllo dei movimenti è fondamentale. Una piccola isola è come se fosse naturalmente in lockdown e salvo pochi casi (pensiamo a Mikonos) non ha quasi mai rischi di assembramenti. Due condizioni che aumentano notevolmente i livelli di sicurezza e la conseguente immagine positiva che possono dare.

Se poi dai territori si potesse trasferire questa esperienza positiva anche ai locali che accolgono turisti e non, per molti hotel e ristoranti sarebbe facile poter riaprire. E questo nonostante l’ostilità di negazionisti o no-vax (che ancora sabato “infettavano” piazza Duomo a Milano in un comizio vergognoso all’insegna del no-mascherina), nei mesi prossimi potrebbe diventare davvero l’elemento discriminante nell’offerta dei pubblici esercizi.

Vaccinazioni per il personale di hotel e ristoranti
Certo si deve fare i conti con un problema del personale che potrebbe non volersi vaccinare. E qui ai politici tocca trovare soluzioni, a partire dal neo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, come magari un equo scambio nei posti di lavoro fra locali che vogliono giocare la carta covid-free e chi no. Ciò che non può essere accettato, e su questo serviranno delle norme di tutela ad hoc, è che una volta terminata la fase di vaccinazione di massa volontaria, i gestori di locali covid-free si trovino obbligati a dover per forza accogliere chi non dia garanzie di non essere infetto. Ognuno deve essere libero di fare quello che ritiene con la propria salute, ma non può pretendere di imporre le sue scelte di rischio agli altri. E comunque l’esempio delle isole greche (dove non c’è obbligo vaccinale) è lì a dimostrare che con civiltà e buon senso le cose si risolvono facilmente. Tutti si vaccinano senza problemi. Non risulta ci siano inconvenienti. E tutti sono più tranquilli e protetti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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