Disdette nei ristoranti: le conseguenze delle fake news sul nuovo Codice della strada

Il nuovo Codice della strada non cambia i limiti alcolemici, ma inasprisce le regole per recidivi e conducenti professionali. Un allarme inutile causato dalla disinformazione e dai toni terroristici di Salvini contro chi beve . Dalla Fipe arriva quindi l'invito alla tranquillità viste le numerose disdette nei ristoranti e nelle cantine per paura di multe salate o del ritiro della patente

20 dicembre 2024 | 18:31
di Nicholas Reitano

Un'ondata di panico e disinformazione, alimentata anche dai toni e dalle modalità comunicative del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha travolto ristoratori e cantine (che hanno ricevuto numerose disdette negli ultimi giorni), dipingendo il nuovo Codice della strada come una stretta draconiana sull'alcol alla guida. La realtà, però, come ricordato anche dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) racconta tutt'altro: il panico generato è il frutto di una disinformazione che ha distorto i contenuti reali delle norme. Vediamo quindi di fare chiarezza.

Cosa cambia davvero nel nuovo Codice della strada?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il nuovo Codice della strada non modifica i limiti di tasso alcolemico per i guidatori. La soglia legale resta fissata a 0,5 grammi per litro di alcol nel sangue. Anche le sanzioni pecuniarie rimangono invariate per chi supera questo limite, con pene che variano a seconda del livello di alcol nel sangue:

  • Tra 0,5 e 0,8 g/L: multa tra 573 e 2.170 euro, sospensione della patente da 3 a 6 mesi;
  • Tra 0,8 e 1,5 g/L: arresto fino a 6 mesi, multa da 800 a 3.200 euro, sospensione della patente da 6 mesi a un anno;
  • Superiore a 1,5 g/L: arresto da 6 mesi a un anno, multa da 1.500 a 6.000 euro, sospensione della patente da 1 a 2 anni.

Le novità riguardano esclusivamente i nuovi trasgressori (sopra il limite di 0,8), i recidivi e i conducenti professionali. Per i primi due, è infatti prevista l'installazione obbligatoria dell'“alcolock”, un dispositivo che impedisce l'avvio del motore se il conducente presenta un tasso alcolemico superiore a zero. L'alcolock sarà obbligatorio sui veicoli di nuova immatricolazione a partire dal 2024, con l'entrata in vigore definitiva nel 2025. Per i conducenti professionali, invece, la tolleranza sarà assoluta: il limite è fissato a 0 g/L, come già accade per i neopatentati.

Nuovo Codice della strada, un invito alla calma: le parole della Fipe

«Non è cambiato nulla per i guidatori senza precedenti. Nessun allarmismo» ha sottolineato a Italia a Tavola il vicedirettore della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), Luciano Sbraga, che invita alla calma e alla razionalità. L'allarmismo, infatti, è stato alimentato da una comunicazione poco chiara, generando un'ondata di panico infondata. Ristoranti e cantine, vittime di questa disinformazione, stanno subendo un calo delle prenotazioni che nulla ha a che vedere con le reali modifiche apportate dalla normativa.

Codice della strada, quanto si può bere e in quanto si smaltisce?

Passando al pratico, ricordiamo che la questione di quanti bicchieri di vino si possano consumare senza superare i limiti resta complessa e dipende da molteplici fattori: peso corporeo, sesso, metabolismo e condizioni di stomaco (pieno o vuoto). Ad esempio, un uomo di circa 80 kg potrebbe rimanere sotto il limite legale con 3-4 bicchieri di vino da 125 ml, a condizione che abbia mangiato. Una donna di 60 kg, invece, potrebbe superare il limite con soli 2-3 bicchieri. La nuova normativa prevede un limite di tolleranza molto basso. La soglia legale è fissata a 0,5 grammi per litro di alcol nel sangue. Tuttavia, fattori come peso, metabolismo e quantità di cibo ingerito influenzano il tasso alcolemico individuale. Un bicchiere di vino o una lattina di birra potrebbero non superare il limite, soprattutto se consumati a stomaco pieno.

È importante ricordare che bere a stomaco vuoto accelera l'assorbimento dell'alcol, rendendo più facile superare i limiti legali. Inoltre, i vini con una gradazione alcolica più alta, come quelli rossi corposi, possono comportare un rischio maggiore di superare il limite anche con un solo bicchiere. Il tempo necessario per smaltire l’alcol varia in base a numerosi fattori, come il peso, il sesso, il metabolismo e la quantità di alcol consumato. In media, il corpo elimina circa 0,1-0,2 g/L di alcol ogni ora. Quindi, ad esempio, un bicchiere di vino (125 ml) richiede circa 1-1,5 ore per essere metabolizzato. Per una birra o un bicchierino di superalcolico, invece, potrebbero essere necessarie 1,5-2 ore. Se il tasso alcolemico è più alto, ad esempio 0,8 g/L, potrebbero essere necessarie 4-8 ore per tornare a un livello di zero.

Alcol alla guida, cosa succede all'estero?

A livello internazionale, la riforma italiana si colloca in un contesto molto variegato. I Paesi nordici e dell'Europa orientale, come Svezia, Norvegia e Polonia, hanno infatti limiti molto più restrittivi, con valori intorno a 0,2 g/L, mentre altri Paesi, come quelli dell'Europa occidentale, applicano limiti più permissivi, generalmente tra 0,5 e 0,8 g/L. Ecco un riepilogo dei limiti alcolici in alcuni Paesi:

  • Norvegia: 0,2 g/L
  • Polonia: 0,2 g/L
  • Svezia 0,2 g/L
  • Giappone: 0,3 g/L
  • Australia: 0,5 g/L
  • Francia: 0,5 g/L (con limitazioni più severe per neopatentati e professionisti)
  • Germania: 0,5 g/L (con limitazioni più severe per neopatentati e professionisti)
  • Canada: 0,8 g/L
  • Regno Unito: 0,8 g/L (0,5 g/L in Scozia)
  • Stati Uniti: 0,8 g/L 

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Alberto Lupini


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