È stato approvato al Senato (con 93 sì e 28 no) il Ddl che regola la produzione e la vendita di carne sintetica in Italia. Il tutto mentre in Olanda danno il via libera alle cosiddette "pre-degustazioni" di alimenti ottenuti in laboratorio, ancor prima dell'apertura definitiva da parte dell'Unione Europea a questo genere di cibo.
Come già preannunciato ieri da Lollobrigida, si va verso un divieto totale verso questo tipo di alimento. Il testo ora passa alla Camera per l'approvazione finale ma lo stesso ministro dell'Agricoltura ha espresso tutta la sua soddisfazione su Twitter dopo il voto di oggi: «Senato, approvato il ddl che ci pone all'avanguardia nel mondo. Primo Paese a vietare commercializzazione, importazione e produzione di cibo sintetico. Altro fondamentale passo nell’unica direzione che il Governo Meloni conosce: l’interesse nazionale. Avanti così, per l’Italia».
A proposito si è espressa anche Coldiretti con una nota diramata a margine del via libera del Senato al Ddl: «Il voto del Senato - riferisce l'associazione - riprende anche i dubbi espressi nel primo rapporto Fao - Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” (ad esempio “carne coltivata”), preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali, che rilevano peraltro come la parola “sintetico” sia usato anche dal mondo accademico oltre che dai media. Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute legati ai cibi prodotti in laboratorio individuati nel documento. In particolare - precisa Coldiretti - i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori (ma vietati negli allevamenti europei da oltre 40 anni) e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro».
«La ricerca vada avanti, ci garantisca la massima sicurezza degli alimenti prodotti in laboratorio e poi ne riparleremo. Sia ben chiaro che noi preferiremo sempre la varietà di sapori, di proprietà e di piatti che solo la carne che proviene dai nostri allevamenti potrà garantire, non certo
quella prodotta in laboratorio» ha invece detto il vicepresidente del Senato della Repubblica Gian Marco Centinaio.
In Olanda presto le pre-degustazioni di cibo creato in laboratorio
Ieri durante l'assemblea nazionale Coldiretti il Governo, attraverso le parole del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, aveva già anticipato il secco "no" a ogni forma di apertura verso la carne coltivata. Una linea di pensiero abbracciata pure dalla stessa Coldiretti, in nome della sovranità alimentare e tutela dei prodotti Made in Italy. Tutte parole che oggi hanno trovato conferma ufficiale.
E mentre nel nostro Paese si soffocano sul nascere tutte le iniziative e sperimentazioni in merito ai cibi prodotti in laboratorio, in Olanda danno il via a ulteriori test non solo sulla carne coltivata, ma anche frutti di mare creati in modo analogo. Approvando le cosiddette "pre-degustazioni".
Olanda, è quasi un plebiscito a favore dei cibi coltivati
Il Governo olandese in collaborazione con i produttori di carne sintetica Meatable e Mosa Meat ha dato il via libera non solo alla sperimentazione, incentivando la ricerca su uno dei possibili cibi del futuro, ma ha anche concesso il nulla osta a degustazioni in ambienti controllati. Il tutto è stato approvato ancor prima dell'ok da parte dell'Unione Europea ai nuovi alimenti erroneamente definiti "sintetici" (sarebbe meglio dire "coltivati" o "prodotti in laboratorio"), ma in Olanda la maggior parte dei partiti politici (14 su 17) si sono detti favorevoli ai primi test da condurre in merito, esprimendo parere favorevole alle pre-degustazioni del cibo cellulare. Un'apertura importante, mentre in Italia rimane d'attualità una proposta di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e anche l'importazione di alimenti creati in laboratorio.
All'interno dell'Unione Europea è quindi l'Olanda il primo Paese a concedere una netta apertura verso il cibo coltivato. Dall'altra parte dell'oceano invece gli Stati Uniti sono ancora oltre, con l'approvazione alla vendita (per ora solo a ristoranti, in futuro anche a supermercati) di carne di pollo prodotta in laboratorio. Al momento l'autorizzazione (da parte del Dipartimento americano dell'agricoltura) è stata concessa a due società californiane, Upside Food e Good Meat, per iniziare la commercializzazione di cibi ottenuti in laboratorio. «Un passo da gigante verso un futuro più sostenibile», ha detto in merito Uma Valeti, CEO di Upside Foods.
Stando alle ultime ricerche, inoltre, pare come questo sistema (accuratamente messo a punto grazie alla ricerca e allo sviluppo) permetterà di utilizzare cellule staminali (il loro utilizzo è alla base della produzione di questi alimenti) definite "immortali". La ricerca è stata condotta negli States e ripresa anche dalla Fondazione Veronesi. Lo studio, pubblicato sulla rivista ACS Synthetic Biology, dimostra come grazie ai progressi della tecnologia è possibile coltivare cellule staminali "immortalizzate" del muscolo dei bovini, permettendone la riproduzione diverse centinaia di volte, potenzialmente all'infinito senza invecchiare o deteriorarsi.
La tecnica è stata messa a punto nel Centro per l’Agricoltura Cellulare dell’Università statunitense “Tuft” e potrà essere applicata anche alle cellule staminali del muscolo di polli e pesce. Permettendo così, in futuro, di ottenere carne dagli animali pur evitando loro sofferenze e maltrattamenti.
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Alberto Lupini
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