Convention Coldiretti, Lollobrigida: "La bistecca sintetica è come un farmaco"
Il ministro Lollobrigida e il presidente della Coldiretti Parndini contro il cibo sintetico. Presto un'indagine sugli eventuali danni alla salute dagli alimenti artificiali e il secco no alle etichette allarmistiche sul vino
Due notizie su tutte alla convention nazionale della Coldiretti sulla bistecca sintetica. Una è la lettera inviata alla Commissione Europea a firma del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (presente all'incontro di Lonato, in provincia di Brescia) contro la proposta dell'Irlanda di scrivere sull'etichetta del vino che è dannoso e nuoce alla salute come il fumo e la seconda, sempre proposta dal responsabile dell'agricoltura, è racchiusa nelle seguenti dichiarazioni: «Ho dato mandato all'Iccrea (Istituto centrale delle casse rurali ed artigiane) - ha detto - di svolgere un'indagine scientifica e uno studio approfondito sugli eventuali danni causati alla salute umana dagli alimentati artificiali, in particolare la bistecca sintetica. E ribadisco tutta la mia contrarietà a questi pseudo-prodotti che non possono dare nessun effetto positivo sul corpo umano. Non sono cibi, ma qualcosa di simile ad un farmaco». Tutt'altro che tenero anche il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: «Il cibo sintetico - ha rimarcato con forza - distrugge la nostra identità. Dobbiamo difendere senza se e senza ma le nostre produzioni di qualità ne va della sopravvivenza della stessa agricoltura, un comparto che crea 580 miliardi di fatturato annuo e dà lavoro a 4 milioni di persone».
Il no secco a tutti i cibi sintetici
Con queste premesse e obiettivi sono state raccolte mezzo milione di firme nazionale, centinaia di consigli comunali uniti nel dire ''no'' al cibo sintetico, qualsiasi cibo che non sia naturale. Insomma, rifiuto deciso a Frankenstein nel piatto! «E battersi a livello nazionale internazionale per far «vincere la normalità rimanendo ancorati alla nostra idea di progresso e non abdicare al nostro ruolo di portatori di un modello di civiltà unico e inimitabile. Un modello che intendiamo difendere in ogni contesto, uniti a difesa del Made in Italy» Così, decisi e pronti ad ogni iniziativa a sostegno del comparto agroalimentare, a Lonato (Bs), il ministro dell'agricoltura Lollobrigida e il presidente nazionale della Coldiretti Prandini.
Più informazione contro le false notizie
Formazione e innovazione - hanno sottolineato entrambi - per combattere le false notizie secondo cui il cibo sintetico possa essere più economico rispetto al cibo “normale” ed avere una maggior sostenibilità. Tutt'altro, e l'Iccrea farà un'indagine scientifica.
Davanti ad una platea super affollate è stata ribadita la ferma volontà di contrastare gli interessi di pochi a danno della maggioranza della popolazione.
«L'Italia insomma deve tornare a fare l'Italia, protagonista degli scenari mondiali come negli anni '90.Siamo il paese che ha la più grande biodiversità del mondo, cancellare questo - ha ribadito fra l'altro Prandini -lasciando spazio a prodotti tutti uguali e creati in laboratorio, mette a rischio il futuro della nostra agricoltura e, in particolare ,un comparto come quello del vino».
No secco alle etichette allarmistiche sul vino
Lollobrigida e Prandini hanno, infatti, definito un attacco vergognoso ai produttori l’autorizzazione concessa all'Irlanda, dalla Commissione Europea ,di apporre sulle bottiglie di vino e alcolici l'etichetta “nuoce gravemente alla salute” come il fumo. I ministri Antonio Tajani e Lollobrigida hanno scritto a Bruxelles chiedendo di bloccare l'iniziativa unilaterale di un Paese, senza alcuna decisione del Parlamento. «Etichettare il vino in questa maniera non solo strumentalizza la sanità e la qualità della vita ma è anche fuorviante nei confronti dei cittadini perché non è questo che dimostrano le evidenze scientifiche». Disposti a fare le guerre puniche, come ha detto anche il presidente degli enologi italiani.
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Alberto Lupini