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Covid vs lavoro. Le imprese "sotto ostaggio". Servono certezze e ... lavoratori

Sempre più positivi asintomatici: in crisi produzioni e servizi di molte piccole aziende, a partire da bar e ristoranti che si fanno carico della malattia. Servono nuove norme. Il Governo decide sull'obbligo vaccinale. Il virologo Matteo Bassetti propone di ridurre la quarantena dei positivi. Ai "negativi" serve subito il ripristino del green pass

di Alberto Lupini
direttore
04 gennaio 2022 | 18:48
[Covid vs lavoro]. Le imprese
[Covid vs lavoro]. Le imprese

Covid vs lavoro. Le imprese "sotto ostaggio". Servono certezze e ... lavoratori

Sempre più positivi asintomatici: in crisi produzioni e servizi di molte piccole aziende, a partire da bar e ristoranti che si fanno carico della malattia. Servono nuove norme. Il Governo decide sull'obbligo vaccinale. Il virologo Matteo Bassetti propone di ridurre la quarantena dei positivi. Ai "negativi" serve subito il ripristino del green pass

di Alberto Lupini
direttore
04 gennaio 2022 | 18:48
 

Il Covid preoccupa, e tanto, ma non fa più paura come lo scorso anno. Il vaccino e il green pass hanno eretto un muro che si sgretola solo se ci sono no vax o soggetti fragili (con altre patologie). Per il momento la stragrande maggioranza dei positivi sono asintomatici o al più accusano raffreddori o lievi influenze. Dobbiamo essere ottimisti dunque? Per quanto riguarda morti o ricoverati in terapia intensiva forse, anche se cresce il numero di bambini (non vaccinati) ricoverati e non sappiamo cosa accadrà realmente fra 5-10 giorni quando si dovrebbe raggiungere il picco dell’attuale ondata pandemica: giusto in coincidenza con la riapertura delle scuole e lo shopping di massa per i saldi (almeno questi non si poteva spostare di 15 giorni?). Ma sul piano economico la situazione è decisamente preoccupante.

[Covid vs lavoro]. Le imprese &quote;sotto ostaggio&quote;. Servono certezze e ... lavoratori

Al di là della noiosa insistenza delle notizie sul numero dei contagiati, ciò che sembra sfuggire ai più è la dilagante difficoltà di sempre più numerose aziende di fronte al crescere di assenze “per malattia”. A oggi siamo a oltre un milione di contagiati in Italia, la maggioranza dei quali sono dipendenti che per una decina di giorni, in media, sono assenti dal lavoro, anche se non hanno sintomi. E meno male, aggiungiamo, perché potrebbero essere contagiosi. Anche se in verità per i vaccinati la carica virale dovrebbe essere contenuta e quindi con pochi rischi di infezione (secondo gli scienziati...).

 

Nei servizi il costo della malattia è a carico delle aziende

Il problema è che l’assenza di questi lavoratori oltre ad impedire molti servizi (pensiamo alle migliaia di voli cancellati negli Usa) e produzioni, in alcuni casi crea seri problemi economici ad aziende magari già in difficoltà. Non dimentichiamo che per molti contratti (fra cui quelli dei pubblici esercizi) la malattia è a carico dell’azienda. Se poi capita che il lavoratore è in ferie il danno per assenze raddoppia….E pensiamo solo a bar e ristoranti dove da mesi manca personale.

Positivo asintomatici in quarantena. Fino a quando ? [Covid vs lavoro]. Le imprese &quote;sotto ostaggio&quote;. Servono certezze e ... lavoratori

Positivo asintomatici in quarantena. Fino a quando ?

Anche perché c’è tutto un caos sui tempi di queste assenze. La “malattia” dei positivi asintomatici scatta dalla dichiarazione del medico di famiglia che si rifà magari all’esito di un tampone rapido. Ma per interromperla serve un tampone molecolare, per il quale occorre aspettare una decina di giorni (mentre ogni effetto potrebbe essere svanito e con un nuovo tampone rapido il “malato” risulterebbe negativo). Serviva poi un nuovo certificato medico di guarigione. Un passaggio, quest’ultimo, che è stato risolto riattivando in automatico il green pass dopo un esito negativo di tampone.

 

 

Tempi di malattia lunghi anche per gli asintomatici

Sta di fatto che questi sono tempi lunghissimi di “vuoto”, soprattutto in caso di asintomatici, con non pochi effetti negativi sulla propensione al lavoro. Psicologicamente uno degli effetti più vistosi del covid è stato quello di porre in contrasto impegni di lavoro e vita privata (a volte condizionata dallo stress). Aggiungere altre occasioni per fare preferire il “rifugio in casa” al lavoro potrebbe avere devastati sull’intera economia, Pensiamo solo all’abbandono di lavoratori che ha subito il comparto dei pubblici esercizi.   

SEmpre più difficile trovare lavoratorii in bar e ristoranti o hotel [Covid vs lavoro]. Le imprese &quote;sotto ostaggio&quote;. Servono certezze e ... lavoratori

SEmpre più difficile trovare lavoratorii in bar e ristoranti o hotel

Non malati ma in smartworking gli asintomatici?

Che fare? Come è stato fatto giustamente per la cassa integrazione, si potrebbe pensare di estendere a tutti (almeno in casi come questi) il pagamento da parte degli enti previdenziali della malattia in caso di pandemia. Oppure, meno oneroso, perché non trasformare, per gli asintomatici, questa “malattia” in un periodo di smart working? Si graverebbe meno sulle aziende e anche gli enti previdenziali avrebbero meno costi. A maggior ragione se consideriamo che oltre ai “positivi” ci sono anche quelli che devono stare in quarantena (sia pure ora abbreviata) con ulteriori assenze “onerose” per il sistema e le aziende. Non dimentichiamo poi che il virologo Matteo Bassetti ha ad esempio proposto di ridurre a 5 giorni la quarantena dei positivi asintomatici e di eliminarla addirittura per i medici…

Il Governo, in ritardo, deve decidere sull'obbligo vaccinale

Problemi che si saremmo potuti risparmiare se per tempo si fosse scelto di imporre un obbligo vaccinale, cosa che ora forse il Governo potrebbe fare estendendo l’uso del super Green pass a tutti i lavoratori. O almeno a quelli più a contatto col pubblico. Sono in corso approfondimenti tecnici per capire la portata di una decisione simile su tutto il mondo del lavoro, in particolare sul privato dove potrebbero esserci maggiori criticità e resistenze, anche se i più probabili soggetti all’obbligo dovrebbero essere i dipendenti degli enti pubblici, di bar, ristoranti, palestre e in genere dei negozi. I tempi stringono e una decisione, soprattutto in vista di una probabile impennata di casi dopo le ferie natalizie, dovrà essere presa subito per poi partire già dal prossimo mese, dando il tempo a chi non lo è di vaccinarsi o completare il ciclo con seconda dose o booster. Un modo per restringere ulteriormente il campo in cui può espandersi il virus...

te

 

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05/01/2022 13:11:24
2) Il vaccino ci sta salvando da una strage

Gentile dottor Moscuzza, in primo luogo la ringrazio per il tono pacato con cui argomenta i suoi dubbi sull'efficacia dei vaccini. Soprattutto considerando il suo ruolo delicato quale gestore di un locale aperto al pubblico. Premesso che non sono uno scienziato, nè un medico o un amico del professor Bassetti, mi permetto di osservare solo due cose: a) non parlerei, come fa, di un siero (queste sono cose che appartengono spesso agli stregoni), ma di un vaccino che, nelle sue diverse formulazioni, è stato utilizzato da ormai qualche miliardo di persone nel mondo, dopo che tutti i centri di ricerca hanno attivato un lavoro mai fatto a memoria d'uomo. La favoletta che siamo anche alla sperimentazione lasciamola ai terrapiattisti o ai negazionisti. E il basso numero di morti che si registra oggi (a fronte di una variante contagiosissima) è diretta conseguenza proprio del vaccino. b) la presenza di molti "positivi" fra i vaccinati (anche con la terza dose), anche se può sembrare una contraddizione apparente, conferma proprio la validità e l'efficacia del vaccino: nella maggior parte si tratta di persone "asintomatiche" o che al più hanno un forte raffreddore o qualche lieve sintomo influenzale. Nessuno di questi ha bisogno di cure particolari o tanto meno di ricoveri in ospedale. C'è la rottura della quarantena al più. Diverso il caso dei non vaccinati che invece, se infettati, rischiano grosso, come dimostra il crescente numero di ricoverati (e purtroppo di morti). Se non fossero stati vaccinati, gli asintomatici o i raffreddati di oggi rischierebbero magari la terapia intensiva, e considerando che in Italia abbiamo un milione di "positivi", oggi saremmo in presenza di una vera e propria strage. Se non si tiene conto di questi fattori è un po' come voler progettare una casa senza conoscere il calcolo dei cementi armati o la resistenza dei materiali. Riguardo poi alle farmacologie alternative (ricordo che Trump pensava ad iniezioni di varechina...) non entro in un ginepraio che parte comunque da una valutazione di fondo che forse ci divide: io sono convinto che sia meglio prevenire (per questo sono un sostenitore del green pass e dell'obbligo vaccinale per molte categorie) che non curare. E se devo curarmi mi rimetto ai medici ricordando che ogni farmaco (anche l'aspirina) rischia di creare shock anafilattico complicazioni se un soggetto è a rischio. Coi più cordiali saluti

Alberto Lupini

direttore Italia a Tavola

alberto lupini

05/01/2022 12:43:20
1) Ma perchè ci sono vaccinati contagiati?

Gentile direttore. Leggo stupito quanto scrive nell'articolo del 4 gennaio. Forse lei ha qualche dato superato da cui attinge le info? Una amica che gestisce un laboratorio e fa tamponi tutti i giorni stressata dall'aumento del lavoro, mi diceva proprio ieri che il 50% dei vaccinati gli sta risultando positivo. Sulla nave da crociera che è ferma a Genova ci sono circa 150 contagiati tutti vaccinati. In Danimarca con l'82% di vaccinati si registrano circa 16.000 nuovi contagi al giorno gran parte vaccinati su 5 Milioni di abitanti. Il dott. Farmacista Belardini della farmaci Calandra di Viareggio mostra in un video ( costretto poi a rimuovere da internet) quanti vaccinati positivi ha riscontrato nei tamponi fatti di recente.... Nella mia piccola realtà la rabbia degli amici con tre dosi e risultanti positivi è alle stelle... e lei mi cita ancora Bassetti che fino a qualche mese fa parlava della immunizzazione dei vaccinati? E ora dice "si, però i vaccinati non finiscono in terapia intensiva" spostando l'attenzione sulla gravità e glissando sulla mancata immunizzazione. Lei è persona colta e stupisce che ancora creda alla validità di un siero che prometteva una cosa che non ha saputo dare: l'immunizzazione. Ne prenda atto e la prego non continui anche lei a cercare un capro espiatorio in chi ha avuto dubbi su questo siero ancora sperimentale. La ragione del fallimento del siero va cercata altrove ed è nella procedura adottata per autorizzarlo. Troppo veloce, condizionata, e che alla fine per rispettare il regolamento 507/2006 si è voluta negare l'esistenza di cure farmacologiche altrettanto efficaci che oggi, ancorché osteggiate dal sistema sanitario nazionale e dalle istituzioni al di sopra, esistono curano e guariscono. Lo facevano già dall'aprile 2020. Ma le si è volute negare per proporre la "Tachipirina e la vigile attesa" puntando tutto sul "Siero magico". E questa è la realtà: il siero magico ha mostrato i suoi limiti nella mancata immunizzazione. Ascolti il prof Frajese dell'Università di Roma Medico e non un Novax e si accorge che quanto le dico ha un fondo di verità: https://m.youtube.com/watch?v=1_NiKEy6dd8&feature=share . Grazie per l'attenzione.

Agronomo Vincenzo Moscuzza Titolare dell'agriturismo Terra di Pace- Noto cell.3283595673 ( ... agriturismo che sta patendo l'ambiguità del circo Pandemico come tanti altri operatori del settore food)

Vincenzo Moscuzza
agronomo
agriturismo Terra di Pace- Noto



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